Consiglio, al via la gestione dello stadio della Vittoria
COMUNICATO STAMPA N.1 martedì 11 ottobre 2005
OGGETTO: Consiglio, al via la gestione dello stadio della Vittoria
Si farà il manto in erba sintetica allo Stadio dei Pini. Lo ha stabilito ieri sera il Consiglio comunale dopo un vivace dibattito che ha fatto registrare dichiarazioni e posizioni variegate anche all'interno degli stessi gruppi consiliari. La delibera approvata - emendata da un atto a firma di Alferio Canesin - contiene anche la bozza di convenzione per l'affidamento della gestione dell'impianto sportivo, a una società dilettantistica, o un ente di promozione sportiva, da individuare mediante procedura pubblica. Per questo l'amministrazione riconoscerà un contributo annuo massimo di 71 mila euro per le spese di utenza, manutenzione ordinaria, custodia e pulizia.
Questa in sintesi la vicenda: una mozione approvata lo scorso anno impegnava l'Amministrazione a sostituire il fondo in terra battuta del Campo della vittoria con il sintetico e a promuovere anche l'impegno diretto delle associazioni sportive interessate alla gestione. La Sovrintendenza ai beni culturali ha bloccato però, in un primo momento, il progetto di modifica del campo di calcio salvo poi analizzare uno studio più particolareggiato e dare il suo assenso condizionato al previo avviso di almeno 15 giorni dall'inizio dei lavori. Per l'aspetto della gestione, il sondaggio dell'ufficio svolto lo scorso anno aveva invece registrato l'interesse da parte di due società calcistiche. Tutto ciò è così confluito nell'atto portato ieri per l'approvazione del Consiglio.
Ampia la discussione che ha spaziato su vari temi. Ai pareri favorevoli di quanti, tra maggioranza e minoranza, hanno sottolineato i vantaggi del campo sintetico in termini di usufruibilità e di miglioramento anche delle condizioni igieniche, si sono affiancate dichiarazioni più legate alla parte strutturale e storica dell'impianto. "Mi sembra una forzatura sostituire la terra battuta con materiale sintetico - ha detto tra l'altro - Pierfrancesco Castiglioni (An), mentre le critiche di Alessandro Savi (Comunisti italiani), sono state espresse soprattutto in merito al colore del fondo che "potrebbe creare un eccessivo impatto con l'architettura circostante".
Ma le maggiori perplessità sulla delibera sono state espresse in merito all'individuazione della società affidataria della gestione e al contributo che le verrà riconosciuto. Un importo eccessivo secondo la minoranza che con un emendamento ha proposto di diminuirlo di 10 mila euro. Documento respinto però dall'assise perché la somma di 71 mila euro inserita in delibera, a parere del sindaco, deriva da stime reali e andrà a formare la base di gara per cui l'affidamento potrebbe anche avvenire a cifre inferiori. La lista civica di opposizione, con Placido Munafò e la capogruppo Anna Menghi, ha invece parlato di delibera "preconfezionata per una società già nota". Favorevole al rinnovo dell'impianto sportivo, ma contrario alla delibera per "mancanza di ascolto della maggioranza" Arrigo Antolini (Uniti per Macerata). Sullo stesso tono Riccardo Sacchi "non contrario al campo sintetico ma al metodo e al merito dell'atto". Debora Pantana (Fi) l'ha invece definita una delibera "poco chiara e quindi da respingere".
Dai banchi della maggioranza giudizi positivi da parte di Luciano Pantanetti, Luciano Borgiani, Marco Blunno, Romano Carancini, Alferio Canesin, Federico Valori, Reinhard Sauer e Vittorio Zazzaretta. Pareri favorevoli sono giunti anche dai banchi dell'opposizione. L'Udc, con il suo capogruppo Ivano Tacconi ha dichiarato che "non si può rifiutare ciò che la tecnologia ci propone". Voto positivo anche da parte di Pierfrancesco Tasso (An). "Credo che l'impianto ne tragga giovamento" ha detto tra l'altro nel suo intervento. Diverso da quello del gruppo di appartenenza anche l'opinione dei consiglieri Andrea Beccacece (Udc), che ha espresso la sua astensione rispetto al voto favorevole dei colleghi Tacconi e Picchio, e di Luigi Pierini (Comitato Menghi) anch'egli astenuto.
Da registrare poi un intervento critico di Maurizio Mosca (Città viva) nei confronti del suo capogruppo Ulderico Orazi. Mosca ha espresso il suo disappunto per il fatto che lo stesso consigliere lo scorso anno, quando ancora era allenatore di una squadra di calcio, si sia fatto promotore della mozione riguardante lo stadio della Vittoria e ha dichiarato l'estraneità di Città viva a tale atto. Orazi, che è uscito dall'aula, è stato poi difeso dagli interventi di Luciano Pantanetti (Rifondazione comunista) e Vittorio Zazzaretta (La margherita) che hanno sottolineato "la buona fede nell'impegno a voler migliorare una struttura a servizio dell'intera città".
Dopo aver respinto la richiesta di sospensiva della delibera per un nuovo passaggio in commissione, avanzato da Debora Pantana Fi, e "un'eccezione di legittimità" sollevata da Anna Manghi in relazione a una delega data alla Giunta, la delibera è stata votata con 23 voti favorevoli dei gruppi di maggioranza, di Pierfrancesco Tasso (An) e dell' Udc; 6 contrari (An, Fi, Uniti per Macerata) e le due astensioni di Luigi Pierini (Comitato Menghi) e Andrea Beccacece (Udc).
In precedenza il Consiglio aveva approvato all'unanimità la delibera relativa alla costruzione di collettamento acque reflue e di risanamento del "fosso Trodica" e con la risposta da parte dell'assessore Giovanni Di Geronimo a due interrogazioni di Andrea Blarasin (An) sulla presenza della Polizia urbana sul territorio e di Pierfrancesco Tasso (An) sull'illuminazione di alcuni tratti di via Roma.
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