Annuario statistico 2008
Martedì 10 marzo 2009 ore 12
Sala consiliare del Comune
Anche per l'annuario statistico 2008 (contenente dati statistici fino a tutto il 2007) non abbiamo voluto stravolgere l'impianto della consueta e più che collaudata pubblicazione, costituita da 9 sezioni tematiche, circa 150 tra tavole statistiche e grafici, oltre ai testi di commento che offrono spunti d'analisi descrittiva.
Il numero delle fonti, circa 60, dalle quali provengono le informazioni, indica la consistenza della base dati, che consente di conoscere in modo adeguatamente rappresentativo alcuni fenomeni verificatisi nel capoluogo nel corso del 2007 e degli anni precedenti.
In qualche caso l'osservazione si riferisce ad una temporalità ampia, con il risultato che il dato statistico sfiora la ricerca storica, producendo una conoscenza difficilmente reperibile altrove.
Di un certo interesse, per chi si vuole incuriosire ai fenomeni demografici, appaiono i dati relativi all'evoluzione della popolazione maceratese.
In massima parte i numeri delineano le linee di tendenza che già si erano notate negli anni precedenti, confermando la tendenza di una lenta ma costante crescita della popolazione maceratese. Ciò è dovuto in gran parte alla positività (+ 442) del saldo migratorio (iscritti - cancellati), anche se in parte mitigata dalla negatività (- 114) del saldo naturale (nati - morti).
Nel 2007, a Macerata si è quindi avuto un lieve incremento demografico (+ 0.8%) che conferma il fenomeno degli ultimi anni in cui osserviamo un progressivo e pressoché costante incremento del numero dei residenti (da meno di 41.000 nel 2001 agli odierni circa 43.000).
Un altro fenomeno che segna l'evolversi della nostra società è costituito dalla diminuzione media del numero dei figli: le famiglie diventano sempre meno numerose. La media dei componenti per famiglia è ormai ridotta a 2.3 individui, contro i 2,4 dell'anno precedente e quasi in linea con la media nazionale (2.4), anch'essa in costante e progressiva diminuzione.
I matrimoni invece continuano a crescere lievemente nel numero totale (245), sono per la maggior parte concordatari, ossia celebrati in Chiesa con effetti anche civili (77%) e sempre più spesso sono celebrati tra italiani e stranieri (12%). Questi ultimi sono ormai quasi il 9% dei maceratesi e, nonostante le voci di crisi economica, sono anch'essi in continuo aumento.
Ultima annotazione è che anche in questa pubblicazione si registra un fenomeno divenuto ormai significativo, al punto che dovrebbe costituire materia di riflessione politica, economica, sociale e che anche a Macerata ha raggiunto livelli ragguardevoli: gli anziani sempre in aumento, soprattutto le donne, che si dimostrano sempre più longeve degli uomini.
Gli ultra sessantacinquenni rappresentano ormai 1/4
dei residenti maceratesi (solo gli ultra ottantenni, quasi il 7% dei residenti) nonostante il continuo apporto di giovani stranieri.
Lascio però al lettore il gusto di scoprire, per l'argomento che più interessa, tutti i fenomeni sociali ed economici che l'annuario mette in evidenza, consapevole di quanto i dati statistici siano patrimonio di ogni cittadino e rappresentino un valore aggiunto nei processi di conoscenza e comprensione della realtà in cui viviamo.