Comune di Macerata


 

Vicenda Maceratese – tifoserie, le precisazioni del sindaco Romano Carancini

 

"Sul divieto di consentire l’accesso delle autovetture allo stadio per la partita di ieri con il San Nicolò di Teramo - precisa il sindaco - è esclusivamente la Questura, come sempre è avvenuto, a valutare e decidere il livello di chiusura dell’impianto in occasione degli incontri di calcio della Maceratese, considerate le esigenze di sicurezza e di ordine pubblico, oltre ai profili di rischio che eventualmente ogni singola gara porta con sé. La presidente della Maceratese è perfettamente consapevole di questa condizione che rende l’Amministrazione comunale doverosamente rispettosa delle decisioni assunte dalla Questura che ne ha l'esclusiva competenza"

 
lunedì 12 novembre 2012
Il sindaco Romano Carancini
Il sindaco Romano Carancini

 "Le violente e gratuite accuse della Presidente della Maceratese nei confronti dell’Amministrazione Comunale sono inaccettabili perché esclusivamente tese all’attacco personale piuttosto che alla corretta analisi dei fatti." Così il Sindaco Romano Carancini ha commentato la posizione fortemente polemica espressa da Maria Francesca Tardella presidente della Maceratese, al termine della partita Maceratese - San Nicolò sulla questione della tifoseria locale.

  "Sul divieto di consentire l’accesso delle autovetture allo stadio per la partita di ieri con il San Nicolò di Teramo - precisa il sindaco - è esclusivamente la Questura, come sempre è avvenuto, a valutare e decidere il livello di chiusura dell’impianto in occasione degli incontri di calcio della Maceratese, considerate le esigenze di sicurezza e di ordine pubblico, oltre ai profili di rischio che eventualmente ogni singola gara porta con sé. La presidente della Maceratese è perfettamente consapevole di questa condizione che rende l’Amministrazione comunale doverosamente rispettosa delle decisioni assunte dalla Questura che ne ha l'esclusiva competenza".

  A questo proposito, già questa mattina il sindaco Carancini ha incontrato il Prefetto di Macerata, Pietro Giardina, per un confronto sulla scelta del livello di chiusura adottato per la partita di ieri e per valutare la possibilità di invertire l'ordine di uscita dallo stadio dei tifosi locali, fin qui avvenuta solo dopo il deflusso della tifoseria ospite.

"E' sotto gli occhi di tutti - aggiunge il sindaco - il grande impegno dell’Amministrazione per l’impiantistica sportiva ed in particolare per opere di cui ha beneficiato proprio la Maceratese.

La presidente Tardella finge di dimenticare che la società può utilizzare oltre allo stadio Helvia Recina, anche il nuovo impianto di Collevario, un vero e proprio gioiello costituito da due nuovissimi campi in sintetico, che collocano la società all’avanguardia per dotazione di impianti, oltre a dover considerare i risparmi di spesa che l’utilizzo del nuovo impianto hanno consentito alla Maceratese dopo che negli anni scorsi era costretta a peregrinare su altri campi della provincia. L’Amministrazione comunale ha anche impegnato cospicue risorse finanziarie per effettuare i lavori richiesti dalla Commissione Provinciale di Vigilanza di Pubblico Spettacolo (di competenza prefettizia), in modo che fossero rispettati i nuovi standard di sicurezza dell’impianto; una parte di questi lavori è già stata compiuta mentre la restante, dato il momento di grande difficoltà economica che attraversa la città e la necessità di concentrare le risorse disponibili per garantire i servizi essenziali alla cittadinanza (scuole, asili nido, servizi sociali), sarà oggetto di finanziamento con il prossimo bilancio. L’amarezza per le parole espresse dalla Presidente della Maceratese – prosegue Carancini -  è ancora maggiore alla luce della precisa volontà della stessa dirigente di alimentare, ancora una volta, la contrapposizione tra la Maceratese e la Cucine Lube Banca Marche Volley, e soprattutto l’uso strumentale che di essa se ne è fatto e si continua a fare rispetto ai tifosi delle due società maceratesi i quali, piuttosto che sentirsi accomunati nel rappresentare due bellissime e vincenti esperienze sportive che onorano la città, vengono spinti a dividersi in nome di un inesistente primato di identità cittadina che invece appartiene a tutte le società sportive che operano nel nostro comune. Faccio appello alla maturità dell'intelligenza – conclude il sindaco - perché si spengano i toni fuori misura e si adottino responsabilmente i toni rispettosi e civili di una corretta etica sportiva per il bene di tutti, soprattutto delle nuove generazioni che hanno bisogno di buoni modelli di comportamento”.

 
 
 
 
 
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