L'india e le sue lingue è il tema di una conferenza che si terrà venerdì 21 ottobre, alle ore 16.00, presso l'Aula Magna del Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane dell'Università degli Studi di Macerata (via Garibaldi n. 20), tenuta dalla professoressa Shobhana L. Chelliah della North Texas University di Denton (USA), una dei massimi esperti di lingue sino tibetane. Insieme al dott. Raul Zamponi proporrà un interessante viaggio nell'universo linguistico indiano e le sue lingue meno note.
La varietà di etnie presenti in India, fra popolazioni indigene e stirpi di invasori ariani, ha dato origine, infatti, a innumerevoli idiomi e dialetti che si possono raggruppare in ben sette famiglie linguistiche distinte: indoeuropeo, dravidico, sino-tibetano, austro-asiatico, tai-kadai, andamanese settentrionale e andamanese meridionale. Secondo una recente stima le lingue parlate in India sono 438, con un numero di parlanti che oscilla ampiamente tra 180 milioni (hindi) e 10 (grande andamanese).
L'incontro con la professoressa Shobhana L. Chelliah offre l'occasione di esplorare la situazione linguistica di due aree periferiche dell'India particolarmente interessanti. Sono la regione nord-orientale del paese, tra Cina e Birmania, con le sue numerose lingue sino-tibetane, molte delle quali ancora oggi poco note e le remote isole Andamane, dove sopravvive una un'antichissima popolazione indigena pigmoide con lingue proprie estremamente affascinanti per la visione del mondo che esse riflettono.