Comune di Macerata


 

Tutto pronto per la XII edizione del Festival così vicino così lontano.

 

“Sosteniamo con convinzione il Teatro della Comunità” ha detto l’assessore Narciso Ricotta durante la conferenza stampa “perché è un’iniziativa che si apre alla città, accoglie e valorizza la persona offrendo a tutti le medesime possibilità e mettendo tutti sullo stesso piano”.

 
6 dicembre 2014
un momento della conferenza stampa
un momento della conferenza stampa

Torna a Macerata il Festival Così vicino Così lontano che, giunto alla sua XII edizione, rende omaggio quest’anno a Barbara Bartolotti, vittima della feroce violenza di un uomo, e ricorda la sua storia di sopravvivenza e tenacia di moglie e di mamma. L’iniziativa, presentata questa mattina in Municipio nel corso di una conferenza stampa, è organizzata dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili e affidata alla direzione artistica dell’attore e regista Marco Di Stefano e della danzatrice e coreografa di fama internazionale Tanya Khabarova.

Il Festival è sostenuto dal contributo del Comune di Macerata e di Banca Mediolanum e si avvale del patrocinio di Provincia, Università degli studi di Macerata, Consiglio delle donne del Comune, Ersu, Accademia di Belle Arti, Istituto superiore Ivo Pannaggi, dal Soroptimist, Incontro Teatro Internazionale, Fand, Anffas, Avulss, I nuovi amici, Compagnie Teatrali Riunite e Il glomere. “Sosteniamo con convinzione il Teatro della Comunità” ha detto l’assessore Narciso Ricotta durante la conferenza stampa “perché è un’iniziativa che si apre alla città, accoglie e valorizza la persona offrendo a tutti le medesime possibilità e mettendo tutti sullo stesso piano”.

  

Una tre giorni ricca di appuntamenti quella in programma il 9, 10 e 11 dicembre a Macerata con momenti di teatro, cinema, poesia, ma, soprattutto, emozioni e riflessioni.

Donne e uomini, oggi apparentemente così “vicini”, sono ancora “così lontani” e questa dodicesima edizione del festival è dedicata a tutte quelle donne che non ce la fanno a liberarsi di un uomo così lontano ed a quelle donne che, invece, hanno trovato la forza e il coraggio di lottare.

   Il festival, come sempre, prevede anche il “teatro nelle case”, una proposta che vuole trasformare i modi, i luoghi e i tempi del teatro entrando nelle abitazioni private e vivere l’emozionante vicinanza tra spettatori e attori. Chi fosse interessato deve però contattare direttamente gli organizzatori al numero 3483305520 teatrocomunita@gmail.com.

 

 Gli appuntamenti iniziano martedì 9 dicembre alle ore 18, nel foyer del Teatro Lauro Rossi. In programma tre proiezioni. La prima è il film documentario Opera-Q, dal titolo “Attraverso i vostri occhi”, per la regia di Stefano Nannipieri, fotografia di Stefano Vitali, una produzione Alfea Cinematografia, con Marco Di Stefano, Tanya Khabarova e Antonio Ferdinando Di Stefano. Opera-Q è un progetto europeo nato per sviluppare un approccio d’apprendimento intergenerazionale ed interculturale per l’integrazione di cittadini ai margini della società.

Tre diverse città, Seravezza (LU), Liverpool e Molenbeek St-Jean, sono state scelte per la realizzazione, nell’arco di un anno, di laboratori creativi di quartiere dando un’opportunità di integrazione sociale e di (ri)connessione alla vita civile a persone che vivono una situazione di degrado. Info www.operaq.eu .

La seconda proiezione è “Ogni incontro è un miracolo”, film realizzato da e con i ragazzi del Laboratorio di comunicazione d'Ateneo 2014 "Tra cinema e teatro" dell’Università degli Studi di Macerata, per la regia di Marco Di Stefano mentre la terza, in anteprima nazionale, è “Tutto mondo”, un film di TAYAMA, per la regia di Yael Karavan, con Tanya Khabarova e Marco Di Stefano.

  

Si prosegue mercoledì 10 dicembre, alle ore 17, nella Sala Giovannetti del Palazzo degli Studi

in piazza Cesare Battisti. In programma la proiezione del cortometraggio “Una storia barbara”, per la regia di Daniele Massa, produzione P&F production da un soggetto cinematografico di Sara Favarò, con Elisabetta Pellini, Giulio Pampiglione e Marco Di Stefano, realizzato con il sostegno dell’Anmic.

“Una storia barbara” è la storia vera e recente di una donna, Barbara Bartolotti, che subisce violenze inaudite da un suo collega. Una donna che, nonostante tutto, ce la fa. Sopravvive a tanto martirio, ma a che prezzo? Ci sono ferite che vanno oltre il dolore fisico, oltre il giudizio di colpevolezza o di assoluzione degli uomini e dei tribunali, ed è a queste lacerazioni che si vuole dar voce. A seguire, alle 17:30 il dibattito con il regista Daniele Massa e gli attori Elisabetta Pellini, nota per film come “Denti” regia di Gabriele Salvatores, “Un giorno perfetto”, regia di Ferzan Ozpetek, “Mi rifaccio vivo”, regia di Sergio Rubini e per serie televisive di successo come “Distretto di Polizia”, “Un medico in famiglia” ed “Elisa di Rivombrosa”, e Marco Di Stefano. L’incontro è organizzato in collaborazione con Soroptimist, club di Macerata.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

  

Giovedì 11 dicembre, il Festival Così vicino così lontano si conclude con il Teatro della Comunità in programma nelTeatro Lauro Rossi, alle ore 21. L’ingresso è libero ma non è prevista la prenotazione ed è quindi necessario arrivare  un po’ prima per prendere il posto.

   Il teatro della comunità è un progetto di Marco Di Stefano e Tanya Khabarova, con la partecipazione dei musicisti Antonio Ferdinando Di Stefano, Federico Cippitelli e il gruppo musicale Elpris e la collaborazione del poeta Marco Fortuna. Uno spettacolo scritto, diretto e interpretato dai cittadini. Il Teatro della Comunità è un’esperienza di teatro partecipato e sociale, diventato una ragione di vita per i due ideatori, dove chiunque ha la possibilità di comunicare attraverso il linguaggio teatrale, una proposta tesa a rimettere in gioco il cittadino, tesa a riscoprire l'arte del dialogo, dell'ascolto in una società urlata, una voce diversa alla ricerca dell'accordo, dell'armonia e anche del contrappunto, ma nel rispetto e comprensione reciproca.

L’immagine simbolo del Festival è il quadro del noto pittore russo Gennadii Gogoliuk “Samara, granchi rossi”, donato dall’artista al Comune di Macerata, ora nel foyer del Teatro Lauro Rossi. Il quadro è stato realizzato sul palcoscenico durante l’emozionante Teatro della Comunità del 2008, mentrela Khabarovadanzava sulle note del compositore e pianista Mauro Grossi. L’Anmic Macerata, al termine dello spettacolo, consegnerà a Di Stefano e alla Khabarova un premio alla carriera come riconoscimento del grande impegno e della generosità di due professionisti.

 

Info www.teatrodellacomunità.com, Marco Di Stefano 348 3305520, Maria Perillo 329 5734024. (sb)

 

 
 
 
 
 
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