Inaugurata la mostra Sferisterio 50 / Esercizi di memoria: Macerata, l’opera, l’estate. A tagliare il nastro di Galleria Galeotti, prima tappa del percorso itinerante predisposto in occasione del Cinquantenario della lirica maceratese, una madrina d’eccezione: il soprano Raina Kabaivanska, autrice di alcune delle più importanti pagine della storia dello Sferisterio.
Il percorso espositivo celebra la memoria della vita operistica dello Sferisterio, stadio nato per il gioco della palla col bracciale e dalla natura assolutamente particolare, per due ragioni: la prima è la struttura anomala, unica di un edificio che non fu concepito come un teatro e non fu dotato degli spazi che un teatro vero proprio destina alla conservazione di ciò che crea. Basti dire che pochissimo è giunto a noi di allestimenti e costumi del passato e fino alla costituzione del Museo Virtuale sul sito del Festival (2013) non esisteva neppure una catalogazione accessibile degli spettacoli. La seconda è la caratteristica coralità che ha fatto del Festival un protagonista della vita dei cittadini maceratesi, rendendo impossibile racchiuderne la memoria in un unico luogo.
Per questa ragione si è scelto di disegnare un percorso espositivo/narrativo formato da cinque sezioni e di ricercare quanto si è perduto in termini di concreti, tangibili reperti nella memoria personale di artisti, appassionati e di tutti i maceratesi che hanno vissuto con il Festival buona parte delle loro vite.
L'Associazione Arena Sferisterio con il consulente Antonello Di Geronimo e con il comitato scientifico (composto da Romano Carancini e Stefania Monteverde per il Comune di Macerata, Francesco Micheli, Patrizia Sughi e Paolo Besana per Macerata Opera Festival/Associazione Arena Sferisterio, Paola Taddei per Accademia di Belle Arti di Macerata, Marcello La Matina per Università di Macerata, Egizia Marzocco per Università di Camerino, Emanuela Balelli per Centro Studi Carlo Balelli, e Patrizia Mozzoni per Fondazione Carima) ha optato necessariamente per un progetto diffuso che raccogliesse immagini, video e testimonianze su diversi aspetti della storia dello Sferisterio. “L’esordio” presenta l'Aida del '21 alla galleria Galeotti attraverso le immagini dello studio Balelli, che saranno raccolte in volume in occasione della 50° stagione lirica; “Il racconto” cataloga minuziosamente alla Biblioteca Mozzi Borgetti tutte le produzioni avvenute allo Sferisterio a partire dalla ripresa del '67, con un corredo di video; “I costumi” offre una retrospettiva al Lauro Rossi sugli abiti di scena che spesso erano noleggiati e non sono più in possesso dell’Associazione; “La scena” propone un’esplosione di elementi scenografici ricostruiti al San Paolo. Particolarmente qualificante è la quinta sezione, “Le persone”, che ricostruisce a Palazzo Buonaccorsi la memoria collettiva degli abitanti di Macerata attraverso un progetto social che racconta la vita e l'esperienza di musicisti, figuranti, ballerini che hanno vissuto momenti indimenticabili allo Sferisterio. Alle comparse dello Sferisterio è dedicato un volume a cura del Rotary Club Matteo Ricci.
Infine, grazie al progetto Macerata Digitale a cura del Comune di Macerata e al lavoro di The Round è possibile fruire del percorso espositivo anche in realtà aumentata. In ciascuna delle 5 sedi utilizzando il proprio smartphone o tablet grazie alla app Junaio e al canale Sferisterio 50 il visitatore può godere di contenuti multimediali extra tra cui animazioni e video con una guida d'eccezione: il direttore artistico Francesco Micheli.
Un lavoro corale da parte dello staff dell’Associazione Arena Sferisterio e del Comune di Macerata per la parte di preparazione e allestimento: in particolare si sottolinea il paziente lavoro di Laura Perini, Paolo Andrenucci, Gabriele Cesaretti Marianna De Leoni, Enrico Pulsoni, Andrea Compagnucci, Giuliana Carassai, Massimo Crucianelli e Piergiorgio Capparucci ed il contributo del Rotary “Matteo Ricci” che ha raccolto le foto di comparse e maschere grazie all’impegno del presidente Marco Sigona, al Fondo Morichetti della Biblioteca Mozzi-Borgetti e alle foto di Carlo Gentili. I video di Palazzo Buonaccorsi sono stati curati dall'Università di Macerata; le interviste sono state curate da Mattia Cianflone, riprese di Giordano Viozzi e Cristiano Coini.
Sferisterio 50 / Esercizi di memoria: Macerata, l’opera, l’estate rimane aperta fino al 15 agosto (dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 16-19, ingresso gratuito).
L’esposizione, realizzata con la consulenza di Antonello Di Geronimo e con il contributo della Fondazione Carima, di Maurizio Mosca, di Med Store e Pellegrini Garden, vede il coinvolgimento di Comune di Macerata, Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei, Accademia di Belle Arti di Macerata, Università di Macerata, Università di Camerino, Centro Studi Carlo Balelli, Macerata digitale.