COMUNICATO STAMPA N. 1 giovedì 29 luglio 2010
OG GETTO : Aperitivi culturali, il vescovo Giuliodori lascia il testimone a Quirino Principe
Dopo la riuscitissima anteprima di ieri con "Dio è morto? Da Nietzche a Guccini" nel chiostro di palazzo Conventati dove sul tema hanno dibattuto il filosofo - musicista Massimo Donà e l'editorialista di Repubblica, Antonio Gnoli, con parentesi notturna dove la teoria e le parole hanno preso a braccetto la musica con Lallo Pascucci e Vando Scheggia, un "sulfureo" incontro è previsto per l'aperitivo culturale di domani (30 luglio), organizzato da Sferisterio Cultura, Sferisterio Opera Festival e Comune di Macerata.
Alle ore 12, agli Antichi forni, il protagonista di "incontro Festival" sarà il filosofo, critico musicale, scrittore e musicista Quirino Principe. Il titolo dell'appuntamento è "Ad maiorem Luciferi gloriam" e questo "a maggior gloria di Lucifero" servirà a introdurre il "Faust" di Charles Gounod che debutterà domani sera in arena per lo Sferisterio Opera Festival. L'incontro, che vivacizza e contraddice il tema del Sof ("A maggior gloria di Dio") è centrato sull'elogio della ribellione e della libera conoscenza.
"Partiamo dalla conclusione dell'opera di Gounod - dice Quirino Principe - Faust si salva e va in Paradiso. Ciò avviene soltanto in Goethe e in Lessing. In tutte le altre infinite versioni Faust è dannato. Non è un caso, questo rientra nell'ontologia del mito faustiano. Faust è una figura archetipica che ripete, nel divenire del cosmo, il gesto originario di Lucifero. E' il Prometeo che affranca gli uomini, dona la conoscenza e libera i viventi dalle catene del divenire storico. E' la storia della ribellione, della libertà e della conoscenza. Una vicenda che si contrappone ai divieti, alle proibizioni e agli oscurantismi. Ciascuno di noi può essere Faust, può sollevarsi a una casella superiore e essere Lucifero. L'invito che intendo rivolgere è questo: bisogna essere il più possibile Faust, per riuscire a essere, in un momento miracoloso, Lucifero".
Intanto questa mattina l'apertura ufficiale degli Aperitivi culturali è stata ad opera del vescovo di Macerata, Monsignor Claudio Giuliodori che ha parlato sul tema Padre Matteo Ricci, una vita dedicata alla maggior gloria di Dio. Tra i presenti anche il sindaco Romano Carancini, il presidente del Comitato per le celebrazioni di Padre Matteo Ricci, Adriano Ciaffi e il direttore artistico del Sof, Pier Luigi Pizzi.