Comune di Macerata


 

Restituito alla città il restaurato palazzo Trevi Senigallia

 

“Rincosegniamo un luogo alla città e al territorio, un luogo per tutti – ha affermato il sindaco Romano Carancini dopo la benedizione dei locali da parte del vicario del Vescovo, don Pio Pesaresi -. Dopo i lavori di ristrutturazione restituiamo oggi uno spazio pulsante alla comunità, dove le persone vivono un servizio dello Stato, quello dei Giudici di pace. Attraverso questa scelta crediamo di aver fatto una buona pratica. In primo luogo perché diminuiscono i costi dell’Amministrazione che fino ad oggi, per consentire l’erogazione del servizio, ha pagato un affitto. Inoltre, affidare Palazzo Trevi Senigallia ai Giudici di pace significa restituire dignità a tutti coloro che vi lavorano e non è una cosa scontata”

 
venerdì 3 ottobre 2014
Taglio del nastro questa mattina per il restaurato Palazzo Trevi Senigallia
Taglio del nastro questa mattina per il restaurato Palazzo Trevi Senigallia

 Questa mattina porte aperte a Palazzo Trevi Senigallia. Lo storico immobile di via Santa Maria della Porta, deputato a sede dei Giudici di pace, dopo i lavori di restauro, è stato restituito alla città e al territorio.

   Il taglio del nastro è avvenuto nel corso di una breve cerimonia alla presenza del sindaco Romano Carancini, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Ubaldo Urbani, del Presidente del Tribunale  Alessandro Iacoboni, del Procuratore Giovanni Giorgio, della coordinatrice dei Giudici di pace Alessandra Maria Guarnieri,  del Prefetto Pietro Giardina e di molte altre autorità, di alcuni consiglieri e assessori comunali.

  “Rincosegniamo un luogo alla città e al territorio, un luogo per tutti – ha affermato il sindaco Romano Carancini dopo la benedizione dei locali da parte del vicario del Vescovo, don Pio Pesaresi -. Dopo i lavori di ristrutturazione restituiamo oggi uno spazio pulsante alla comunità, dove le persone vivono un servizio dello Stato, quello dei Giudici di pace. Attraverso questa scelta crediamo di aver fatto una buona pratica. In primo luogo perché diminuiscono i costi dell’Amministrazione che fino ad oggi, per consentire l’erogazione del servizio, ha pagato un affitto. Inoltre, affidare Palazzo Trevi Senigallia ai Giudici di pace significa restituire dignità a tutti coloro che vi lavorano e non è una cosa scontata”.

   “Siamo dispiaciuti delle polemiche di questi giorni – ha affermato ancora il sindaco riferendosi alla querelle che c’è stata da parte degli Ordini degli avvocati sul trasferimento degli uffici a Palazzo Trevi Senigallia - non tanto per il dissenso sulla scelta che è legittimo, ma aprirle in modo personale e istituzionale non è di servizio alla città. L’Amministrazione comunale di Macerata è pienamente consapevole che se vi fosse la possibilità di ospitare in un unico luogo tutti i servizi giudiziari sarebbe una grande cosa, ma purtroppo questa opportunità non esiste e quindi dico che bisogna avere rispetto nella speranza che tutto si possa ricomporre”.

   Soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Tribunale Alessandro Iacoboni che ha sottolineato come la possibilità di riunire in una sede unica gli uffici giudiziari metterebbe fine alle criticità e che è necessario porsi il problema.  A giudizio della coordinatrice dei Giudici di pace Alessandra Maria Guarnieri, Palazzo Trevi Senigallia è “una sede prestigiosa e idonea”.

  Palazzo Trevi Senigallia è stato sottoposto con un primo stralcio dei lavori ad opere di  ripristino, recupero e restauro con miglioramento sismico e quindi interessato da una serie di interventi destinati essenzialmente al consolidamento statico strutturale, al restauro di tutte le facciate esterne, alla realizzazione della centrale termica, alla predisposizione delle montanti principali degli impianti elettrici, idrico e termico e al totale completamento  del primo piano seminterrato. Questi lavori sono stati finanziati dalla L.61/98, ultimati  nel giugno 2007 e collaudati  nel giugno 2008.

  Un secondo intervento è stato relativo a lavori di completamento della ristrutturazione e del restauro del palazzo  per un importo totale di 1.500,000,00 euro, finanziati anche in questo caso dalle legge 61/98.

  L’intervento ha riguardato, oltre alla tinteggiatura e agli infissi, anche l’impianto elettrico, di illuminazione e di sicurezza-emergenza, gli impianti elettrico-speciali quali cablaggio strutturato in rame e fibra ottica per trasmissione dati e fonia e per collegamento utilizzando la rete a fibra ottica cittadina, l’impianto di telecamere di sorveglianza interna ed esterna a circuito chiuso, antintrusione e rivelazione fumi, l’impianto termico di riscaldamento e climatizzazione, l’impianto idrico sanitario e quello elevatore (due ascensori) con conseguente abbattimento delle barriere architettoniche. I lavori sono stati ultimati il 29 settembre 2013.

Entrambi gli interventi di recupero sono stati eseguiti dall’impresa appaltatrice,la Sardellini Costruzionisrl. (lb)

 

 

 
 
 
 
 
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