Consiglio approva facilitazioni a demolizioni e ricostruzioni
COMUNICATO STAMPA N. 1 mercoledì 21 dicembre 2005
OGGETTO: Consiglio approva facilitazioni a demolizioni e ricostruzioni
Prima la demolizione di un edificio e la sua ricostruzione potevano avvenire solo sulla base di una documentazione approfondita (edificio pericolante o ristrutturazione particolarmente costosa) ora, grazie alle modifiche al regolamento edilizio approvate in Consiglio, la demolizione con ricostruzione è semplificata. L'edificio potrà essere delocalizzato (spostato) e ricostruito a patto che l'impronta corrisponda al 30% del vecchio.
In realtà le modifiche al regolamento edilizio comunale discusse ieri nell'ultima seduta dell'anno - unico argomento all'ordine del giorno trattato - riguardano questioni altrettanto rilevanti come la tutela del verde pubblico. Il dibattito però è stato centrato quasi esclusivamente sul tema demolizione - ricostruzione, dibattito che ha diviso maggioranza e opposizioni, con l'eccezione dell'Udc che, con sfumature diverse, ha approvato le modifiche. Alla fine, respinti due emendamenti e approvati altrettanti, le modifiche sono passate con 22 voti favorevoli (maggioranza più Udc eccetto il consigliere Andrea Beccacece), 7 contrari (An, Forza Italia) e un astenuto (Beccacece dell'Udc). Comitato Menghi assente al momento del voto.
Nel dettaglio, così come formulato dall'assessore Mauro Compagnucci, il provvedimento regolamenta gli interventi di ristrutturazione sulla base del testo unico sull'edilizia escludendo naturalmente gli edifici sottoposti a vincoli o a tutele. Chi vuole demolire per esempio una casa colonica, dovrà ora presentare un progetto della casa con una sagoma simile: stessa altezza e stessa conformazione generale. Rispetto al passato i vincoli sono assai inferiori. Approvati anche aspetti legati alla tutela del verde pubblico relativi alle modalità di progettazione e conservazione del patrimonio arboreo pubblico. Su quest'ultimo punto è stato approvato un emendamento presentato da Pierapolo Tartabini dei Ds. Approvato anche un emendamento presentato da Luigi Carelli (La Margherita).
Il dibattito. Due in particolare le critiche formulate da Placido Munafò del Comitato Anna Menghi: troppo permissive le nuove regole che autorizzano le demolizioni e assenti nel regolamento gli incentivi al risparmio energetico e all'utilizzo di energie alternative; per Alferio Canesin (Ds) la ristrutturazione di certi edifici è problematica se conservativa e il recupero parziale "cuci e scuci" è estremamente costoso; ciò ha invogliato i residenti storici a vendere piuttosto che ristrutturare favorendo così le agenzie immobiliari e gli appaltatori". Meglio favorire le demolizioni quindi. D'accordo Giovanni Picchio (Udc) perché così le ristrutturazioni sono più semplici e meno costose specialmente per chi ha casa in campagna. Al contrario Pierfrancesco castiglioni ha messo l'accento su questioni poco chiare nel documento chiedendo il rinvio della discussione "anche perché il materiale ci è stato fornito all'ultimo momento". D'accordo Silvano Iommi: vari punti possono essere oggetto di contestazione: con queste modifiche si introducono elementi a rischio di contestazione...". Di natura politica le osservazioni di Anna Menghi: "questo atto rappresenta una applicazione persino più ampia di quella prevista dalla circolare Lunardi, quindi che fine ha fatto la sinistra di fronte alle lobby cittadine dell'edilizia...?". Diversa la reazione di Pantanetti (Rc): "è un regolamento buono anche perché tutela rispetto ad una legislazione neoliberista". Da parte sua Arrigo Antolini (Forza Italia) si augura una sollecita approvazione della legge regionale che sappia tutelare meglio di questo regolamento i cittadini maceratesi.
Per approfondimenti è stata rinviata al 23 gennaio - data della prossima seduta consiliare dopo la pausa natalizia - la delibera sul piano di recupero del cinema Cairoli, oltre a tutti gli altri temi presenti nell'ordine del giorno.
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