"Grandi numeri" per Orto in condotta il progetto di Slow food che partendo dalla filosofia di base del mangiare sano e piano ha tra i suoi obiettivi quello di introdurre nelle scuole una didattica multidisciplinare in cui l'orto diventa lo strumento per le attività di educazione alimentare e ambientale.

  Tredici, infatti, sono le scuole dell'infanzia e primarie, cui vanno aggiunte, a livello provinciale, quelle di Belforte, Corridonia, Mogliano e Petriolo, circa un migliaio gli alunni e una quarantina tra insegnanti e nonni,  i soggetti impegnati nel progetto triennale che si sta portando avanti nella nostra città.

  Il progetto, che sta dando grandi soddisfazioni, viene sostenuto fattivamente dall'Amministrazione comunale, dalla Provincia e da Slow Food che offre materiali didattici, il coordinamento al progetto nazionale, corsi di formazione per tutto il triennio con operatori qualificati, dedicati  agli insegnanti e ai genitori, con attività in aula e sul campo insieme ai nonni ortolani.

  Orto in condotta prevede una coltivazione continua e biologica, con varietà tipiche del territorio e in particolar modo di prodotti che hanno una valenza didattica, cioè quelli che  possono essere raccolti e consumati durante l'anno scolastico.

 "L'obiettivo del progetto Orto in Condotta - interviene l'assessore alle Politiche scolastiche, Stefania Monteverde - è che ogni scuola abbia un orto e vuole contribuire al mantenimento dell'identità culturale dei territori, al miglioramento delle relazioni tra le generazioni ma soprattutto a un nuovo approccio al mondo alimentare dei più giovani. 13 orti nelle nostre scuole sono un successo: ringrazio le maestre, i nonni ortolani, i bambini agricoltori e Letizia Carducci, che ha saputo coordinare il progetto in modo egregio. L'invito ad aumentare i nostri orti.".

  Domani (8 giugno) alle ore 17.30, alla scuola Dolores Prato durante la festa di fine anno sarà possibile visitare l'orto giardino che viene coltivato dagli alunni. 

 "Sarà un'occasione - interviene la coordinatrice Letizia Carducci - per onorare il lavoro svolto dalle insegnanti che coordinano la didattica, dai  nonni e genitori ortolani che collaborano fattivamente ai lavori manuali trasmettendo il loro sapere con grande dedizione, dagli allievi che non si fanno mai pregare per fare attività su quel fazzoletto di terra che accanto alla loro scuola segna il trascorrere delle stagioni e permette di assaggiare delle primizie anche a mensa".

  Gli auspici per un nuovo anno di vita degli orti nelle scuole ci sono tutti.(lb)