Consiglio, il cine-teatro dei salesiani torna alla città
COMUNICATO STAMPA N.1 mercoledì 15 settembre 2004
OGGETTO: Consiglio, il cine-teatro dei salesiani torna alla città
Torna alla città il cine-teatro storico di viale don Bosco. La sala dell'Istituto salesiano, che ha allevato al cinema western, e non solo, generazioni di maceratesi, verrà restaurata e destinata ad un uso polivalente, per ospitare quindi rassegne di teatro e cinema, concerti, spettacoli di prosa, conferenze e così via. All'unanimità ieri il Consiglio comunale ha approvato l'instaurazione di un rapporto convenzionale con i salesiani per la concessione in uso del proprio cine-teatro di poco più di quattrocento posti. Per l'assessore alla Cultura, Massimiliano Bianchini, l'iniziativa è importante per vari motivi: "innanzitutto il nuovo teatro consentirà di suddividere spettacoli e manifestazioni che ora gravano in toto sul Lauro Rossi, poi si tratta di un progetto decennale a lungo respiro che consente il recupero della struttura ad uso pubblico; la terza ragione ha un valore di sapore "nostalgico" legato ad un intervento pubblico di rilievo per la città".
Ma cosa prevede la convenzione? Il rapporto, di durata decennale, consente al Comune di utilizzare la struttura per un numero minimo di ottanta giornate l'anno destinate all'attuazione di proprie iniziative; in cambio l'amministrazione comunale riconosce all'Istituto salesiano un contributo annuo di 30 mila euro. Quanto al restauro, è a carico dello stesso Istituto per un importo pari a circa 900 mila euro.
L'iniziativa è stata apprezzata da tutti i consiglieri, a giudicare dalle dichiarazioni: "Soldi spesi bene - ha affermato Ivano Tacconi del Ppe - utili a sopperire all'usura del principale teatro cittadino". "La città si riappropria di una struttura storica che molto ha significato per tanti giovani maceratesi" ha proseguito il capogruppo Ds, Romano Carancini. "Tra gli aspetti positivi: è la prima volta che arriva a buon fine la collaborazione con i salesiani", ha detto invece Carlo Babini (I democratici - Città dell'uomo). "Soddisfazione anche personale per un teatro in cui sono cresciuto guardando film e ascoltando concerti, tra cui forse il miglior concerto di Paolo Conte a Macerata", ha ricordato il capogruppo di An, Pierfrancesco Castiglioni. Da parte sua Anna Menghi dell'omonimo comitato, ha posto il problema dei parcheggi a servizio della struttura e, in generale, ha chiesto che si faccia più attenzione al bilancio cittadino: "affinché la cultura non sia solo legata alle uscite ma che porti anche benefici all'economia". Per Marco Blunno (Macerata la mia città), infine, "l'iniziativa è segno di vivacità e vitalità della città".
Oltre al recupero del cine-teatro l'assise ha discusso ieri altri temi. Vediamoli in breve.
Modifica e annullamento di corse periferiche come a san Claudio e Corridonia da parte dell'Apm? Ivano Tacconi ha proposto una mozione che impegnava l'amministrazione a rimediare "alla impopolare decisione di ridurre il servizio" a danno specialmente di persone anziane, studenti e lavoratori. Mozione respinta in seguito alla replica del sindaco, Giorgio Meschini: "è in corso una sperimentazione approvata dalla giunta comunale non per tagliare il servizio ma per renderlo più efficace, sperimentazione centrata, in sostanza, su più autobus e corse più rapide grazie alle coincidenze. Certo, in alcuni casi è ora necessario cambiare autobus".
Modifica in senso "federalista" dello Stato. In un ordine del giorno, presentato da Bruno Mandrelli e approvato con venti voti favorevoli e due astensioni, il Consiglio comunale esprime preoccupazione "sulle proposte di modifica costituzionale all'attenzione del Parlamento" volte a modificare lo Stato in senso federalista.
Adeguamento dello statuto Apm alla riforma in materia di società di capitali. Approvate con 26 voti favorevoli e due astensioni alcune modifiche di carattere tecnico. Approvato all'unanimità anche un emendamento presentato da Gabrio Fioretti di Forza Italia.