Comune di Macerata


 

Accoglienza dei rifugiati, la risposta dell'assessore e vice sindaco Federica Curzi alla consigliera Pantana.

 

Basta inoltre con le obiezioni sul sociale che dicono che si aiuta solo l'extracomunitario e l’'immigrato. Gli aiuti sociali non sono erogati secondo la nazionalità e c’è da distinguere comunque la spesa sociale pro capite, che il comune ha tra le più alte della regione da quella di progetti specifici, in cui gli enti locali e le ong diventano strumenti attuativi di azioni dello Stato e degli accordi internazionali, come è il caso del nostro progetto “Macerata accoglie” afferma Federica Curzi "L'atteggiamento del Comune nelle politiche sociali in favore degli stranieri va nella direzione dell'accoglienza e anche dell'’inclusione. Questo da sempre e mi auguro ancora dopo di noi"

 
7 ottobre 2014
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Si trasmette l’intervento della vice sindaco Federica Curzi in risposta alle affermazioni sulla stampa della consigliera Debora Pantana:

 

   La consigliera comunale Debora Pantana ribatte pesantemente ai chiarimenti del Comune sul progetto di accoglienza ai rifugiati politici parlando di “business del rifugiato”. Consideravo doverosamente chiarita la questione puramente amministrativa – afferma la vice sindaco Federica Curzi – ma le affermazioni di Debora Pantana sono gravi e fastidiose, oltre che inesatte e non mi voglio sottrarre.

 

 Non si possono usare questi argomenti, questioni di estrema delicatezza che implicano la dignità e i diritti umani,  come strumenti di attacchi politici!

“Business del rifugiato” è un’'affermazione che dà fastidio profondamente e denota un atteggiamento che va palesemente in contrasto con il modello di spiritualità e di approccio alla tragedia umana del rifugiato politico che lo stesso papa Francesco e la visita di oggi di don Luigi Ciotti a Lampedusa testimoniano.

   Basta inoltre con le obiezioni sul sociale che dicono che si aiuta solo l'extracomunitario e l’'immigrato. Gli aiuti sociali non sono erogati secondo la nazionalità e c’è da distinguere comunque la spesa sociale pro capite, che il comune ha tra le più alte della regione da quella di progetti specifici, in cui gli enti locali e le ong diventano strumenti attuativi di azioni dello Stato e  degli accordi internazionali, come è il caso del nostro progetto “Macerata accoglie”.

  L'atteggiamento del Comune nelle politiche sociali in favore degli stranieri va nella direzione dell'accoglienza e anche dell'’inclusione. Questo da sempre e mi auguro ancora dopo di noi. E non sono più accettabili in generale affermazioni come "io non ce l'ho con gli immigrati, però...".

  Il primato di Macerata per le politiche di accoglienza non riguarda il numero di stranieri che arrivano ma la capacità di includerli in percorsi di integrazione nella società. Le persone che secondo la Pantana vagabondano per la città, o davanti alle chiese, sono casomai quelle che non vengono intercettate dagli strumenti di inclusione sociale che il Comune ed altri enti perseguono nei loro compiti istituzionali.” (ap)

 
 
 
 
 
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