Comune di Macerata


Domani a palazzo Buonaccorsi inaugurazione della mostra L'Italia s'è desta

Italia
L'immagine del catalogo della mostra L'Italia s'è desta

La stampa satirica per una storia iconografica dell'Unità d'Italia

 martedì 15 marzo 2011  


  Sarà inaugurata domani, alle ore 18.30, la mostra "L'Italia s'è desta. La stampa satirica per una storia iconografica dell'Unità d'Italia" allestita nelle sale dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, a Macerata e promossa in occasione dei 150 ani dell'Unità d'Italia ed inserita all'interno di un ampio progetto che intende ripercorrere, su base storica, documentaria e artistica, i principali avvenimenti politico-sociali che hanno accompagnato la vicenda risorgimentale nell'arco di quel periodo che inizia con i moti del 1848 (Napoli, Milano, Venezia, Roma) e termina nel 1870 con Roma Capitale.

  L'esposizione presenta caricature satiriche, realizzate da tanti eccezionali artisti pubblicate sui più importanti periodici dell'epoca, dal 1848 al 1882, aventi per oggetto gli eventi storici che hanno condotto all'Unità d'Italia e provenienti da collezioni pubbliche e private.

Infatti nell'Italia risorgimentale e post-risorgimentale i giornali satirici hanno conosciuto una stagione entusiasmante. Innumerevoli furono le testate nate nelle città italiane dopo i primi Statuti e poi, mano a mano, che con i plebisciti si sanciva il passaggio al futuro Regno d'Italia e cadeva quindi la censura preventiva in vigore nello stato sabaudo fin dal 1848. È così che giovani artisti come i Redenti, i Borgomainerio, i Greppi, i Grossi, i Camillo, i Saletta, i Virginio, i Tricca ed altri innumerevoli ed ineffabili eroi hanno lasciato indelebili tracce d'inchiostro, d'ira, di rabbia, di pensiero. Il risultato è che, anche ai giorni nostri, qualunque libro di storia sul Risorgimento italiano non può evitare di riportare le illustrazioni satiriche di quei giornali che hanno documentato tanto il "comune sentire" di quella Italia che aspirava all'unificazione, quanto a l'altra, che invece accusava i patrioti di essere sovvertitori dell'ordine e ribelli al servizio del caos. E tra i documenti necessari a illustrare gli avvenimenti che portarono all'Unità d'Italia non possono essere quindi esclusi proprio quelli che, per certi versi più di altri, l'hanno "narrata" iconograficamente. Le "impronte" dei protagonisti della stampa periodica satirica ci sembrano tanto più degne di osservazione e di studio in quanto riflettono gli avvenimenti, tragici ed entusiasmanti, registrati dai quotidiani d'informazione dell'epoca e testimoniati da una mole infinita di altri documenti conservati nelle biblioteche e negli archivi dei nostri comuni e nelle Istituzioni culturali nazionali.

  La mostra sarà visitabile   fino al 26 giugno. Apertura al pubblico dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18.

  L'esposizione è corredata da un pregevole volume, curato da Fabio Santilli, con il progetto grafico dello studio Il Segno, con il saluto del Prefetto di Macerata Vittorio Piscitelli, con la prefazione di Giovanni Sabbatucci, Ordinario di Storia Contemporanea alla Sapienza dell'Università di Roma e membro del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, con l'introduzione di Paola Magnarelli ed i contributi di Melanton, Fabio Santilli, Marcello Verdenelli, Marco Severini, Matteo Villani, Giampaolo Vincenzi, Luigi De Angelis, Paola Puglisi, Laura Biancini, Ernesto Pauselli e Alberto Pellegrino e corredato da oltre   cinquecento immagini.  

  Il progetto, articolato in diverse mostre e conferenze dove, attraverso la stampa satirica e documenti d'archivio, si vuole fornire una lettura storico iconografica dell'Unità d'Italia, è promosso da: Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Macerata, Provincia di Macerata, Comune di Macerata - Istituzione Macerata Cultura Biblioteche e Musei, Comune di Montelupone, Comune di Recanati in collaborazione con l'Ufficio Storico della Polizia di Stato, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, il Ministero per i Beni Artistici e Culturali, l'Archivio di Stato, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, l'Università di Macerata, la Biblioteca Mozzi Borgetti, con il patrocinio della Regione Marche e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e di Banca Marche. L'intero progetto è curato da Fabio Santilli e realizzato dal Centro Studi Galantara.

 
 
 
 
 
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