Per il terzo anno consecutivo, Macerata diventa la capitale dello sport italiano e il cuore del romanzo sportivo.
Overtime, il festival del racconto e dell’etica sportiva, è giunto infatti alla quarta edizione e per cinque giorni, dall’8 al 12 ottobre, proporrà incontri, mostre, proiezioni cinematografiche per conoscere storie di agonismo e passione sportiva.
La manifestazione organizzata dalla Pindaro Eventi con la fattiva collaborazione del Comune di Macerata e in collaborazione con l’Università di Macerata, RaiSport, associazioni nazionali, capitanate da Amnesty International, e realtà locali quali “Progetto Stammi Bene” e "In Area" è stata presentata questa mattina nel corso di un’affollata conferenza stampa nella sala Giunta del Comune alla presenza del sindaco Romano Carancini, dell’assessore allo Sport, Alferio Canesin, del pro rettore dell’Università, Rosa Marisa Borraccini, del rappresentante del Festival Tipicità, Alberto Manachesi e del presidente dell’associazione Pindaro, Michele Spagnuolo.
“E’un evento straordinario - ha detto il sindaco Romano Carancini -. Se c’è una scommessa su cui il Comune di Macerata ha giocato ad occhi chiusi dando fiducia alle persone che hanno progettato questo disegno, è stato certamente Overtime Festival. Lo abbiamo seguito perché crediamo che sia un modo originale di coniugare la città, inedito, attraverso la partecipazione integrata. Originale perché il fascino di ipotizzare un incontro tra la città e i valori etici dello sport che si riverberano su altri temi come il sociale, le attività commerciali, la scuola, lo è. Overtime sa andare oltre il tempo dello sport, invitandoci a riflettere su quello che lo sport stesso rappresenta nel nostro mondo. Quella del 2014 è un’edizione straordinaria con presenze importanti e poi parlare di figure come quelle di Pantani e Brera, ad esempio, ci fanno trovare di fronte ad un evento che la città dovrebbe provare a capire fino in fondo. Dentro tutto questo c’è la festa della città”.
Overtime Festival è un modo per tenere alta l’attenzione sui valori dello sport, e celebrare le mille sfaccettature di chi lo sport lo pratica, ma anche chi ne scrive, chi ne ha fatto il proprio lavoro, e chi lo segue e basta, con tanta passione, trasporto e partecipazione.
“Tre anni fa quando siamo partiti – ha detto Michele Spagnuolo – siano arrivati in punta di piedi ed eravamo molti meno rispetto ad oggi e questo vuol dire che stiamo seminando e lavorando bene, portando avanti tematiche importanti. Siamo felici della collaborazione con il Comune che vogliamo con determinazione. Overtime non è solo un’occasione per parlare di sport e di etica sportiva ma anche occasione sociale, dove lo sport si lega a tante discipline a tante arti e, allo stesso modo, vogliamo che sia legato alla città”.
Il festival prenderà il via all’insegna di due nomi che portano addosso i crismi della leggenda sportiva. Marco Pantani e Gianni Mura. Al ricordo di Marco Pantani sarà dedicato l’evento di apertura (alle 16 alla Bottega del Libro), con la presentazione del libro “In nome di Marco”, al quale parteciperanno gli autori: Tonina Pantani (mamma di Marco Pantani), e il giornalista Francesco Ceniti. Il testo prova a far luce sui punti oscuri della morte del ciclista, ma è anche un viaggio attraverso l’uomo, in questo caso il figlio, Marco, raccontato per la prima volta dalla madre.
Gianni Mura, storica firma di Repubblica, figlioccio professionale di Gianni Brera, sarà il protagonista dell’incontro “Una carriera da fuoriclasse” (mercoledi 8 ottobre, alle 21 alla Galleria Antichi Forni), nel quale il giornalista lombardo ripercorrerà proprio la sua vita di cronista con Valerio Calzolaio. Un cammino nei ricordi nella sua carriera di giornalista, per capire come è cambiato il racconto sportivo, dal punto di vista dei lettori e dei narratori. Un viaggio che vedrà protagonista allo stesso modo anche il giornalista Marino Bartoletti, che allargherà il discorso anche al racconto televisivo, ricordando le sue esperienze al Guerin Sportivo, al Corriere dello Sport, ma anche alla Rai.
Ad Overtime troveranno spazio tutte le forme di racconto e di arte, e gran parte degli sport, dai motori al ciclismo, dal calcio alle arti marziali, senza dimenticare pallavolo, nuoto, rugby, tennis. Anche grazie a personaggi che lo sport l’hanno praticato e lo praticano con successo. Campioni di ieri e di oggi, come Nicola Pietrangeli, icona del tennis italiano, e la nuotatrice Aurora Ponselè, medaglia di bronzo nella dieci chilometri ai recenti Europei di Berlino.
Ricca la galleria di personaggi e giornalisti: decani come Claudio Ferretti, voci celebri come Franco Bragagna, giovani come Furio Zara e Gabriella Greison. E particolare attenzione alla letteratura sportiva con numerosi libri che verranno presentati, sulla passione sportiva, ma anche di impegno sociale. Ci sarà infatti Gianni Maddaloni che parlerà della palestra di Scampia dove è nata la parabola sportiva del figlio Pino (raccontata anche in un film della Rai, “L’oro di Scampia”) o Luigi Cuomo, presidente della squadra di calcio di Quarto, impegnata nella lotta alla camorra. Senza dimenticare l’ironia e la leggerezza, grazie ad incontri che vedranno protagonisti personaggi come Giovanni Storti (celebre comico, ma anche scrittore, vincitore del Premio Bancarella 2014), Franz Rossi e Marco Ardemagni.
L’obiettivo di Overtime è accomunare lo sport a qualunque tipo di percorso culturale, dove si incontrano creatività e passione soprattutto all’insegna del made in Italy. Al festival si parlerà anche di sport e alimentazione, in collaborazione con Tipicità, il Festival di prodotti tipici enogastronomici diventato punto di riferimento per la Regione Marche ad Expo 2015. E con il concorso enogastronomico “Fuoriclasse” a cui aderiscono 20 locali di Macerata che si sfideranno a colpi di pietanze e prelibatezze.
Ci sarà anche uno spazio dedicato alla street art, con installazioni e pittura on the roa” a cura di Punto Temporary Gallery e ai fumetti, grazie alla consolidata partnership con Scuola internazionale di Comics, e con la mostra da Astorina dal titolo “Eva Kant e lo Sport” in cui verranno allestite tavole che ripercorrono in "chiave sportiva" gli albi di Eva Kant e Diabolik.
Molto interessante la scena sperimentale, con laboratori di scrittura creativa per le suole con Lorenzo Vargas, scrittore marchigiano protagonista di Masterpiece, esposizioni di moto a cura di Harley Davidson Civitanova e tanti eventi sportivi tra cui esibizioni di danza acrobatica con Virtus Acrobatic Team, incontri di pugilato e di Muay Tahi con il maestro Nacchia nelle piazze del centro storico di Macerata.
Ad attraversare il Festival, durante le giornate, il concorso per documentari e cortometraggi, che verranno proiettati alla Biblioteca Mozzi Borgetti, dove si terrà la premiazione venerdi 10 ottobre alle 21. Inparticolare, verranno ricordati campioni dello sport come Agostino Di Bartolomei e Pietro Mennea (ricordato con Franco Bragagna e lo storico fisioterapista e preparatore azzurro Nazareno Rocchetti), e verrà data molta attenzione a temi sociali, grazie al film Islam/women emancipation via sport , che racconta di donne musulmane che hanno trovato riscatto attraverso lo sport.
Non mancheranno le serate musicali, con un Live Set show di Megahertz, e gli intrecci tra rock e sport, analizzati da una autorità del campo musicale come Paola Maugeri. Si chiuderà con la musica sabato sera con un Dj set Boosta & Samuel, anima dei Subsonica, prima della giornata conclusiva di domenica 12 ottobre, in cui spicca l’incontro con Federica Lisi, che per la prima volta torna a Macerata, per raccontare la storia di suo marito, Vigor Bovolenta, scomparso in campo, due anni fa, proprio nella città marchigiana.