Nel panorama attuale, pubblicazioni di carattere sociale, ambientale o economico si fermano spesso all'atto di denuncia, senza riflettere su come cambiare lo stato delle cose. ''Food Movements Unite!'' lo fa, raccogliendo molteplici contributi di quanti rispondono a un'unica, comune domanda: cosa fare per trasformare il sistema alimentare globale?
Il regime alimentare dominato dalle multinazionali è distruttivo al punto di vista ambientale, instabile dal punto di vista finanziario e ingiusto dal punto di vista sociale.
Food Movements Unite! non è tanto una critica di questo regime, quanto una strategia comune, una finestra sul pensiero e sulle azioni dei movimenti per il cibo – vasti, altamente diversificati e piacevolmente
creativi – che fioriscono e crescono ovunque, lottando per ristabilire la democrazia nei nostri sistemi alimentari e per sostituire all'oligarchia delle corporations una visione di speranza, uguaglianza e sostenibilità.
L’informazione, la consapevolezza ed il consumo critico sono i primi passi per un futuro sostenibile.
Perché non bisogna dimenticare che ogni volta che acquistiamo un prodotto incidiamo sul mercato, e per questo, come consumatori, abbiamo il potere di influenzare la domanda e l'offerta.
Di fronte a un'opzione poco sostenibile, c'è quasi sempre un'alternativa che rispetta l'ambiente e i diritti umani.