Consiglio, raccolta rifiuti e Piano casa
Iniziato con l’interpellanza del Comitato Menghi sul servizio di raccolta “porta a porta” dei rifiuti domestici, il Consiglio comunale di ieri è poi proseguito con un dibattito fiume sulla delibera di attuazione dei primi interventi edilizi del piano casa. L’iter di approvazione dell’atto, proseguirà oggi con la discussione di due emendamenti e la votazione complessiva.
Raccolta “porta a porta”. Ai dubbi sollevati da Placido Munafò (Comitato Menghi) in relazione a costi e lamentele dei cittadini sulla sperimentazione del nuovo servizio di raccolta differenziata avviato dalla Smea nel centro storico, ha replicato il vice sindaco Lorenzo Marconi. Le sue affermazioni, che oltre a far presente il giudizio positivo espresso dagli utenti tramite un sondaggio di verifica ha annunciato modifiche al servizio in base ad alcune esigenze avanzate dai cittadini, non hanno soddisfatto il presentatore che, tra le altre cose, ha ribadito la necessità di prevedere almeno un cassonetto per l’appoggio dell’umido.
Piano casa. Il sindaco Giorgio Meschini e l’assessore Mauro Compagnucci hanno poi illustrato in aula i dettagli della delibera di adozione della Variante al Prg, relativa alle aree interessate dal Piano casa. Con l’ausilio di supporti informatici sono state illustrate le 15 lottizzazioni residenziali che in totale interessano circa 592 mila metri quadri di superficie e, per effetto delle condizioni stabilite a carico dei lottizzanti nella delibera consiliare del 2002, faranno introitare al Comune una somma pari 16 milioni di euro, acquisire 8 mila 600 metri quadri di superficie edificata (corrispondente a circa 86 alloggi) e 74 mila metri quadri di aree. Gli elaborati si riferiscono soprattutto a edificazioni residenziali e in qualche caso commerciali e riguardano le zone di Corneto, Collevario, via Ghino Valenti, via Pace, le Vergini, Sforzacosta, Villa Potenza e Piediripa. La variante in discussione, inoltre, prevede anche la nuova localizzazione e l’ampliamento dell’impianto sportivo di Villa Potenza.
Meschini si è dichiarato soddisfatto della nuova procedura di individuazione delle aree edificabili, più nota come Piano casa, i cui principi ispiratori hanno fatto da apripista ad analogo provvedimento della Regione Marche. “Un percorso mai sperimentato in precedenza - ha detto il sindaco - che ha presentato anche imprevisti e difficoltà; ma il nostro impegno è stato premiato dalla risposta dei privati, molto più alta delle previsioni”. Raggiunto quindi, secondo il primo cittadino, l’obiettivo fondamentale di favorire una progettazione “dal basso”, avanzata cioè dai privati, che comporta sostanziali vantaggi per tutta la collettività. Tesi, questa, condivisa dalla maggioranza che ha sottolineato l’originalità del processo urbanistico che Macerata si appresta a sperimentare ma criticata dalle opposizioni che hanno invece parlato di “interesse speculativo e di mancata calmierazione dei prezzi”.
Si torna in aula questa sera per la conclusione del dibattito e per affrontare gli altri punti all’ordine del giorno.
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