Consiglio, mozione di richiamo a Maulo e taglio corsi di laurea magistrale
COMUNICATO STAMPA N. 1 mercoledì 6 maggio 2009
OGGETTO: Consiglio, mozione di richiamo a Maulo e taglio corsi di laurea magistrale
Mozioni e ordini del giorno sono stati discussi ieri nella seconda giornata di Consiglio comunale. Vediamo nel dettaglio.
Taglio corsi di laurea magistrale . Preoccupazione del consiglio comunale di Macerata per il taglio di alcuni corsi di laurea magistrale della facoltà di Lettere, deciso dal senato accademico dell'Unimc, è stata espressa ieri con un ordine del giorno, primo firmatario gruppo Menghi, approvato all'unanimità dall'assise cittadina. La decisione, dovuta a motivazioni meramente economiche - si legge nel documento - snaturerebbe la connotazione storica dell'ateneo maceratese votato alle discipline umanistiche indebolendone l'offerta formativa. Per questo il consiglio comunale invita l'amministrazione a "farsi portavoce dell'opportunità che i corsi sia mantenuti".
No alla segnalazione degli immigrati irregolari da parte dei medici . Approvato con 18 voti a favore (maggioranza e Ivano Tacconi dell'Udc) e 3 astenuti (Città viva e Giovanni Picchio dell'Udc), l'ordine del giorno sui clochard. Il Consiglio comunale ha discusso ed approvato un documento presentato da Sinistra democratica con cui si invita la Regione Marche ad adottare provvedimenti per garantire il diritto all'anonimato per coloro che si rivolgono alle strutture sanitarie, mantenendo l'obbligo del segreto professionale per gli operatori sanitari. Le modifiche che il governo vuole apportare all'attuale normativa introducendo la possibilità per i medici di segnalare persone senza il permesso di soggiorno che si rivolgono alle strutture sanitarie - ha sottolineato Umberto Torresi di Sd nella presentazione - creerebbero situazioni critiche. Per il timore di essere segnalati, infatti, coloro che non hanno un regolare permesso eviterebbero il ricorso alle cure: ne verrebbero penalizzati soprattutto donne e bambini, con ripercussioni anche sulla salute collettiva. Il documento chiede alla Regione Marche di adottare provvedimenti legislativi per ribadire in tutto il territorio regionale il diritto all'accesso ai servizi sanitari pubblici confermando l'obbligo del segreto professionale da parte degli operatori sanitari. Dopo gli interventi di Placido Munafò (gruppo Menghi), Marco Blunno (Pd) Riccardo Sacchi (Pdl), Reinhard Sauer (Rc), Andrea Beccacece (Udc), il documento è stato approvato con 22 voti a favore (Gruppi di maggioranza e Udc) 1 contrario (Pantana, Pdl) e due astenuti (Sacchi e Iommi della Pdl).
Respinta mozione di richiamo al presidente Maulo . Respinta invece una mozione di richiamo al presidente del consiglio comunale, Gianmario Maulo, per le dichiarazioni da lui fatte sulla stampa a seguito di ripetute sedute deserte, richiamando i consiglieri per un corretto funzionamento del consiglio comunale. Un atteggiamento giudicato dai proponenti la mozione (Gruppo Menghi) non conforme alle funzioni istituzionali del presidente del consiglio, meritevole dunque del richiamo formale. Non dello stesso parere i consiglieri Romano Carancini, Marco Blunno (Pd), Luciano Pantanetti (Rc) e Luciano Borgiani (Comunisti italiani), che, pur riconoscendo il diritto delle minoranze di esprimere il dissenso anche facendo mancare il numero legale, non rilevano comportamenti non corretti dal parte del presidente nel richiamare i consiglieri al proprio dovere. Dalla minoranze (interventi di Riccardo Sacchi, Placido Munafò, Andrea Beccacece e Giovanni Meriggi) sono venuti inviti ad essere maggiormente tutelate da una figura che deve garantire il corretto funzionamento della massima istituzione cittadina. La mozione è stata respinta con 18 voti contrari (maggioranza) 4 astenuti (An e Picchio dell'Udc) 6 a favore (oltre ai proponenti, Udc e Giovanni Meriggi del gruppo Misto-Pri).
No anche alla riduzione dell'indennità per il difensore civico. Chiesta dal gruppo Menghi con un'altra mozione respinta a maggioranza (a favore i proponenti, Pdl e Meriggi). Astenuti (Udc e Città viva). In un momento in cui sindaco e giunta hanno ridotto il loro stipendio e in cui la figura e funzione del difensore civico trova in lacune normative situazioni di crisi - hanno detto i proponenti - questa mozione è un invito ad una riflessione su questa figura compresa la possibilità di riduzione dell'indennità, pari ora a quella del presidente del Consiglio comunale. Non si può ridurre la questione difensore civico ad una mozione - è stato sottolineato dai consiglieri di maggioranza. Per l'amministrazione - ha aggiunto il vice sindaco Lorenzo Marconi - la figura del difensore civico è stata voluta con lo statuto ed è tuttora riconosciuta valida, va dunque garantito un adeguato trattamento economico.
Nel dibattito è emersa anche la proposta di prevedere una forma di condivisione con altri comuni di questa figura che tra l'altro è ormai un punto di riferimento per il cittadino, essendo aumentate in questi anni i casi in cui ci si rivolge al difensore civico per essere tutelati nei confronti della pubblica amministrazione. Intervenuti nel dibattito: Luigi Pierini e Anna Menghi (gruppo Menghi), Reinhard Sauer (Rc), Marco Blunno (Pd) Deborah Pantana, Arrigo Antolini (Pdl), Giovanni Meriggi (Gruppo Misto Pri), Paolo Tartabini (Sinistra democratica) Andrea Beccacece (Udc).
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