Macerata sede di un appuntamento di eccezione. Sarà infatti la prestigiosa sala dell'Eneide di palazzo Buonaccorsi ad ospitare il prossimo 28 aprile la presentazione del Rapporto annuale di Federculture 2010, la federazione nazionale che raggruppa regioni, enti locali, aziende di servizio pubblico locale e tutti i soggetti pubblici e privati che gestiscono i servizi legati alla cultura, al turismo, allo sport e al tempo libero.
Un evento di respiro nazionale fortemente voluto dall'Amministrazione comunale di Macerata che ha lavorato molto per far sì che dell'importante documento se ne discutesse a Macerata dove il dialogo sulla cultura è ora più vivo che mai. Una scelta, insieme a quella sugli Stati generali della città in corso, che accredita la città all'interno del dibattito sul destino della cultura nel nostro Paese.
La cultura, secondo l'Amministrazione comunale, deve essere vista, infatti, come parte integrante del vivere bene dei cittadini. L'azione culturale non deve essere avulsa dalle politiche sociali, poiché l'innalzamento della qualità della vita dei cittadini passa per questa strada e contribuisce a prevenire il disagio. La cultura è arricchimento e sviluppo della persona, è riflessione sul presente, è creazione di una rete di relazioni da cui può nascere il senso della comunità. La promozione culturale è quindi indubbiamente parte di quella promozione sociale che l'Amministrazione comunale intende sostenere. Un'industria di idee, frutto di un cantiere sempre in movimento, che ha il suo motore propulsivo nel concetto cardine di cultura come crescita di una comunità. Dunque, intesa in questo senso, la cultura è un diritto al quale tutti i cittadini devono poter accedere per essere ciascuno protagonista in prima persona della vita sociale ed economica del proprio paese.
Il Rapporto Annuale Federculture che verrà presentato a palazzo Buonaccorsi è la fotografia più completa del mondo della cultura nel nostro paese e rappresenta la più importante fonte di analisi e aggiornamento sul settore dei beni e delle attività culturali. Ogni anno, attraverso studi e ricerche inedite, vengono esaminate le dinamiche e le esperienze in atto nel nostro Paese e negli altri centri di eccellenza europei e mondiali. Il volume, corredato di dati e indicatori, descrive l'andamento dei consumi culturali, le tendenze di domanda e offerta, le politiche e le strategie vincenti, ma anche gli ostacoli e le troppe inefficienze che frenano ancora il completo sviluppo del settore.
Il rapporto, intitolato La cultura serve al presente. Creatività e conoscenza per il benessere sociale e il futuro del Paese, è interamente dedicato a considerare e approfondire il valore sociale della cultura come conoscenza, sviluppo dell'individuo e delle comunità soprattutto in considerazione degli eventi che hanno segnato il 2010, anno contraddistinto dal crollo dell'intervento pubblico nella cultura ma anche da importanti e positive novità come l'inaugurazione del Maxxi e del Macro a Roma e del Museo del Novecento a Milano.
"È del tutto evidente che il Paese non può fare a meno di una politica per la cultura, che deve entrare a far parte delle strategie nazionali, - ha detto il presidente di Federculture, Roberto Grossi che sarà presente a Macerata, - anche di quelle con le quali si combatte la recessione e si cerca di abbattere le inefficienze e i costi, di quelle per rilanciare l'economia e lo sviluppo, ricostruendo un clima di fiducia. L'Italia ha un potenziale enorme, e siamo tutti d'accordo nell'affermarlo. Ma mancano un progetto per il Paese e una vera politica culturale. Non solo per la modestia del bilancio attribuito al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per i conflitti di competenza con le Regioni e i Comuni, ma perché non emerge un disegno nel quale stabilire le priorità sulla base di una scala chiara di valori. Il problema può essere risolto solo nel quadro più generale della programmazione economica e sociale del Paese, vale a dire nelle politiche per scuola, università, ricerca e occupazione e nelle politiche di sostegno a imprese, volontariato e per l'integrazione. E' all'interno di queste problematiche - aggiunge Grossi - che si giocano scelte fondamentali anche per il comparto della cultura. Ed è su questi nodi che la cultura deve essere un riferimento e può essa stessa dare risposte".
All'appuntamento maceratese, che prenderà il via alle 15.30, dopo i saluti del sindaco di Macerata Romano Carancini e degli assessori comunale e regionale ai Beni e alle Attività culturali, rispettivamente Irene Manzi e Pietro Marcolini, è prevista la presentazione del rapporto a cura del presidente di Federculture Roberto Grossi.
Seguiranno gli interventi di Gastone Bertozzini di Confindustria Pesaro, Alberto Drudi presidente dell'Unione delle Camere di commercio delle Marche, Francesco Adornato dell'Università di Macerata, della giornalista Lucilla Niccolini, del direttore dell'Amat e Consorzio Marche Spettacolo, Gilberto Santini, e di Federico Vitali presidente del Consiglio di territorio Marche della Unicredit. Coordinerà i lavori il responsabile dell'ufficio Sviluppo e Rapporti istituzionali di Federculture, Claudio Bocci. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Info: www.federculture.it; www.cultura.marche.it. (lb)