Comune di Macerata


Consiglio, al via Piano casa e di telefonia

Dopo il Piano casa, varato ieri sera con 23 voti favorevoli (gruppi di maggioranza e Ppe), 5 contrari (Fi, An, Democratici Città dell'uomo) e 2 astenuti (Comitato Menghi), il Consiglio comunale ha dato il via libera anche al Piano di rete della telefonia radiomobile, nonché ad alcune modifiche del regolamento edilizio e di quello per l'installazione degli impianti. Tale pianificazione - ha spiegato il vice sindaco Lorenzo Marconi - divenuta non più dilazionabile si pone nell'ambito delle novità giurisprudenziali con cui la Corte costituzionale ha riconosciuto agli enti locali la potestà normativa e pianificatoria nell'individuazione dei siti più idonei all'istallazione di nuovi impianti. Esso ha una configurazione di piano urbanistico finalizzato all'ordinato sviluppo ed alla corretta localizzazione degli impianti, assicurando un'adeguata tutela urbanistica e paesaggistica del territorio. Lo strumento è stato elaborato con particolare attenzione ad evitare la concentrazione di antenne, in una città che presenta già una densità maggiore rispetto ad altre a causa della sua conformazione orografica. Particolare attenzione anche al rispetto della caratteristiche di luoghi, alle modalità di controllo e comunicazione delle emissioni cui sono tenuti i gestori, coniugando altresì la tutela della salute pubblica con la necessità di garantire adeguata copertura del servizio nel territorio comunale.
Il piano divide il territorio in tre aree, due urbanizzate, di cui una principale corrispondente al centro e l'altra alle frazioni, e una terza extraurbana non sottoposta a regolamentazione. Nelle aree urbanizzate, suddivise in sottozone dettagliatamente illustrate con planimetrie, sono previste un massimo di 24 stazioni radio complessive comprese quelle esistenti, non più di cinque per ogni gestore, fissando altresì limiti di potenza per ciascuna antenna e per ciascuna stazione radio base. Il piano di rete - approvato a larga maggioranza (a favore Democratici città dell'uomo, Ccd-Cdu, Comitato Menghi, Ppe e gruppi di maggioranza, contrari Fi) - resterà per 30 giorni in visione nella segreteria del Comune affinché i cittadini possano presentare eventuali osservazioni, prima dell'approvazione definitiva.
Approvata invece all'unanimità, con l'astensione di Fi e An, la modifica al regolamento edilizio che sopprime la commissione edilizia, mantenendo invece quella speciale ed al regolamento per la telefonia collegato al piano di rete. Il regolamento prende in considerazione anche l'installazione di antenne paraboliche che d'ora in poi non potranno più essere istallate su balconi e su facciate di abitazioni, prescrivendo invece impianti centralizzati.
Discussione animata invece per l'ordine del giorno presentato da Romano Carancini che chiede al governo il rifinanziamento della legge sui piani di ricostruzione per il completamento delle opere della viabilità di Macerata. Come noto, infatti i 63 miliardi di lire a suo tempo concessi riguardano sette interventi (strada sud diramazione Fontescodella via Velini e svincolo palasport, Galleria, tratto via Velini Montanello, strada nord tratto Montanello Villa Potenza e diramazione via Pace), che non completano però la rete viaria cittadina con un adeguato collegamento intervallivo. Il documento è stato approvato con i voti della maggioranza e dei Democratici città dell'uomo, cui si sono aggiunti Ccd Cdu, Ppe e Comitato Menghi pur non lesinando critiche al centro sinistra maceratese per le scelte fatte in materia di viabilità e giudicando strumentale questo documento. Contrari i consiglieri di Fi per i quali la viabilità maceratese è affrontata in altro modo (Quadrilatero), astenuto Carlo Babini dei Democratici Città dell'uomo.
Infine la risposta, in apertura di seduta, all'interpellanza del Comitato Menghi circa lamentele di cittadini preoccupati per il continuo andirivieni di camion di terra all'interno del Parco di Fontescodella. "Nessuno stravolgimento della morfologia della zona - ha chiarito l'assessore Mauro Compagnucci - ma un intervento complesso per la sistemazione di una grossa conduttura fognante da parte dell'Apm".
 
 
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