Comune di Macerata


Consiglio, dibattito fiume sull'urbanistica

COMUNICATO STAMPA N.1 martedì 18 maggio 2004
OGGETTO: Consiglio, dibattito fiume sull'urbanistica

Piano regolatore, decadenza dei vincoli e previsioni urbanistiche al centro del dibattito consiliare di ieri sera. Con la delibera in questione, illustrata in aula dall'assessore Mauro Compagnucci, si trattava di dare soluzione ad una tematica particolarmente delicata e all'ordine del giorno su tutto il territorio nazionale. Il Consiglio l'ha affrontata sulla base di un approfondito lavoro del servizio Gestione del Territorio che è stato portato a termine con rapidità e perizia.
La problematica da definire atteneva alla decadenza per decorso quinquennio di alcune previsioni di Piano Regolatore relative ad aree aventi funzione di standard, cioè deputate a svolgere funzioni di pubblico interesse e come tali vincolate allo scopo.
Rispetto a tali aree si è trattato di distinguere fra due categorie di vincoli: quelli a contenuto conformativo, non soggetti a decadenza e quelli a contenuto espropriativo, soggetti invece a decadenza e come tali passibili di reiterazione (con onere di indennizzo da parte del Comune) o di trasformazione comportante eliminazione di vincolo e cessazione della funzione di standard.
La deliberazione adottata ha quindi provveduto a censire tutti i vincoli, individuandone le caratteristiche, nonché a confermare gran parte dei vincoli esproprativi in quanto funzionali al mantenimento dell'equilibrio originariamente previsto dallo strumento urbanistico. L'operazione ha peraltro permesso di constatare come in sede di attuazione dello strumento urbanistico le Amministrazioni che si sono succedute abbiano particolarmente curato che la dotazione degli standard risultasse sempre adeguata.
Si è in conseguenza rilevato, con soddisfazione, come quello dei vincoli non fosse in realtà, per Macerata, un problema di sostanza, quanto di forma.
La revisione effettuata ha quindi sancito la sussistenza di una elevata quantità di aree a standard già acquisite alla proprietà pubblica ed ha consentito quindi una moderata eliminazione di vincoli, così come, riferita alle aree più centrali, una moderata loro reiterazione, con un onere indennitario a sua volta modesto (la spesa preventivata è stata infatti di 100.000 Euro).
Di equilibrismi ha parlato il capogruppo di Forza Italia Uliano Salvatori il quale ha criticato il metodo con il quale l'amministrazione affronta le problematiche urbanistiche "venendo meno al dovere di una programmazione, di regole certe, procedendo a macchia di leopardo senza mai far capire l'immagine che avete di questa città".
Sul metodo di "trattare" l'urbanistica si è soffermata anche Anna Menghi dell'omonimo Comitato criticando il "modo arrogante di amministrare, di gestire l'urbanistica" facendo venire meno una visione complessiva. La Menghi ha anche rivolto un appello all'amministrazione auspicando di non approfittare delle incapacità altrui riguardo una materia così delicata e complessa qual è l'urbanistica, ritenendo che debbano essere messi a punto meglio gli strumenti per comprenderla..
Pierfrancesco Castiglioni di Alleanza Nazionale ha invece parlato di rischi di illegittimità affermando inoltre che "il bene della città si fa e si vede quando c'è un progetto globale, quando ci direte qual è il futuro urbanistico di Macerata". Della stessa idea Gabrio Fioretti di Forza Italia il quale ha affermato che la "delibera è illegittima in quanto va a sostegno di atti che vanno a modificare il Prg che invece dovrebbe a seguire un altro iter".
Al dibattito ha partecipato anche Gian Mario Maulo de I Democratici - Città dell'uomo il quale ha riferito che la delibera è un atto dovuto e che il suo gruppo consiliare "prende atto della positività della reiterazione dei vincoli, condividendola" anche se alcune critiche sono state mosse sempre riguardo ai vincoli perché "non hanno salvaguardato la città da operazioni edificatorie irrispettose del nostro territorio anche se pienamente legittime".
Di altro tenore gli interventi venuti dai banchi della maggioranza. Per Adriano Ciaffi, capogruppo de I Popolari per la Margherita "questi adeguamenti sono uno strumento forte di garanzia per i cittadini e per i cittadini proprietari, mentre per Romanio Carancini dei Ds "è certamente una delibera che ha un proprio significato e una specifica funzionalità. Si tratta di un atto che pone a disposizione dei cittadini una serie di elementi che permettono agli stessi di avere una sicurezza su quelli che sono gli strumenti urbanistici di Macerata".
In merito alla delibera il Comitato Anna Menghi ha presentato un ordine del giorno, concordato emendandolo, con la maggioranza, votato all'unanimità con il quale si invita l'amministrazione a prevedere sull'area a nord posta a ridosso di Rampa Zara e delle fonti Maggiore e Agliana un vincolo in relazione alle aree da rendere disponibili a parco pubblico.
La delibera è stata approvata con 22 voti favorevoli (maggioranza, Ppe, Ccd-Cdu, I Democratici - Città dell'uomo), 3 contrari (F.I., An) e 3 astensioni (Comitato Anna Menghi e Carlo Babini de I Democratici - Città dell'uomo).
I lavori del Consiglio comunale sono poi proseguiti con l'illustrazione da parte della consigliera dei Ds Irma Berdini di un ordine del giorno relativo agli incentivi per la bioedilizia. Dopo l'illustrazione, è intervenuto il vice sindaco Lorenzo Marconi il quale ha riferito la disponibilità dell'amministrazione a prendere in considerazione la sollecitazione perché si inserisce in un progetto relativo al risparmio energetico. Un contributo alla discussione è venuto da parte del consigliere del Comitato Anna Menghi, Placido Munafò, che ha offerto spunti di valutazione che saranno presi in esame oggi nel corso del prosieguo della discussione.
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