I Picari di Macerata in Comune dopo il Festival "Mondial du theatre"
COMUNICATO STAMPA N . 1 sabato 12 settembre 2009
OGGETTO: I Picari di Macerata al Festival "Mondial du theatre"
Consacrazione in Comune questa mattina per i Picari di Macerata, reduci dallo straordinario successo a Montecarlo dove hanno rappresentato l'Italia al 14esimo Festival "Mondial du theatre" che si è svolto dal 17 al 26 agosto.
Palcoscenico di grande prestigio quello del Festival "Mondial du theatre" di Montecarlo, il più importante festival di teatro amatoriale del mondo. La manifestazione è organizzata dallo "Studio di Monaco" e si svolge, ogni quattro anni, dal 1957. Quest'anno i Paesi partecipanti erano ventiquattro, provenienti da tutto il mondo. La qualità delle produzioni è stata decisamente alta. E l'unico spettacolo a rappresentare l'Italia è stato il "Pulcinella" di Manlio Santarelli, messo in scena dalla compagnia del Teatro dei Picari di Sforzacosta. Con due rappresentazioni da "tutto esaurito" non scontato, lo spettacolo ha ottenuto un grande successo con apprezzamento sia da parte della critica che del pubblico.
Di fronte al sindaco Giorgio Meschini, all'assessore Massimiliano Bianchi e al consigliere comunale Ulderico Orazi (questi ultimi hanno accompagnato la compagnia teatrale nella trasferta monegasca), si è riunita l'intera compagnia, per ricevere auguri e compimenti, presenti anche l'autore del Pulcinella, il drammaturgo Manlio Santanelli e Quinto Romagnoli, presidente della Uilt. E proprio oggi la compagnia cambia sede, da Sforzacosta a viale don Bosco mentre si prepara la performance di Matteo Canesin, sabato prossimo al teatro don Bosco, Proiettiamoci su Roma...".
"E' stato un onore rappresentare l'Italia a Montecarlo - ha esordito il presidente Mauro Molinari e siamo altrettanto orgogliosi oggi di ricevere l'omaggio della nostra città; ringrazio di cuore l'amministrazione comunale per il sostegno non di circostanza che ci è stato dato...".
"Pulcinella" è la storia del viaggio di una compagnia di attori italiani che, nel 1657, fugge da Napoli a causa della peste e raggiunge prima Roma e poi Parigi. Lo spettacolo è una metafora della condizione dell'attore, ma in fondo anche dell'essere umano che, nel corso dei secoli, è sempre stato spinto dalla curiosità verso un luogo diverso e sognato.
La Compagnia Teatro dei picari vanta un repertorio classico (Eduardo, Moliere...), affiancato recentemente ad opere di autori contemporanei, come Dario Fo e lo stesso Santanelli. I suoi componenti, circa una trentina, sono provenienti in maggioranza dalla zona di Macerata ma tra i suoi componenti vi è in prima fila, "napoletano all'estero", il "fuoriclasse" Francesco Facciolli.

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Il presidente del teatro dei Picari, Mauro Molinari, riceve in dono dal sindaco un piatto dipinto a mano opera di un artista di santa croce, Alessia Menichelli
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