Comune di Macerata


Consiglio comunale, viale Puccinotti e Tribunale

COMUNICATO STAMPA N.2 martedì 25 gennaio 2005
OGGETTO: Viale Puccinotti e l’ampliamento del Tribunale in Consiglio comunale

Diversi gli argomenti affrontati ieri dal Consiglio comunale. La seduta è stata aperta con l’interpellanza presentata dai consiglieri Placido Munafò e Anna Menghi dell’omonimo Comitato, con la quale si chiedeva all’Amministrazione con quale copertura finanziaria i lavori di rifacimento della passeggiata di viale Puccinotti sono iniziati, chi pagherà l’eventuale spesa aggiuntiva e come e verso chi la stessa si rivarrà della spesa. Agli interrogativi ha risposto l’assessore Mauro Compagnucci affermando che l’Amministrazione comunale, innanzitutto, non individua né colpevoli, né innocenti e che vuole un’opera dove le riserve del collaudatore siano tutte risolte. Ripercorrendo a ritroso la vicenda, l’amministratore ha riferito che nella relazione tecnica prodotta dal collaudatore viene fornita un’ampia e approfondita disamina della questione e si giunge alla conclusione della necessità di un intervento correttivo. Di conseguenza è stato emanato un ordine di servizio per effettuare gli interventi correttivi sull’opera. L’impresa ha accolto l’invito e ha iniziato a eseguire i lavori che sono al momento in corso ma, allo stesso tempo, ha espresso la volontà di iscrivere riserve che troveranno la loro sede naturale nella contabilità finale dando luogo ad un normale caso di controversia che andrà risolta attraverso le normali procedure previste dalla normativa sui lavori pubblici (art.31 bis).
Il Consiglio ha poi approvato con 26 voti a favore (maggioranza, Forza Italia, An, I Democratici – Città dell’uomo, Ppe e Ccd-Cdu) e un’astensione (Anna Menghi del Comitato Anna Menghi), la delibera relativa al programma di riqualificazione urbana riferito all’area direzionale della città – quella che gravita intorno a corso Cairoli – il quale nel corso degli anni è stato rivisto e corretto prevedendo, per quel che riguarda l’ex distretto militare, di abbandonare l’idea di costruirci un parcheggio e il relativo percorso pedonale. Così i fondi previsti sono stati “spostati” per l’ampliamento del Tribunale. A questo proposito il progetto prevede, la costruzione di un corpo di fabbrica collegato alla sede giudiziaria attuale, di un altro immobile da realizzare su area di proprietà comunale ceduta in proprietà destinato a svolgere ruolo di supporto indiretto (spazi da vendersi, con prelazione al Comune, o da affittare, per svolgimento di attività private in qualche modo legate alla presenza della sede giudiziaria) e di un parcheggio di tre piani più uno di copertura per un totale di 360 posti auto, attraverso un intervento pubblico-privato. Dai banchi dell’opposizione sono arrivate, nonostante i voti favorevoli e l’astensione, critiche sul fatto che sono stati spostati fondi e di conseguenza interventi da una zona della città sensibile per la vita del centro storico ad un’altra, pur riconoscendo nel contempo la necessità di dover ampliare le sedi giudiziarie. Per quanto riguarda la maggioranza si tratta di una delibera importante che affronta un problema reale.
Altro sì del Consiglio con 22 voti favorevoli (maggioranza, Ccd-Cdu, Comitato Menghi, Ppe, I Democratici – Città dell’uomo) e un’astensione (Riccardo Sacchi di An), alla delibera relativa alle modifiche al regolamento del difensore civico che riguardano principalmente gli articoli sull’esercizio del controllo di legittimità da parte del difensore non più possibile a seguito della riforma costituzionale e la durata dell’incarico che da quattro anni è stato portato a cinque.
Approvato poi con 19 voti a favore (maggioranza e I Democratici – Città dell’uomo) e 4 astensioni (Ccd-Cdu, Comitato Menghi e Ppe) l’ordine del giorno presentato da vari consiglieri della maggioranza concernente la cessione di immobili strumentali dell’Inail con il quale si invita il sindaco a rappresentare nelle sedi opportune le contrarietà nei confronti di scelte che possono mettere in pericolo risorse per garantire diritti fondamentali dei lavoratori.
Semaforo verde (23 voti a favore della maggioranza, I Democratici – Città dell’uomo, An, Ccd-Cdu e Ppe) anche per una mozione, poi trasformata in ordine del giorno, avanzata dal consigliere Ivano Tacconi del Partito Popolare Europeo sull’ampliamento del sottopasso ferroviario di rione Marche con la quale si invita l’Amministrazione comunale a risolvere in breve tempo il problema che ostacola lo sviluppo di un quartiere fortemente in espansione.
Ritirato invece l’ordine del giorno, presentato dal consigliere Gian Mario Maulo de I Democratici – Città dell’uomo, relativo all’adesione alla Banca popolare etica di Padova. Con il documento si invitava l’Amministrazione ad aderire con una cifra significativa alla banca in questione, e prevedere convenzioni con l’istituto in questione per prestiti a tassi agevolati d estinati a progetti elaborati da gruppi, movimenti e così via. Il sindaco Meschini ha precisato che l’Amministrazione ha già aderito alla Banca etica con una cifra simbolica (30 azioni per un totale di 1.600 euro) e ha precisato che acquistare le azioni non significa finanziare la banca, perché lo spirito dell’istituto bancario è diverso perché prevede pluralità di partecipazioni.
 
 
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