COMUNICATO STAMPA N. 1         mercoledì 26 agosto 2009                                                                                                         

OGGETTO: Stanziato fondo anti-crisi dal Comune di Macerata


  Il Comune, su iniziativa dell'assessore ai Servizi sociali Michele Lattanzi, per rendere più sopportabile la crisi che grava soprattutto sui più deboli, ha stanziato 60 mila euro a favore di cassa integrati, disoccupati e indigenti.
  Con una recente delibera, è stato costituito un fondo straordinario di 60 mila euro finalizzato al sostegno dei redditi dei cittadini impoveriti dalla crisi.
  Non si hanno dati circoscritti al Comune di Macerata rispetto alla crisi economica in corso, tuttavia dai dati riguardanti il territorio provinciale emergono: un forte aumento della cassa integrazione ordinaria e straordinaria rispetto allo scorso anno (da 289.088 ore del primo quadrimestre del 2008 a 680.895 ore del primo quadrimestre del 2009), un aumento del numero di richieste di disoccupazione e di indennità di mobilità (da 7.506  del 2006 a 9.902 del 2008),  un calo delle nuove assunzioni (da 4.011 del quarto trimestre del 2007 a 3.663 del quarto trimestre del 2008).
  Ai Servizi sociali e scolastici del Comune risulta in tendenziale e costante crescita le richieste di aiuti economici per far fronte a spese di prima necessità, quali vitto, acqua, luce, gas, affitto, spese sanitarie, e così via e di agevolazioni tariffarie per i servizi comunali, quali asili nido, mense scolastiche, centri diurni, trasporti.
  I fondi destinati al bilancio 2009 per gli interventi di cui sopra a favore di cittadini indigenti, pur essendo di importo pari a quello dello scorso anno, non sono attualmente sufficienti a fronteggiare le richieste di aiuto e sostegno economico che pervengono presso gli uffici.
  Di conseguenza, il Comune ha stanziato 60 mila euro a favore di cassa integrati, disoccupati e indigenti residenti nel Comune di Macerata ripartendoli nel seguente modo:

• 24 mila euro per agevolazioni tariffarie relative ai servizi di: nido d'infanzia, mense scolastiche, trasporto;
• 36 mila euro per contributi economici a integrazione del minimo vitale e/o per specifiche necessità (gas, luce, acqua, affitto, spese sanitarie, ecc.), mensa indigenti, agevolazioni tariffarie, centri diurni estivi.