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Ultimo Aggiornamento: 05/03/12

Frammenti di una vita sola, Giorgio Righetti presenta il suo nuovo libro

 

Prevista la partecipazione di Allì Caracciolo e Reinhard Sauer dell’Università di Macerata

 
lunedì 5 marzo 2012
Giorgio Righetti
Giorgio Righetti

Frammenti di una vita sola è il titolo dell’ultimo libro di Giorgio Righetti che verrà presentato venerdì prossimo (9 marzo), alle ore 17.30, nella biblioteca Mozzi Borgetti. Ad introdurre la nuova opera di Righetti saranno Allì Caracciolo e Reinhard Sauer dell’Università di Macerata.

  Frammenti di una vita sola è un romanzo a fotogrammi, 366 per la precisione, uno concatenato all’altro da tre elementi: il tempo, lo spazio e la parola. I fotogrammi si susseguono lungo un calendario ideale composto di 365 giorni e 365 anni. A ogni nuovo fotogramma il calendario si aggiorna di un anno e un giorno. Ma non c’è sequenza storica, né si modifica la modernità dei tempi. I 365 anni potrebbero essere tutti contenuti in un unico anno o in un giorno, forse in un istante. L’ultimo fotogramma ha la stessa data del primo. I fotogrammi si dispiegano lungo un viaggio immaginario attraverso tutti i paesi del mondo, confinano geograficamente”, perché le vite (o la vita) dei personaggi scorrono lungo un unico letto, un fiume che attraversa tutti i paesi e bagna ogni luogo. Una delle parole finali del fotogramma precedente viene ripresa all’inizio del successivo. Un legame debole, un verbo, un gesto, uno stato d’animo che, in contesti diversi, lega le vite le une alle altre.

  Questa struttura serve per mettere in contatto i 365 protagonisti del libro, di fondere le loro esistenze, così diverse in termini di circostanze, età, luoghi e abitudini, in una vita sola. Perché le sensazioni, che miliardi di uomini hanno provato e altrettanti miliardi proveranno, sono sempre le stesse, tutte attraversate da una solitudine invincibile che pervade le esistenze.

  “L’idea - afferma Righetti – nasce da una constatazione ovvero che in fondo, se spogliamo le vite di tanti elementi che apparentemente le caratterizzano, non rimane altro che un fascio di emozioni: gioie, felicità, dolori, incertezze sono uguali per tutti, sono le medesime per ogni uomo e ogni donna”.

  Per quanto riguarda il testo può essere visto come un diario che l'autore scrive per conto di 365 persone di questo mondo. L'autore dà voce a un frammento della loro vita, un evento in cui si manifesta una sensazione, un sentimento che il protagonista prova o fa provare a chi lo circonda. E nel corso della sua esplorazione l'autore (lettore) comprende a poco a poco che le vite si assomigliano, indipendentemente dal luogo, dal tempo, dall'età, dal sesso, dalla religione e che, in fondo, il protagonista potrebbe essere uno solo: la Vita, come groviglio inestricabile di sentimenti, dai più nobili ai più aberranti, tutti posti sullo stesso piano di legittimità dal momento che il mondo o, meglio la Natura, li ha resi tecnicamente possibili.

  Giorgio Righetti, nato nel 1963 a Civitanova Marche, è il direttore generale dell’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio).Una laurea in economia e un master all’Istituto  Adriano  Olivetti  di  Ancona,  Righetti è un manager di lunga esperienza nel campo finanziario e commerciale, ma anche nella gestione di organizzazioni no profit. Tra le varie esperienze, prima della Fondazione per il Sud, ha infatti lavorato in qualità di Chief Financial Officier per le attività negli Stati Uniti del Gruppo Prada, per poi passare a gestire i progetti di sviluppo dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace di Arezzo. (lb)

 
 
 
 
 

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