Un bosco per la città è il titolo del progetto nato a livello nazionale su proposta dell’associazione Un Punto Macrobiotico (UPM) presentato in Comune nel corso di una conferenza stampa, alla presenza dell’assessore alla Partecipazione, Federica Curzi, di Andrea Pepi di Un Punto Macrobiotico e della dirigente scolastica dell’Istituto Agrario Giuseppe Garibaldi di Macerata, Antonella Angerilli.
“Scopo dell’iniziativa pluriennale - è intervenuto l’assessore Curzi - è quello di contribuire ad educare le giovani generazioni all’importanza dell’aria e del bosco quale riserva di ossigeno, elemento indispensabile alla sopravvivenza, in particolare dell’uomo, oltre ad offrire, attraverso un azione pratica di rimboschimento, la possibilità di fruire di un piccolo polmone verde all’interno della città”.
Il Comune di Macerata per attuare il progetto ha messo a disposizione 12 ettari di terreni dislocati in diverse zone della città. A febbraio, in collaborazione con il mondo scolastico, si darà inizio a Un bosco per la città con la messa a dimora di circa 2600 piante partendo dalla zona di Fontezucca. L’evento vede il coinvolgimento delle maggior parte delle scuole cittadine che hanno inserito il progetto nei Piani di offerta formativa (Pof).
Il progetto si articolerà in due fasi: nel corso del primo step i responsabili di Un punto macrobiotico terranno lezioni teoriche nelle singole scuole mentre nel secondo si passerà al lavoro di imboschimento vero e proprio con la piantumazione degli alberi.
“Questo progetto – ha proseguito l’assessore Curzi – è nato per sviluppare un’idea di costruzione del bene comune che rifugga il metodo dell’intervento emergenziale, marginale o di rimedio dell’esistente. Il protagonismo dei docenti e allievi delle scuole è la metafora di questa concreta possibilità di incidere in positivo sul progresso e sulla costruzione delle nostre città. L’amministrazione comunale ha il dovere di promuovere e facilitare le dinamiche di cittadinanza attiva volte all’aumento della qualità della vita delle presenti e future generazioni di cittadini”.
Andrea Pepi di Un punto macrobiotico nel suo intervento ha illustrato le origini del progetto: “Un bosco per la città è nato da un’idea di Mario Pianesi (fondatore e presidente dell’associazione nazionale ed internazione UPM ndr ) che da sempre stimola e diffonde una filosofia di rispetto-amore a partire da aria, acqua, terra, vegetali e tutti gli esseri
viventi. Noi viviamo perché respiriamo: ogni persona, per la propria sopravvivenza, ha bisogno di 60 alberi la cui chioma abbia un diametro di almeno 10 metri . Speriamo – ha concluso Pepi – che con i 12 ettari messi a disposizione dall’Amministrazione, insieme alla volontà di tutti i cittadini, il progetto prosegua. E’ importante difendere gli spazi verdi perché respirare è un diritto di tutti”.
“L’idea nata dai nostri docenti – ha detto invece la dirigente scolastica dell’istituto Garibaldi, scuola capofila del progetto, Antonella Angerilli – e dagli alunni che partecipano all’iniziativa, è quella di progettare e realizzare un bosco della meditazione in collaborazione con l’istituto per geometri Bramante che curerà il rilievo topografico di dettaglio e con l’ufficio Tecnico del Comune”. (lb)