77 Spazi Occupati Spazi Liberati
Il futuro alle spalle
Galleria degli Antichi Forni
19 febbraio / 2 marzo 2005
ore 16.00 - 23.00
ingresso gratuito
Il programma completo delle iniziative
Sabato 19 febbraio 2005 - ore 19:30
Inaugurazione della mostra e aperitivo presso la Galleria "Antichi Forni". Interverranno Angelo Ventrone (Centro di documentazione sui partiti politici nelle Marche contemporanee, Macerata), Fabrizio Billi (Archivio "Marco Pezzi", Bologna), Ignazio Maria Gallino (Archivio Storico della Stampa Underground International Alternative Press, Milano), l'Assessore alla Cultura del Comune di Macerata, Massimiliano Sport Bianchini, e L'Assessore ai Beni Culturali e Turismo della Provincia di Macerata, Donato Caporalini.
Lunedì 21 febbraio - ore 21:30
Marco Philopat presenta il libro I viaggi di Mel (Milano, Shake, 2004). Interverrà Walter Pagliero («fiancheggiatore dei capelloni», fotografo e giornalista, Milano) - Letture tratte da "Mondo Beat" a cura della compagnia teatrale La Tirannide.
Giovedì 24 febbraio 2005 - ore 17:30
La metropoli indiana: happening, dibattito con Pablo Echaurren, Nanni Balestrini, Carlo Infante, Maurizio Gabbianelli, Olivier Turquet e Fiamma Lolli - Letture tratte dai fogli, dalle riviste del '77 e da "Gli invisibili" di Nanni Balestrini (Milano, Bompiani 1987) a cura della compagnia teatrale La Tirannide.
Venerdì 25 febbraio 2005 - ore 18:00
Alice in Paradiso. L'esperienza delle radio libere in Italia. Incontro-dibattito realizzato in collaborazione con SPAM (Spazio Pubblico Autogestito Maceratese). Interverranno Pierfrancesco Giannangeli (discussant), Paolo Ricci (nel '77 animatore di Radio Alice e della rivista "A/traverso" di Bologna) e rappresentanti delle radio libere attive oggi. Proiezione del documentario Alice in Paradiso di Guido Chiesa.
ore 21:30: Proiezione per la cittadinanza del film Lavorare con lentezza di Guido Chiesa presso il Cinema "Italia" (ingresso gratuito).
Mercoledì 2 marzo - ore 21:30
Diritti in Comune. L'esperienza di Action e la lotta per la casa oggi. Incontro-dibattito con Action - Agenzia comunitaria diritti (Roma).
Il comunicato stampa
Spazi occupati - Spazi liberati non vuole essere una mostra come tutte le altre. È un esperimento, una scommessa nata da un interrogativo: si può parlare degli anni Settanta senza dover necessariamente ricondurre tutto alla lotta armata e al terrorismo? Spazi occupati - Spazi liberati ha deciso quindi di riscoprire un '77 trascurato e sottovalutato da storici e politologi: il '77 controculturale, il '77 creativo, il '77 che ha cercato di parlare un linguaggio diverso da quello della politica istituzionale.
Spazi occupati - Spazi liberati, volendo parlare di controcultura, non poteva limitare il discorso al solo 1977. Sebbene i fatti e i personaggi del '77 restino i protagonisti della mostra Spazi occupati - Spazi liberati, chi avrà voglia di immergersi tra le immagini, le riviste, i volantini e i giornali messi a disposizione dal Centro di documentazione sui partiti politici nelle Marche contemporanee della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Macerata, dall'Archivio della Nuova Sinistra "Marco Pezzi" di Bologna, dall'Archivio Storico della Stampa Underground International Alternative Press (I.A.P.) di Milano e dall'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio di Roma; tra le splendide fotografie realizzate in quegli anni da Enrico Scuro, che con i suoi scatti ha magistralmente raccontato le feste, le occupazioni, l'angoscia di quell'anno così intenso, avrà modo di imbattersi anche nei protagonisti della beat generation all'italiana. Infatti, grazie all'interessamento e alla disponibilità del giornalista e fotografo Walter Pagliero, "fiancheggiatore" dei capelloni milanesi attivi tra il 1966 e il 1967, e con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Carpi, la mostra ospiterà anche alcune fotografie di quella «banda giovanile» che tanto scandalizzò i benpensanti nell'Italia della fine degli anni Sessanta. Inoltre, non potevano mancare immagini, suggestioni e documenti prodotti a Macerata negli anni Settanta. Quello che ci si propone di fare è raccontare i volti, i corpi e le idee che fino ad ora sono stati dimenticati: una generazione che con i suoi comportamenti ha innescato trasformazioni culturali e sociali fondamentali per la società italiana. La particolarità di questa mostra è che ospiterà al suo interno una serie di iniziative come è illustrato nel programma.
Info
Centro Sociale Autogestito Sisma
Ya Basta Onluss
Tel. 0733-256361