Comune di Macerata


 

Raccolta rifiuti “porta a porta”. Si lavora per migliorare ma occorre la collaborazione di tutti, cittadini e operatori

 

Nel centro storico la raccolta differenziata ha superato l'87%

 
martedì 15 luglio 2014
operatore ecologico che raccoglie i sacchetti con i rifiuti
Raccolta "porta a porta": bisogna lavorare insieme con l’obiettivo comune di migliorare la qualità ambientale cittadina

In questi giorni arrivano segnalazioni da parte dei cittadini di Macerata, direttamente al numero verde del Cosmari o alcune tramite mezzi di informazione, che segnalano situazioni di abbandoni e di conferimenti non conformi al regolamento.

Questa è una situazione normale che si è praticamente verificata in tutti i comuni al momento dell’avvio del sistema di raccolta domiciliare “Porta a Porta” che, come si può, facilmente intuire, comporta un importante cambio di abitudini in tutti i cittadini che sono chiamati ad effettuare la raccolta differenziata in maniera più puntuale, seguendo regole precise.

 

Per quanto concerne il centro storico non è affatto vero che l'introduzione del microchip non ha dato i risultati sperati ma secondo quanto affermato dai residenti, la situazione è nettamente migliorata e gli abbandoni sono drasticamente ridotti. Ne è testimonianza la percentuale della raccolta differenziata che nel centro storico ha superato l'87%. Se pur ridotte, sussistono, alcune situazioni problematiche dovute all'inciviltà di pochi cittadini, come il sito di via S. Maria della Porta, dove si sta concentrando l'attenzione del Cosmari e degli organi di controllo del comune, tanto è vero che sono già state acquistate e in procinto di essere rese operative tre telecamere mobili che saranno utilizzate proprio per prevenire queste ultime resistenze al non rispetto del regolamento di conferimento. Comunque è assolutamente normale, soprattutto in una situazione complessa per vari motivi, come quella dl centro storico di Macerata, che si verifichino ancora alcuni casi di abbandoni ma che restano del tutto marginali e che, prontamente, gli operatori del Cosmari vanno a rimuovere. 

 

Per le nuove zone dove è stato introdotto il sistema “Porta a Porta”, si sta completando la rimozione dei vecchi cassonetti finora utilizzati per il tradizionale conferimento stradale. Anche in questo caso è normale che l’istallazione dei piccoli contenitori marroni e verde per il conferimento, rispettivamente, dell’umido e del vetro, possano in alcuni casi causare problemi. Sta la buon senso dei cittadini e degli operatori Cosmari provvedere a ubicare detti contenitori in luoghi comodi ma non ingombranti e comunque che non vadano ad intralciare il passaggio di pedoni o il traffico veicolare. Laddove ci sono situazioni particolari verrà studiata la situazione migliore, come ad esempio dove non c’è abbastanza spazio o in vie particolarmente strette o con marciapiedi dalle dimensioni ridotte. Da sottolineare che con la rimozione dei grandi cassonetti utilizzati finora sono stati liberati molti parcheggi e che comunque capita spesso che i nuovi contenitori stradali marroni e verdi spesso vengono spostati da chi si “inventa” un parcheggio anche dove prima non esisteva, creando qualche problema a chi effettua la raccolta. Quello che è importante è che bisogna comprendere che, come tutte le novità, anche il “Porta a Porta” ha bisogno di un periodo di “rodaggio” e di “assestamento” sia da parte dei cittadini-utenti che da parte degli operatori. Infatti i primi devono abituarsi alle “buone pratiche” della differenziata, rispettando orari, giorni e tipologia di conferimento, mentre gli addetti alla raccolta devono ben adattare il servizio alle abitudini sociali dei maceratesi. Bisogna lavorare insieme con l’obiettivo comune di migliorare la qualità ambientale cittadina.

 

Quindi, non è giusto e corretto rappresentare una realtà diversa che sminuisce l'opera e l’impegno della stragrande maggioranza dei cittadini maceratesi che, anche con spirito di sacrificio seguono le regole, conferendo in maniera adeguata, degli uffici comunali, del Cosmari e di tutti gli operatori che stanno profondendo il massimo sforzo per portare Macerata, in questo poco tempo, ai livelli che merita un capoluogo di provincia.

 

 
 
 
 
 
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