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Ultimo Aggiornamento: 15/10/04

Consiglio. Maggioranza divisa su via Resse

COMUNICATO STAMPA N.1 mercoledì 29 settembre 2004
OGGETTO: Consiglio. Maggioranza divisa su via Resse

Si divide la maggioranza consiliare su una mozione firmata dal capogruppo Ds Romano Carancini e dal collega Alferio Canesin: alla fine documento bocciato con 2 voti di scarto e Popolari e Ds su barricate opposte. Oggetto del contendere, la realizzazione di una strada di collegamento tra via Vanvitelli e via Resse, a servizio dei garage in via di realizzazione nella zona, approvata dalla stessa assise nell'aprile di due anni fa come emendamento alla più generale delibera di riconversione urbanistica.
La mozione dei Democratici di sinistra, che ha ottenuto inoltre i voti favorevoli di Fi, An, Gruppo Misto e Carlo Babini dei Democratici città dell'uomo (13 in tutto), era incentrata sull'integrale mantenimento del verde pubblico nella zona di via Spalato. L'intento era quello di impegnare l'Amministrazione a cercare un accordo con la ditta realizzatrice delle strutture di rimessaggio, per "eliminare la bretella di collegamento che porrebbe rischi all'incolumità delle persone e sarebbe utile soltanto ai privati e a rendere così pienamente fruibili e sicuri gli spazi verdi esistenti".
Per contro, gli oppositori al documento Ds (I popolari per la Margherita, Comunisti italiani, Macerata la mia città, Ppe, Cdu, Democratici per la margherita e i consiglieri Gian Mario Maulo dei Democratici città dell'uomo, Mario Crucianelli e Maurizio Fattori di Alleanza nazionale - 15 in totale), hanno sostenuto che la strada, con i dovuti accorgimenti, non costituisce pericolo per il quartiere: "all'opposto risulta invece utile per il collegamento dei garage in costruzione e va ad incidere solo su piccolissime zone di verde - i cosiddetti spicchi di risulta - in una zona dove esistono ampi parchi come quello dell'ex manicomio da recuperare e migliorare. Oltre a ciò la modifica del progetto complessivo iniziale potrebbe nuocere a chi ha già acquistato i garage".
Diversa, anche se favorevole al documento in discussione, l'opinione di An e Fi. Per Castiglioni e Sacchi (An) e Arrigo Antolini (Fi), il Comune non avrebbe tenuto nella dovuta considerazione né il parere negativo formulato dalla Terza circoscrizione sulla delibera originaria né le proteste degli stessi residenti contrari ai garage interrati. Astenuti i due consiglieri del Comitato Anna Menghi, la capogruppo e Placido Munafò, in quanto a loro parere è mancata un'attenta analisi delle necessità dei cittadini, oltre a Luciano Pantanetti (Rc) che, pur condividendo la posizione dei Ds, ha incentrato il suo intervento su possibili risvolti legali della questione.
Una divisione, quella emersa ieri in aula, che non è sfuggita ai gruppi di minoranza. Riccardo Sacchi (An) ha parlato di "spaccatura nella maggioranza che trae origine da un modo superficiale di affrontare la problematica dei garage a via ". "Normale dialettica" l'ha invece definita Daniela Meschini (Popolari per la margherita) "vitale, in un sistema democratico".
Il consiglio ha poi affrontato la seconda mozione dedicata allo stesso argomento dei garage interrati, presentata diverso tempo fa dal Comitato Anna Menghi e discussa insieme a quella della maggioranza. Ieri è stato analizzato l'emendamento riguardante i sondaggi tra cittadini da avviare in via preventiva per verificare il gradimento di possibili futuri parcheggi che dovranno essere realizzati. Il documento emendato è stato approvato con 19 voti favorevoli (gruppi maggioranza, Comitato Menghi, Ppe, Democratici città dell'uomo, Cdu, Gruppo misto), e 2 astenuti (Maulo, Democratici città dell'uomo e Luciano Borgiani dei Comunisti italiani). Forza Italia non ha partecipato al voto perché, come ha dichiarato Fioretti nel suo intervento, "si tenta di buttare fumo negli occhi dei cittadini". La finalità della mozione è stata invece condivisa, tra gli altri, da Canesin (Ds), convinto della "necessità in futuro di coinvolgere i cittadini circa la costruzione di parcheggi che vanno ad incidere su zone destinate a verde", da Babini (Democratici città dell'uomo), perché "bisogna salvaguardare la qualità della vita" e da Tacconi del Ppe, "perché sul dialogo si fonda la democrazia".
Infine prima del termine è stata approvata una mozione di Tacconi riguardante la ristrutturazione del ponte di Villa Potenza ad opera della Provincia. Il documento, che ha ottenuto 19 voti favorevoli - maggioranza, Comitato Menghi, Ppe, Democratici città dell'uomo, Cdu, Gruppo misto - 1 contrario (Babini) e 1 astenuto (Munafò del Comitato Menghi), impegna a contattare l'Amministrazione provinciale affinché valuti la possibilità di creare marciapiedi protetti da barriere adeguate allo stile della zona di Helvia Recina, evitando quindi i normali guard rail in metallo.

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