Nonostante il maltempo che ha penalizzato un po’ la partecipazione ai primi appuntamenti, il primo bilancio a caldo della quarta edizione di Macerata Racconta e della fiera dell’editoria Marche Libri parla di circa 7.000 presenze, superando la soglia di quelle registrate negli anni scorsi. Sugli oltre 52 eventi che si sono susseguiti fino ad oggi oltre 40 hanno fatto registrare, infatti, il tutto esaurito.
Macerata Racconta continua dunque a crescere e piena è la soddisfazione degli organizzatori della manifestazione e dell’Amministrazione comunale per la kermesse letteraria che ha ricevuto i complimenti anche, ma non solo, dei tanti autori che l’hanno animata. Su tutti le parole di Carlo Freccero che ha affermato: “E’ difficile trovare un pubblico così colto, competente e interessante come quello che ho incontrato a Macerata”.
Anche la partecipazione alla fiera dell’editoria Marche Libri è stata ampia e superiore alle precedenti edizioni con soddisfazione della editrici che vi hanno preso parte.
Intanto il programma della festa del libro volge al termine con gli appuntamenti previsti per la giornata di domani (6 maggio).
Si inizia alle ore 17, alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti con la presentazione del libro Passages Metrocorporei (EUM) di Giorgio Cippoletta con Silvia Ferretti, Salvatore Iaconesi, Oriana Persico e, via Skype, Massimo Canevacci.
I “Passages” di Walter Benjamin divengono metafora, montaggio, architettura fluttuante per tracciare una nuova geografia corporea. La complessità della contemporaneità richiede un nuovo dispositivo transdisciplinare dove le scienze e le arti possano convivere per una terza cultura.
Le nuove tecnologie assorbono il corpo e persino i processi della coscienza (technoetica). L’essere vivente deve ripensarsi plurale, sincretico, pluricentrico e capace di fondersi con il sex appeal dell’inorganico, per una neo antropologia dell’artificiale. Il metrocorpo è la risultante di questo processo che recupera una nuova metrica del corpo, disposta ad accettarsi nella complessità di questa ri(e)voluzione. Guardare verso il futuro è la sfida umana del corpo-dispositivo che transita verso un progetto nuovo di esistenza, gettando al di là le basi per ripensare naturalmente la propria tecnologia.
Alle ore 19, alla Galleria Laboratorio 41, invia Maffeo Pantaleoni, l’appuntamento è con la performance finale del worshop Youbiquity dal titolo Ubiquitous Soundscape di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico.
In Ubiquitous Soundscapes le espressioni emozionali sui social network vengono raccolte in tempo reale nelle vicinanze del luogo in cui avviene la performance, e vengono utilizzate per sintetizzare video ed audio generativi. Milioni di informazioni sulle emozioni espresse dalle persone, trasformate suoni e immagini generativi che rendono percettibili ai sensi i flussi di informazione in cui siamo immersi in ogni istante delle nostre vite.
Una polifonia dell'umanità, infinita, ubiqua. Un Ubiquitous Soundscape. Verranno mostrati i suoni e le immagini generate in varie città del mondo e, in tempo reale, gli stati emozionali generati nella città. (lb)