“Il Piccolo Spazzacamino” torna a casa con una menzione speciale dalla decima edizione del Premio Nazionale delle Arti, che si è svolto a Bari. La scenografia è stata curata dall’Accademia di Belle Arti di Macerata, che ha ricevuto questo riconoscimento come “Lavoro Collettivo”.
“Per noi si tratta di un successo - ha commentato la direttrice dell’Accademia Paola Taddei -, perché conferma la qualità del nostro operato, che premia anche lo Sferisterio. Inoltre l’Accademia è risultata vincitrice con altri progetti, dimostrando come il nostro centro, seppur calato in una piccola realtà, sia tra i migliori d’Italia. Conosceremo le motivazioni della menzione speciale nel prossimo maggio, quando ci saranno le consegne dei premi a Roma”.
All’opera “Il Piccolo Spazzacamino” hanno lavorato 31 studenti, divisi in 5 gruppi, supervisionati da un docente. Il prof. Pierfrancesco Giannangeli ha fatto da tutor al team di drammaturgia: Licia Tofani (capogruppo), Matteo Lorenzini, Eleonora Pepa, Viola Marchegiani e Gloria Frapiccini. Sulla parte visiva della scenografia, sotto la guida del prof. Enrico Pulsoni si sono spesi: Paolo Andrenucci (capogruppo), Laura Perini, Isako Mori, Michela Oddis, Agnese Burini, Lucia Mengoni, Roberta Ulissi, Beatrice Livi. Hanno lavorato ai costumi sotto la supervisione del prof. Giancarlo Colis: Caterina Santochirico, Xing Jinhua (soprannominata Emi), Chen Yuxin (soprannominata Patrizia), Cerroni Antonella, Barbara e Miriam Passeri, Gloria Tranchina e Ferdinando Armeni. Al lavoro su luci e light design, Martino Messi (capogruppo), Gloria Tirabasso, Michele Cipriani, Andrea Sabbatini, Lorenzo Vennitti, Tiziano Speranza e Matteo Dessi, supervisionati dai prof. Piergiorgio Capparucci e dalla prof.ssa Francesca Cecarini. All’illustrazione, infine, hanno lavorato: Diana Avenoso, Simone Sdolzini e Laura Sassaroli, supervisionati dal prof. Maurizio Quarello.
Intanto il Macerata Opera Festival si è trasferito in Oman, dove il 22, 24 e 26 ottobre porta in scena al Royal Opera House di Muscat “La traviata” di Verdi nel celebre allestimento firmato da Henning Brockhaus e Josef Svoboda nel 1992. È la prima volta che lo Sferisterio va all’estero con una intera produzione, personale e masse artistiche comprese:la Fondazione OrchestraRegionale delle Marche, il Coro Vincenzo Bellini diretto da Carlo Morganti ela Banda Salvadei.“La traviata” schiera un cast importante in cui spiccano cantanti che hanno stabilito con il Festival un proficuo rapporto di fiducia e collaborazione: la protagonista Desirée Rancatore è stata una stratosferica Olympia nei “Racconti di Hoffmann” ma anche una commovente Gilda in “Rigoletto” nel 2011; Francesco Meli, in questo momento senza dubbio il più quotato tenore italiano, ha scelto lo Sferisterio per debuttare la parte di Rodolfo in “Bohème” nel 2012. Già ascoltato a Macerata è anche il baritono Giovanni Meoni, qui nella parte di Germont padre.