L'Umana Dimora Marche, in collaborazione con il C.E. Centro culturale della carta, invita a partecipare all'escursione guidata alla gola del Fiastrone per il giorno di domenica 31 luglio 2011
Particolare interesse desta la bellezza morfologica e l'habitat caratteristici della zona.
Info ed iscrizioni
entro giovedì 28/07/2011
Contatti
e-mail primo.mancini@tin.it
tel. 0733 283324 (anche fax)
mob. 393 0170410
Programma
Ore 9.15: partenza da Piediripa di Macerata presso farmacia comunale, con auto
Ore 9.50: arrivo ad acqua canina e inizio percorso a piedi
Ore 13.15: pranzo libero o al ristorante
Ore 15.00: visita a Fiastra e al lago a San Lorenzo
Itinerario
Dal L.go di Fiastra, si prosegue per Acquacanina e dopo questo piccolo borgo, ad un chilometro circa a destra, c'è una strada che scende chiusa da una sbarra. Il cammino inizia subito in discesa comoda, lungo la strada vi si possono osservare in primavera vari tipi di orchidee, si passa un ponte e ci si inoltra nella valle che si insinua a destra costeggiando prima un profondo canion. La valle è molto bella, percorsa dalla strada che un paio di volte attraversa il torrente, si giunge ad una prima strettoia che nasconde una parte della valle, dopo la seconda strettoia e sulla destra v'è un rudere (abbazia di San Benedetto), si arriva in breve ad uno stazzo dove termina la strada di fondo valle. Poco prima dello stazzo una evidente stradina sale sulla sinistra, la si prende e poco dopo, sul primo tornante che volta a sinistra, si prende a destra, una vecchia carrabile che cammina in piano per circa cinque minuti, si giunge ad una zona piena di arbusti, si costeggia l'argine destro e si supera il prato. Tenendo sempre il torrente sulla destra a portata di vista un poco più in basso, si cerca l'antica traccia di sentiero che a volte è chiusa da vegetazione e a volte diviene più evidente. Il sentiero, sale tranquillo per ancora una mezz'ora, il torrente è sempre lì a destra ma sempre un po più in basso. Ad un certo punto ci si allontana un poco e si inizia a salire fino ad arrivare a scoprire un prato in grande pendenza e alla destra, si nota una bella cascata dall'altra parte della valle, poco oltre, il prato termina in una voragine di circa trenta metri ove il torrente forma un salto di notevole bellezza, (attenti a non sporgersi troppo). Si deve ritrovare il sentiero che cammina un poco più sopra quindi salire il prato camminando verso destra, sopra la voragine. Trovato il sentiero, si va a vedere la cascata da sopra discendendolo a destra; per ritornare invece bisogna andare verso sinistra;(se scendete sino alla cascata e attraversate il torrente per vedere il salto dalla parte opposta, noterete che sopra il vostro sentiero vi sono delle balze, al ritorno si dovrà superarle). Tornate indietro e lasciate il torrente alle vostre spalle, il sentiero è in poco intricato ma visibile e attraversa stazzi di antiche carbonaie, cammina in piano e dopo circa un quarto d'ora dalla cascata, raggiungete il valico delle balze. In pratica vi trovate su di una cresta, rimanete alla stessa quota e la oltrepassate andando verso destra, il sentiero se siete attenti è lì, si vede anche se è solo una traccia. In poco tempo, sempre camminando in piano, raggiungerete il sentiero n°1, lo scendete e vi ritroverete in fondo valle dove avevate iniziato il percorso a piedi.