COMUNICATO STAMPA N.2 giovedì 27 gennaio 2005
OGGETTO: Mostra di pittura nelle sale espositive della quadreria Blarasin.
Gli spazi espositivi della quadreria Blarasin ospiteranno dalla prossima settimana, la personale del maestro Claudio Cargiolli. La mostra, patrocinata dall’ assessorato alla Cultura del Comune, sarà inaugurata sabato 5 febbraio alle ore 17,30 nei locali di corso Cavour 127 alla presenza dell’artista e del critico d’arte Nicola Miceli, del sindaco Giorgio Meschini e dell’assessore Sport Massimiliano Bianchini. Il catalogo (118 pagine a colori) è a cura di Massimo Bertozzi e contiene, tra gli altri, testi di Vittorio Sgarbi, Pier Carlo Santini, Romano Bavastro, Umberto Russo.
Claudio Cargiolli, nato nel 1952, a Ponzanello piccolo borgo in provincia di Massa Carrara, ha frequentato il liceo artistico e poi l’accademia delle Belle arti di Carrara città dove vive e abita. Fin dall’inizio curioso, privilegia l’immaginazione e la fantasia, lontano da ogni concessione alle mode. Giovanissimo partecipa a numerose rassegne di pittura.
La sua prima personale si colloca nel 1971, presso la Galleria Fillungo di Lucca. Con queste precoci esperienze continua il suo percorso fino a diplomarsi all'Accademia nel 1974. La pittura di quegli anni, di formazione, di ricerca, si caratterizza con una produzione dominata da soggetti enigmatici, dai volti cancellati e composti per frammenti. La svolta avviene nel 1983 dopo un incontro con il critico d'arte Pier Carlo Santini. Negli anni a seguire Cargiolli riesce ad assegnare ordine alle sue visioni e forma ai suoi sogni, e la pittura prende a consolidarsi proprio nella misura in cui i volumi, le forme e gli oggetti si collocano sulla tela in un racconto fantastico.
Gli accostamenti al limite dell'incongruenza, fra scene, visioni e descrizioni diverse concorrono alla costruzione di una realtà da favola, irreale e tuttavia rasserenante, pur nella sua impossibilità. Tale processo di ricerca e lavoro si incrementa e si concretizza dalla seconda metà degli anni 80; da quel periodo inizia, infatti, il ciclo di esposizioni di alto prestigio che hanno consacrato Cargiolli come uno dei maggiori artisti contemporanei.
Oggi Claudio Cargiolli, nel suo incessante perfezionarsi, compone immagini sempre meno affollate, immagini ad alta definizione, trasognate, pure, da sembrare sospese, atemporali, destinate ad un colloquio privato, fino a condensarsi in una tenerezza di affetti.