“Quella di ieri sera è stata una bella occasione - commenta soddisfatta l’assessore alle Politiche sociali, Stefania Monteverde riferendosi all’incontro organizzato ieri sera dal Comune dal titolo Lo sport contro le droghe -. E’ la prima volta che ci si ritrova a parlare di una tematica così importante, ad agire insieme agli operatori del mondo sportivo. La riunione di ieri sera è stato l’inizio di una serie di altre azioni che , nell’ambito del progetto InArea, nato dal tavolo permanente per la lotta alla droga o istituito da Questura e Prefettura di Macerata, a cui hanno aderito istituzioni e associazioni del territorio, porteranno ad una serie di incontri che organizzeremo anche con i genitori dei ragazzi che praticano lo sport, con i dirigenti e i tecnici.
Andremo avanti tutti insieme per mettere in campo un lavoro comune con l’obiettivo di creare una forte azione di sensibilizzazione e di prevenzione nei confronti delle tossi dipendenze per il benessere dei giovani”.
Ad aprire l’incontro è stato il dottor Gianni Giuli, responsabile del Servizio Dipendenze patologiche dell’Asur 9 di Macerata il quale ha affermato che la provincia di Macerata, per quanto riguarda il fenomeno droga, non è un’isola felice e, illustrando i dati relativi alla tossicodipendenza, ha parlato anche delle tensioni esistenti legate a questa problematica. Giuli, ricordando che la responsabilità è di tutti, ha sottolineato anche l’importanza del ruolo che riveste la prevenzione in questo campo.
Nei diversi interventi che si sono succeduti – all’incontro erano presenti, oltre che diversi rappresentanti delle società sportive, alcuni consiglieri comunali anche l’assessore allo Sport Alferio Canesin, la dirigente dei Servizi sociali comunali, Brunetta Formica, il comandante provinciale della Guardia Di Finanza Paolo Papetti, il colonnello dei Carabinieri di Macerata LeonardoBertini e il presidente dell’associazione Con Nicola oltre il deserto di indifferenza, Giuseppe Bommarito - è stato ribadita l’importanza della diagnosi precoce, del contesto in cui i ragazzi crescono, dei centri di aggregazione quali appunto possono essere le società sportive e l’apporto che i servizi esistenti sul territorio possono dare al fine di prevenire e arginare i vari fenomeni della dipendenza.
Nel corso della riunione è emersa anche la necessità di diffondere una maggiore informazione circa le droghe, l’abuso di alcol e il doping così come è emersa la volontà e il desiderio di condividere il progetto e la disponibilità a collaborare per diffondere e comunicare correttamente i rischi che le varie dipendenze comportano. (lb)