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Ultimo Aggiornamento: 28/09/05

Consiglio, dibattito a tutto campo sull'Ircr

COMUNICATO STAMPA N. 1 mercoledì 28 settembre 2005
OGGETTO: Consiglio, dibattito a tutto campo sull'Ircr

Argomento unico di discussione ieri sera in Consiglio comunale l'Ircr. Tre infatti, gli atti in discussione, due mozioni presentate dal Polo e da alcuni membri della maggioranza e un ordine del giorno avanzato invece dall'Udc e dalla maggioranza.
La prima mozione, emendata, inerente al programma di riconversione immobiliare del patrimonio Ircr, all'accordo pubblico privato per la vendita dell'area di via Ghino Valenti e all'applicazione dei criteri regolamentari per le nomine degli enti, è stata illustrata in aula dal capogruppo Giovanni Meriggi del Gruppo misto. Con l'atto si chiedeva l'impegno dell'Amministrazione comunale ad approfondire la questione relativa all'accordo pubblico - privato mentre nella premessa, tra le altre cose, veniva asserito che "non è più possibile intervenire con ulteriori aumenti delle rette mensili già oggi molto elevate rispetto ai redditi medi delle famiglie maceratesi" e che "l'insostenibile situazione delle attuali condizioni dell'ente, anche in rapporto al mediocre livello qualitativo dei servizi forniti, deriva anche in gran parte dalla mancata e coerente applicazione dei requisiti regolamentari previsti per io soggetti scelti e nominati dal Comune presso gli enti".
Con la seconda mozione invece, illustrata dal consigliere Vittorio Zazzaretta di Democrazia e Libertà - La Margherita, è stato chiesto all'Amministrazione di intervenire nei confronti dell'Ircr, in base alle proprie competenze e nel rispetto dell'autonomia del consiglio di amministrazione, affinché vengano attuate le procedure necessarie per dare quanto prima inizio ai lavori di ristrutturazione degli immobili di piazza Mazzini e villa Cozza. Sulla stessa onda l'ordine del giorno illustrato dal capogruppo dell'Udc, Ivano Tacconi, mirato a sostenere l'operato del Cda dell'Ircr.
A seguire l'intervento dell'assessore Michele Lattanzi il quale a tenuto a precisare che l'Ircr non ha effettuato alcun aumento delle rette e che l'ente eroga un servizio qualitativamente alto. Inoltre, ha riferito l'assessore ai Servizi sociali, la questione posta dal Polo è in qualche modo superata dal momento che è stata discussa ampiamente nel luglio scorso nel corso delle riunioni delle commissioni consiliari competenti e alla luce del fatto che i relativi atti amministrativi, a suo tempo, sono stati accolti favorevolmente dal Consiglio comunale: "I dubbi, le insinuazioni ha concluso Lattanzi - fanno del male all'Ircr,. Se la legge non fosse stata rispettata ci sono altre sedi dove poterne discutere".
Ampio il dibattito intorno alle varie questioni sollevate. Da parte della minoranza sono stati espressi dubbi sulla legittimità circa la vendita dei terreni (Antolini, Forza Italia), Deborah Pantana (Forza Italia) ha invece parlato di fragilità dell'Ircr "che ha delle difficoltà, che non ha la struttura di base per fare quelle operazioni che sta portando avanti", per Maurizio Fattori, capogruppo di An "sono operazioni onerose" mentre Placido Munafò del Comitato Anna Menghi ha asserito "che se c'è un illecito sulla gara ditelo, ma io mi rifiuto di parlare di procedure d'appalto in Consiglio". Anna Menghi, dell'omonimo Comitato ha affermato "stiamo scontando errori politici del passato, stiamo pagando il fatto che l'Ircr non è diventata Rsa quando poteva". Silvano Iommi (Forza Italia) ha parlato invece di squilibrio all'interno dell'accordo pubblico-privato dove l'Ircr ha vestito i panni della parte debole e che "errori, anche gravi, sono stati fatti dal CdA dell'ente".
Parole a favore dell'operazione sono state invece espresse dal consigliere Giovanni Picchio dell'Udc il quale ha detto che "l'Ircr ha fatto bene a vendere anche perché con tutta la cubatura di terreno messa a disposizione dal Piano casa l'ente avrebbe avuto difficoltà a vendere". Per Ruben Leponi di Rifondazione comunista l'operazione immobiliare si è svolta con correttezza e ha rivolto un invito alla minoranza a riflettere sul servizio che l'Ircr porta avanti, "servizio comunque da migliorare attraverso l'aumento di figure professionali competenti". Per Luciano Borgiani dei Comunisti Italiani "il Consiglio comunale si è già pronunciato quando, a suo tempo, ha valutato politicamente l'operazione finalizzata all'interesse della collettività".
I rappresentanti del Polo hanno presentato anche un emendamento però respinto, così come respinta è stata la loro mozione con 20 voti contrari (maggioranza) 3 astensioni (Udc) e 5 voti a favore (F.I., An, Uniti per Macerata e Gruppo misto). Accolta invece l'altra mozione con i voti a favore della maggioranza e dell'Udc, il voto contrario di Giovanni Meriggi (Gruppo misto) e 4 astensioni (An, F.I.). Sì del Consilgio anche all'ordine del giorno con 23 voti a favore (maggioranza e Udc) e 5 voti contrari (F.I., An, Gruppo misto, Uniti per Macerata). Assenti alle votazioni i rappresentanti del Comitato Anna Menghi.
 
 

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