Nicolas Tartabini, studente della seconda classe dell’Istituto Tecnico Commerciale “Alberico Gentili” di Macerata, è il vincitore del Concorso di idee Macerata-Weiden: 50 anni di amicizia. La sua immagine diventa quindi il logo che identificherà la ricorrenza del 50° anniversario della firma del patto di Gemellaggio tra Macerata e Weiden e accompagnerà le celebrazioni ufficiali in programma dal 9 all’11 maggio prossimi.
L’elaborato rappresenta l’unione fra le due città attraverso l’incrocio delle lettere iniziali, M di Macerata e W di Weiden, riprodotte con i colori delle rispettive bandiere. Accompagna l’immagine la scritta Cinquantesimo Macerata-Weiden e completa il tutto lo slogan Un’amicizia d’oro scelta per simboleggiare un’unione che dura da 50 anni.
Molto belli anche gli elaborati degli altri otto studenti che hanno partecipato al concorso di idee. Giovani autori che hanno proposto immagini ricche e ben rifinite, frutto di talento e creatività ma anche di uno studio sulla lunga storia di amicizia che lega dal 1963 la città di Macerata alla città bavarese. Tutti i disegni pervenuti, come forma di ringraziamento, saranno comunque valorizzati durante i festeggiamenti di maggio.
La scelta del logo è ricaduta sul lavoro di Nicolas Tartabini perché il suo elaborato aveva più degli altri le caratteristiche tecniche del marchio, con un disegno simbolico, sintetico e minimale leggibile anche con dimensioni ridotte. Il vincitore sarà premiato durante la Cerimonia ufficiale dell’11 maggio alla presenza anche delle autorità provenienti da Weiden. Per lui un viaggio nella città bavarese insieme alla delegazione maceratese che sarà in Germania alla fine di giugno durante la Bürgerfest, che avrà un momento ufficiale dedicato al 50° anniversario del Patto di Gemellaggio.
Questi i nomi degli altri partecipanti: Natalia Giorgi del Liceo scientifico Galileo Galilei, Matteo Martello dell’Accademia di Belle Arti, Michele Matera e Federico Francesconi dell’Istituto Tecnico Commerciale Alberico Gentili, Elisa Conforti dell’Istituto d’Arte G. Cantalamessa, Silvia Morè, Michela Pisani e Noemi Fogante dell’Istituto Istruzione Superiore Matteo Ricci. (sb)