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Ultimo Aggiornamento: 29/07/13
 

Morte cardinale Ersilio Tonini, la testimonianza del sindaco Romano Carancini

 

“La notizia della morte di Ersilio Tonini - afferma il sindaco Carancini - è una perdita immensa per la nostra comunità ed in particolare per la nostra città. Perdiamo un padre ed un pastore indimenticato ed ora indimenticabile, amato da tanti e riconosciuto da tutti"

 
lunedì 29 luglio 2013
Il cardinale Tonini nel 2004 quando ricevette la cittadinanza onoraria
Il cardinale Tonini nel 2004 quando ricevette la cittadinanza onoraria

 “Con intensa, affettuosissima riconoscenza e con gli auguri più fervidi perché Macerata sia consapevole dei tesori ricevuti dalle generazioni passate: in particolare dell’humanitas che sarà il germe del futuro”.

  E’ il messaggio lasciato dal cardinale Ersilio Tonini sul registro d’onore del Comune di Macerata in occasione del conferimento della cittadinanza  onoraria che  l’Amministrazione Meschini, il 18 settembre del 2004, conferì all’alto prelato per esprimere e dare l’ufficialità al profondo legame tra la città e Tonini che vi fu vescovo per circa sette anni. Un riconoscimento, dunque, al contributo dato da monsignor Tonini alla trasformazione della città ed un omaggio dovuto per l’esempio di stile di vita semplice ed attento agli altri, per la solidarietà e la sua passione per l’umanità, personaggio molto noto e stimato in città, un uomo con alte doti umane e professionali che ha sempre agito con disponibilità e altruismo in favore delle comunità locali.

  E proprio a questo valori si rifà la testimonianza che il sindaco Romano Carancini ha espresso per la morte del cardinale Toni avvenuta nella  notte tra sabato e domenica scorsi.

“La notizia della morte di Ersilio Tonini  - afferma il sindaco Carancini - è una perdita immensa per la nostra comunità ed in particolare per la nostra città. Perdiamo un padre ed un pastore indimenticato ed ora indimenticabile, amato da tanti e riconosciuto da tutti. Nel tempo in cui è stato Vescovo di Macerata ha guidato spiritualmente e socialmente il progresso di questa città con una umiltà unica, sapendo dialogare con gli ultimi, ai quali sapeva regalare la speranza nel futuro, ma anche con gli uomini del potere nei confronti dei quali si è fatto costante interprete delle istanze popolari. Tutti ricordano quel suo ‘sorriso contadino’, non costruito, ma vero ed intenso che già dimostrava attraverso l’espressione del viso la voglia di abbracciare chiunque lo incontrasse; chi non ricorda i suoi piccoli occhi che trasmettevano la sicurezza dell’attenzione; chi nono ripensa a quelle incredibili ‘prediche’ che capivano tutti, adulti e bambini, perché la semplicità, la schiettezza delle parole e la forza dei gesti, lo rendevano pastore della comunità e soprattutto in grado di ascoltare, capire ed agire per il suo gregge. Macerata – prosegue Carancini -  perde fisicamente uno degli uomini che hanno contribuito a formare la coscienza e l’anima di questa città in questi 40 anni perché, seppure trasferitosi a Ravenna nel 1975, i suoi insegnamenti, gli orizzonti proposti, le riflessioni del Cardinale hanno sempre avuto nella ‘sua’ Macerata un terreno fertile. Ma Macerata, e direi l’intera comunità cattolica non perde le sue visioni spirituali e sociali che lo tengono vivo in noi. In occasione del conferimento della cittadinanza onoraria Ersilio Tonini disse: ‘.....qui ho trovato ciò che è la speranza del futuro, quello che costituisce veramente il midollo della vita futura: la humanitas. L’uomo, l’uomo insomma è il fine di tutto’. Ed aggiungeva: ‘Esserci è l’evento più straordinario. Esserci: tutto il resto è secondario. Mi viene in mente in proposito l’autore della ‘Piccola Città’ che si chiedeva.... ‘C’è mai stato un uomo che si sia accorto del valore della sua vita prima dell’ultimo quarto d’ora?. E’ il suo ultimo dono a Macerata - conclude il Sindaco - le sue parole danno forza ed energia per continuare ad alimentare la speranza e la fiducia nell’uomo”.

  Oggi al Comune di Macerata bandiera a mezz’asta in segno di lutto mentre domani mattina il sindaco Carancini, presente anche il Gonfalone, parteciperà alla cerimonia funebre che si svolgerà nel Duomo di Ravenna.

 
 
 
 
 

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