Comune di Macerata


Ultimo Aggiornamento: 08/03/12

Biblioteca, il sindaco Carancini ha incontrato Antonella Agnoli

 

"Le biblioteche - ha detto la Agnoli - devono essere un servizio, funzionare come una piazza, un luogo d’incontro e soprattutto, in un momento di grande crisi come quello che il nostro Paese sta attraversando, devono diventare un’occasione di welfare"

 
giovedì 8 marzo 2012
Incontro
Un momento dell'incontro tra Antonella Agnoli e il sindaco Romano Carancini ieri in biblioteca

 Dal work in progress riferito al cantiere dei lavori che la sta interessando al progetto finale  che ha l’obiettivo di fare della biblioteca Mozzi Borgetti il centro della cultura maceratese per finire all’impegno espresso nei suoi confronti da parte del Soroptimist club Macerata.

  Di questo ha parlato ieri l’assessore ai Beni culturali, Stefania Monteverde cui è stato affidato il compito di presentare, ai numerosi intervenuti nella biblioteca comunale, Antonella Agnoli, autrice del libro Caro Sindaco, parliamo di biblioteche che proprio con il nostro primo cittadino, Romano Carancini, si è confrontata sulla sua concezione di biblioteca.

  La Agnoli, storica bibliotecaria e ora consulente di architetti e amministrazioni pubbliche, stimolata dalle domande del sindaco Carancini che ha paragonato la lettura del suo libro a “una cavalcata”, ha ribadito quello che ha scritto nel suo ultimo libro, e cioè che le biblioteche devono essere un servizio, funzionare come una piazza, un luogo d’incontro e soprattutto, in un momento di grande crisi come quello che il nostro Paese sta attraversando, devono diventare un’occasione di welfare, una necessità per la comunità, un luogo abituale essere attraenti e comode, cambiare ruolo e aspetto, opporsi alla trasformazione dei luoghi pubblici in centri commerciali, ma alla luminosità e ai colori di un centro commerciale dovrebbero rifarsi.

   Con la Agnoli il sindaco Carancini ha parlato anche dell’era di google e quindi del rapporto era internet - biblioteca, di quello tra benessere fisico e cultura, del reperimento fondi, del servizio offerto dalla biblioteca che dovrebbe essere riconosciuto da tutti e polifunzionale dove ci sia “gioco, colore, libri”.

  “Potremmo cercare di costruire qualcosa – ha  concluso la Agnoli  – che valga per l’oggi ma concorra a costruire il futuro dei nostri figli. Operiamo in modo che qualche sogno diventi realtà in un tessuto di dignità crescente. La biblioteca è un luogo di tutti”. (lb)

 
 
 
 
 

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