Dopo tanta attesa finalmente il giorno di festa, oggi la nuova primavera di Palazzo Buonaccorsi è arrivata.
Un giorno intenso che è iniziato a fine mattinata con la “preview” per la stampa del nuovo allestimento delle sale di arte antica del piano nobile. Una visita che ha visto il sindaco Romano Carancini, accompagnato dall’assessore ai Beni culturali, Stefania Monteverde e affiancato dalla direttrice del Musei civici, Alessandra Sfrappini, nelle vesti di cicerone.
Carancini ha presentato la “fuga” di 13 sale riccamente rifinite e decorate, con le sue 150 opere dei secoli XV - XVIII e alcuni pezzi veramente rari per bellezza e antichità - su tutti il secretaire appartenuto ai Buonaccorsi, lo splendido lampadario in vetro di Murano fresco di restauro nella sala di Bacco e la cappellina con l’Adorazione dei pastori, una preziosa terracotta dipinta di Antonio Piani risalente alla seconda metà del XVIII secolo collocata nella teca sull’altare - cui si accompagna uno spazioso bookshop a servizio dell’intera rete museale cittadina.
Vero nuovo museo della città, il piano nobile di palazzo Buonaccorsi propone oggi un percorso ordinato cronologicamente, a partire dalle testimonianze artistiche quattrocentesche, fra spicca la piccola Madonna con Bambino di Carlo Crivelli che resta l’opera più nota della collezione, passando attraverso episodi peculiari della storia cittadina, come l’accademia dei Catenati fino alla ricca campionatura da raccolte private di carattere aristocratico (la collezione Ciccolini) o professionale, quale la già ricordata collezione Bonfigli.
L’originale proposta del nuovo museo, realizzato su progetto dell’architetto Luca Schiavoni, scaturisce dal dialogo fra la suggestione degli ambienti dell’antico appartamento, ricercata anche con il ricorso alla tappezzeria, e l’offerta di un articolato percorso storico che delinei le vicende dell’arte e del collezionismo cittadino. Creare un moderno museo della città all’interno di un palazzo di per sé capace di forte richiamo, per i suoi valori estetici e architettonici, come pure per la qualità del suo restauro, è stato l’obiettivo di un impegnativo lavoro che ha comportato, oltre ad una campagna di restauri e di studi, la creazione di accurati strumenti informativi, anche multimediali – suggetivo quello dedicato alla ricostruzione stoprica dell’Accademia dei Catenati - che invitano il visitatore a conoscere i segreti del palazzo e delle sue decorazioni e anche alcuni aspetti delle collezioni.
All’allestimento, realizzato dalla Museofab di Treviso, si è accompagnata una campagna di restauri che ha visto coinvolte 5 ditte per il restauro di dipinti, arredi e per il recupero delle storiche tappezzerie ricollocate nella sala di Bacco, le ditte Studio base 2 di Palazzolo sull’Oglio e Studio ennezerotre di Milano per il multimediale, la Memphiscom di Tolentino per la segnaletica del museo. La campagna di comunicazione è stata curata dalla ma:design di Pesaro. (lb)