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Ultimo Aggiornamento: 31/01/14
 

Scuole montessoriane in città, si arricchisce l’offerta formativa

 

L'assessore alla Scuola, Stefania Monteverde: "Quest'anno l'offerta formativa si arricchisce con l’introduzione del metodo Montessori in una classe della scuola primaria della Mestica e in una dell’infanzia alla Fermi, offrendo alle famiglie più opportunità di scelta in un’ottica di pluralismo educativo accessibile a tutti"

 
venerdì 31 gennaio 2014
Aula consliare
La conferenza stampa di presentazione delle scuole montessoriane

 E’ un’educazione che ti permette di analizzare le sfide da affrontare e ti dà il senso di libertà indispensabile per vincerle”. Parole di Sergey Brin, uno dei fondatori di Google cresciuto frequentando una scuola Montessori.

  E proprio stamattina, nel corso di una conferenza stampa in Comune, alla presenza dell’assessore alla Scuola, Stefania Monteverde e dei dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi Enrico Mestica e Enrico Fermi, rispettivamente Sabina Tombesi ed Ermanno  Bracalente,  è stata presentata alla stampa l’istituzione nei due plessi di altrettante classi ad indirizzo montessoriano.

  “Lunedì 3 febbraio aprono le iscrizioni a scuola – ha affermato l’assessore alla Scuola, Stefania  Monteverde - . Si tratta di un momento importante e delicato per i genitori che debbono scegliere il futuro dei propri figli. Oggi siamo qui per comunicare che quest'anno l'offerta formativa si arricchisce con l’introduzione del metodo Montessori in una classe della scuola primaria della Mestica e in una dell’infanzia alla Fermi, offrendo alle famiglie più opportunità di scelta in un’ottica di pluralismo educativo accessibile a tutti. In città c’è una scuola intitolata alla grande educatrice marchigiana che negli ultimi dieci anni, però, ha abbandonato il metodo Montessori e che ha sofferto per le mancate iscrizioni. Questa situazione è stata un’occasione di riflessione  che ci ha portato a questa operazione di rilancio che riguarda, non solo la scuola, ma rientra anche nel percorso che stiamo facendo per la rivitalizzazione del centro storico. L’altra scelta riguarda la scuola materna di via Pace perché ritentiamo che in quel contesto particolare, in presenza di molti bambini stranieri, il metodo Montessori, che valorizza il modello dell’incontro, possa portare ad un livello di intercultura molto avanzata. Il Comune ha accolto positivamente la proposta avanzata dai dirigenti scolastici e sostiene il progetto con convinzione perché siamo convinti che le scuole montessoriane siano un investimento politico importante che, oltre a favorire il talento dei bambini e l’dea di una scuola plurale, aggiungono valore a tutta la città senza nulla togliere alle altre scuole”.

  Il cosiddetto metodo montessoriano, come noto, è un approccio educativo pensato, sperimentato e sviluppato dall’italiana Maria Montessori a partire fin dal 1897. Oggi sono 20.000 le scuole in tutto il mondo  - in Italia solo 136 contro le oltre300 inEuropa - che applicano questo metodo accompagnando i bambini dalla nascita fino alla loro età matura. Il metodo si basa sull’indipendenza e sul rispetto per il naturale sviluppo della psiche dei bambini. Tra le principali caratteristiche ci sono le classi di età mista, la scelta di attività da parte degli allievi all’interno di una varietà di opzioni prestabilite, un modello costruttivista in cui si impara attraverso il lavoro con gli oggetti, l’uso in generale di materiale didattico specializzato.

  “A settembre scorso  - ha detto la dirigente Sabina Tombesi - ci si è prospettata la situazione del calo di iscrizioni alla Montessori  e ci si è chiesti  come poter risolvere il problema. Dopo aver vistato tante scuole, anche all’estero, ci siamo convinti che il metodo montessoriano, suggerito anche da tanti genitori, era quello giusto per il momento storico che stiamo attraversando”.

  “In un momento di crisi come quello attuale – gli ha fatto eco il dirigente della Enrico Fermi, Ermanno Bracalente – dobbiamo dare una scuola che permetta ai bambini di crescere in  maniera libera diventando persone più miti e serene. Noi ci crediamo molto nel metodo montessoriano e siamo convinti che debba essere attuato perché, nonostante siano trascorsi più di 100 anni dalla sua nascita, sia più attuale che mai”.

  Intanto si sta lavorando alla costruzione di una rete di scuole montessoriane in provincia – diversi sono gli istituti che già applicano il metodo – con l’obiettivo di favorire la collaborazione,  di far crescere la formazione e lo scambio continuo di informazioni. Per  coloro che ne volessero sapere di più e vedere da vicino le due scuole che adotteranno il metodo Montessori domani (1 febbraio) “scuola aperta”: all’istituto comprensivo Enrico Fermi dalle 16.30 alle 19.30 e a quello Enrico Mestica dalle 17 alle 19.  (lb)

 
 
 
 
 

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