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Ultimo Aggiornamento: 22/04/09

Consiglio, dopo il sì al rendiconto della gestione 2008 arriva la "Minitematica"

COMUNICATO STAMPA N.1      mercoledì 22 aprile 2009    
OGGETTO: Consiglio, dopo il sì al rendiconto della gestione 2008 arriva la "Minitematica"



 "Licenziato" con 19 voti a favore (maggioranza) e 10 contrari (Pdl, Udc, Comitato Menghi e Uliano Salvatori del Gruppo misto) il rendiconto della gestione 2008, il Consiglio comunale ieri pomeriggio è passato ad esaminare quello dell'Istituzione  Macerata Cultura Biblioteca e Musei.

  Illustrato in aula dal vice sindaco Lorenzo Marconi, che ha affermato come nel complesso l'attività di Macerata Cultura sia stata condizionata dai lavori ancora in corso a palazzo Buonaccorsi, il rendiconto di gestione presenta un avanzo di amministrazione di 66.727,28 euro - comprensivo dell'avanzo 2007 di 34.786, 62 euro  non applicato -  che deriva dalla gestione di competenza per 12.942,50 euro e dalla gestione residui per 18.998,16 euro.  L'avanzo è attribuibile a risparmi nelle spese di gestione e funzionamento dell'Istituzione.

  Dopo un breve dibattito nel corso nel quale sono emerse soprattutto le perplessità della minoranza circa la costituzione "precoce" rispetto ai tempi di apertura di palazzo Buonaccorsi e di conseguenza dello scarso operato dell'Istituzione, la delibera è stata approvata con 19 voti a favore (maggioranza, Ivano Tacconi capogruppo Udc), 8 contrari (Pdl, Giovanni Picchio e Andrea Beccacece dell'Udc, Comitato Anna Menghi) e due astensioni (Silvano Iommi e Deborah Pantana del Pdl). Alla discussione hanno partecipato Placido Munafò (Comitato Menghi), Pierfrancesco Castiglioni (Capogruppo Pdl), Deborah Pantana (Pdl) per annunciare la sua astensione, Ivano Tacconi (capogruppo Udc), Andrea Beccacece (Udc) e Giovanni Picchio (Udc), Romano Carancini (Pd) e Reinhard Sauer (Rifondazione comunista).

  Subito dopo il Consiglio è passato alla discussione della delibera relativa alla rettifica degli elaborati tecnici di Prg per eliminare delle piccole incongruenze dovute ad errori di trascrizione venutisi a creare nel corso delle prescrizioni dettate dalla Provincia di Macerata in sede di accordo di programma per l'ampliamento della zona produttiva di Piediripa - Velleverde.

   Prima dell'illustrazione dell'atto da parte dell'assessore Stefano Di Pietro e dopo aver posto la questione pregiudiziale e le richieste di sospensiva per illegittimità e mancanza del parere della circoscrizione, rispettivamente da parte dei consiglieri Placido Munafò del Comitato Menghi e di Andrea Beccacece dell'Udc, respinte dal Consiglio anche dopo il parere espresso dal segretario generale Francesco Fontanazza e l'intervento del presidente del Consiglio comunale, Gian Mario Maulo, la delibera è stata approvata all'unanimità  (maggioranza, Pdl e Uliano Salvatori del Gruppo misto). Alla votazione non ha partecipato il consigliere del Comitato Menghi, Placido Munafò.

  I lavori dell'assise cittadina sono proseguiti con l'esame della delibera relativa all'adozione della variante al Piano regolatore generale nota come "Minitematica"

  Dopo l'intervento del sindaco Giorgio Meschini, con l'ausilio di slides, la relazione dell'atto è stata curata dal consigliere Luigi Carelli (Pd), in qualità di presidente della commissione consiliare III che, in sinergia con il servizio Gestione del territorio, ha svolto il lavoro di elaborazione finale della variante.

  La variante in questione scaturisce da un lungo lavoro di esame di numerose richieste di cittadini per ottenere modifiche rispetto a quanto previsto dal Piano regolatore generale. L'obiettivo iniziale è stato quello di suddividere le richieste in tre categorie: la prima riferita ad istanze assimilabili, la seconda a richieste che prevedevano vere e proprie espansioni del tessuto urbano ed infine la terza relativa ad istanze ritenute inadeguate. In totale sono state accettate 128 richieste avanzate sia da privati sia da parte del servizio gestione del territorio per rettifica. In Consiglio comunale sono comunque approdate quelle inerenti alla prima categoria individuata.

  La variante oggetto delle delibera, riguarda quindi la correzione di errori, l'eliminazione di incongruenze, la presa d'atto e la risoluzione di situazioni difformi ormai consolidate ma urbanisticamente compatibili, l'introduzione di completamenti naturali dell'edificato e la previsione di piccole espansioni a completamento e ricucitura del tessuto urbano e viabile.

  La variante al Piano regolatore generale prevede l'incremento volumetrico residenziale di 108.416 mc ed extra residenziale, riconducibile a zone produttive, di 302.505 mc.

  Dopo l'illustrazione, i lavori del Consiglio comunale proseguiranno domani pomeriggio (23 aprile) con il dibattito sulla variante al Prg.
 
 
 
 
 

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