Comune di Macerata


 

I conti dei Comuni. Anche a Macerata scatta l' ”Operazione verità”

 

“L’Anci – ha detto il sindaco, affiancato in conferenza dall’assessore alle Finanze, Marco Blunno – ci ha messo a disposizione dati importanti e significativi per far conoscere ai cittadini una serie di situazioni economico – finanziarie che spesso sfuggono alla realtà e che invece devono essere chiare e far riflettere perché l’incidenza dei Comuni sulla spesa pubblica nazionale è appena del 7,6 per cento”

 
martedì 19 novembre 2013
Il sindaco Romano Carancini e l’assessore alle Finanze Marco Blunno
Il sindaco Romano Carancini e l’assessore alle Finanze Marco Blunno

 Da Roma a Macerata scatta l’Operazione verità. Operazione verità che ha come oggetto i conti dei Comuni. E così il sindaco Romano Carancini, reduce da una riunione dell’Anci nazionale, nella quale è stata decisa una comunicazione mediatica unitaria in tutta Italia per raccontare ai cittadini come stanno effettivamente le cose a livello finanziario in ogni Comune, questa mattina ha convocato una conferenza stampa per snocciolare le cifre, i nodi ancora irrisolti per le municipalità e le richieste di modifica al Governo relative al Patto di stabilità.

 “L’Anci – ha detto il sindaco, affiancato in conferenza dall’assessore alle Finanze, Marco Blunno – ci ha messo a disposizione dati importanti e significativi per far conoscere ai cittadini una serie di situazioni economico – finanziarie che spesso sfuggono alla realtà e che invece devono essere chiare e far riflettere perché l’incidenza dei Comuni sulla spesa pubblica nazionale è appena del 7,6 per cento”.

  “I Comuni -  ha affermato il sindaco proseguendo nell’illustrazione dei dati -  rappresentano solo il 2,5% del debito totale del paese e, tra l’altro, i Comuni possono indebitarsi solo per investimenti. Quindi le necessarie politiche nazionali di riduzione del debito dovrebbero essere concentrate anche sugli altri settori pubblici, a partire dallo Stato. E  sarebbe quindi necessario che, per contribuire alla ripresa dell'economia, i Comuni possano di nuovo riprendere a programmare investimenti, con una più ampia possibilità di accedere a mutui, modificando gli attuali tetti che di fatto inibiscono qualsiasi possibilità di sostenere le spese in conto capitale”.

  I Comuni hanno contribuito al risanamento della finanza pubblica negli anni tra il 2007 ed il 2014 per circa 16 miliardi, 8 miliardi e 700 milioni in termini di patto e quasi 7 miliardi e mezzo di riduzione dei trasferimenti. Infatti i Comuni nel 2012 presentano un avanzo (differenza tra le entrate e le spese ) pari a 1 miliardo e 667 milioni, corrispondente al 2,57 percento delle entrate. Al contrario lo Stato registra un deficit di 52 miliardi, pari al 13,26% delle entrate.

  Il prezzo del risanamento  è stato pagato fino ad oggi dai Comuni che, non solo hanno subito tagli ai trasferimenti, ma subiscono pesantemente la contrazione degli investimenti per più di 4 miliardi, pari a una riduzione del 28% nel periodo 2007/2012.

  La spesa corrente dello Stato conosce un aumento dell'8%, mentre le entrate aumentano del 4,26%; al contrario i Comuni riducono la spesa corrente del 2,5%, e vedono sostanzialmente invariate le entrate correnti. Tutto ciò perché le recenti scelte operate hanno portato a chiedere un contributo sempre maggiore ai cittadini anche attraverso l'IMU, che non è stato destinato ai Comuni ma al risanamento del bilancio statale.

“E’ giusto che la gente sappia – ha detto ancora il sindaco -  come vanno le cose e i salti mortali che i Comuni fanno quotidianamente per mantenere i servizi. Il Patto di stabilità ha determinato, a livello nazionale, una riduzione degli investimenti del 30%, nel nostro caso, a Macerata del 50%. Lo Stato impone ai Comuni di non spendere soldi che hanno e questo determina un vincolo negativo che va a scapito dei cittadini e delle imprese. I Comuni non sono più nella condizione di essere vessati dallo Stato, soggetti da mungere e pagare per disfunzioni e sprechi che invece devono essere trovati in altri comparti dello Stato”.

  “Siamo a fianco dell’Anci – ha affermato invece l’assessore alle Finanze Marco Blunno - . Ai Comuni è stato chiesto un sacrificio di molto superiore rispetto alle responsabilità, di fare più di quanto hanno fatto per la situazione in cui versa la finanza pubblica. I Comuni operano nell’incertezza, le norme cambiano nell’anno in corso e mi riferisco alla questione dell’IMU su cui abbiamo costruito i nostri bilanci. Poi, all’improvviso l’IMU non c’è più. Questa incertezza si riverbera nella gestione quotidiana e ci crea difficoltà”.

  Le principali proposte dell’Anci relative al disegno di legge di stabilità 2014 non a caso riguardano, tra le altre, la seconda rata dell’Imu per la quale viene ribadita la necessità di assicurare la piena compensazione della seconda rata dell’imposta con la copertura finanziaria delle aliquote deliberate nel 2013.

  “Nonostante tutto – ha concluso il sindaco – l’Amministrazione comunale di Macerata intende andare avanti perseguendo i suoi obiettivi di investimento programmati e nel prossimo bilancio dedicheremo grande attenzione  a quelli che riguardano la manutenzione di strade e marciapiedi”. (lb)

 

 
 
 
 
 
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