Comune di Macerata


 

Il Comune sostiene la petizione nazionale in favore dei migranti libici

 

Una sollecitazione al Governo in merito al problema dei migranti che, in fuga dal conflitto in atto in Libia, giunsero a Lampedusa nei primi mesi dell’anno 2011

 
martedì 15 maggio 2012
immagini di gente

L’Amministrazione comunale, con una delibera di Giunta, ha aderito alla petizione nazionale che intende sollecitare il Governo in merito al problema dei migranti che, in fuga dal conflitto in atto in Libia, giunsero a Lampedusa nei primi mesi dell’anno 2011.

Si trattò, come noto, di un afflusso eccezionale di cittadini provenienti dal Nord Africa che spinse il Governo a dichiarare lo stato di emergenza umanitaria sul territorio nazionale e a chiedere la collaborazione degli enti locali per far fronte all’accoglienza.

Nella regione Marche sono arrivati seicento immigrati molti dei quali, ancora oggi, sono in attesa di veder formalizzata la propria posizione giuridica mantenendo, di fatto, una situazione di precarietà che rischia di sconfinare nella clandestinità.

Per questo anche il Comune di Macerata si è unito alla richiesta promossa a livello nazionale dall’associazione Meltingpot, per sollecitare il Governo a rilasciare ai migranti libici inseriti nel Piano nazionale di accoglienza della Protezione civile, un titolo di soggiorno per motivi umanitari almeno fino al 31 dicembre e comunque fino a quando permarranno le esigenze di protezione e non sarà possibile un volontario rimpatrio delle persone accolte.

“Macerata è la città marchigiana che sta ospitando il maggior numero di richiedenti asilo in relazione all’emergenza Nord Africa, dimostrando ancora una grande capacità di accoglienza” afferma l’assessore alle Politiche di integrazione sociale Enzo Valentini “Ci sembrava importante “schierare” l’amministrazione comunale al fianco di queste persone e di questa campagna. La libertà di scelta e di movimento dovrebbero essere garantite a tutti, a maggior ragione a chi ha vissuto, e vive, situazioni drammatiche. Il Governo dovrebbe quindi muoversi in questa direzione”. (sb)

 
 
 
 
 
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