Dal 558 a oggi...
Situata a sud-ovest della Capitale, alle Porte di Parigi e lungo la Senna, la città di Issy-les-Moulineaux, che a oggi conta 63.185 suddivisi su 425 ettari, è il risultato di quasi 2000 anni di storia.
Una necropoli del V secolo (vicino all'attuale chiesa di Saint Benoît) è la più antica testimonianza archeologica importante, mentre le ipotesi etimologiche risalgono tutte al periodo gallo-romano.
Il nome di Issy viene menzionato per la prima volta nel 558 nella carta di Ghildeberto, quando questo re dona la terra ai monaci benedettini di Saint-Germain-des-Prés. Secondo alcune ipotesi il nome della città si baserebbe sulla topologia: il termine "Issy" deriverebbe dal gallico "Ceton" a cui è stata aggiunta la preposizione "Is" che significa "sotto". "Issy" significherebbe dunque "sotto il bosco". Nel corso dei secoli, le stirpi di Vanves e Vaugirard si dividono da questo territorio e la città acquisisce approssimativamente i suoi confini attuali. L'abbazia incoraggia lo sviluppo della vite che copre, fino all'inizio del XIX secolo, circa il 76% della superficie coltivata. Parallelamente Issy diventa nel XVII secolo un luogo di villeggiatura privilegiata dove nobili e borghesi fortunati edificano le loro case di campagna, ad immagine di Margherita di Valois, prima sposa di Enrico IV (1609-1615). La prima opera lirica francese debutta a Issy nel 1659. Il Seminario di Saint-Sulpice, il Parco Henri Barbusse, gli edifici del Museo, sono testimoni di questo passato grandioso. La chiesa di Santo Stefano (XVII secolo) conserva un timpano (XII secolo) proveniente da un edificio anteriore. Dopo la Rivoluzione, l'agricoltura declina e gli stabilimenti industriali si moltiplicano. La città conosce una vera esplosione demografica: 3626 abitanti nel 1851, 16639 nel 1901. Questa crescita non è rallentata dagli avvenimenti degli anni 1870 e 1871 che sconvolgono tre quarti della città. All'inizio del secolo Issy conosce un nuovo momento di gloria. Il campo di manovre diventa la "culla dell'aviazione": Henri Barman effettua il primo chilometro in circuito chiuso il 13 gennaio 1908. Gli Hauts d'Issy e le alture sono allora frequentate da due grandi artisti: Auguste Rodin e Henri Matisse, quest'ultimo vi risiede dal 1909 al 1917. Dopo la Prima Guerra mondiale, il numero delle imprese non cessa di aumentare come anche la popolazione (40000 abitanti nel 1931). Non è che all'inizio degli anni 1980 che un nuovo paesaggio urbano appare con l'apertura di alcune le aziende tra le più inquinanti. La città comincia ad assumere un carattere residenziale.
Oggi la città d'Issy ha raggiunto l'apice della sua trasformazione. Vicina al 15° arrondissement di Parigi dalla porta di Versailles, ben collegata dai trasporti con la linea 12 del métro, l'RER, e una linea tranviaria di ultima generazione. Asse ineguagliabile nel mondo delle comunicazioni, al punto che alcuni giornalisti l'hanno soprannominata "medialand", Issy accoglie le sedi delle migliori produzioni europee e mondiali in materia di telecomunicazioni (Wanadoo, Canal Plus, Hewlett Packard, Cisco System, TPS). Metropoli della comunicazione e delle nuove tecnologie, la città non dimentica però il suo passato e il suo territorio. I lavori di restauro in corso al seminario di Saint Sulpice sono una delle testimonianze maggiori. I suoi innumerevoli parchi e gli spazi verdi, più di 10 ettari sull'Ile St Germani mostrano che la qualità della vita rappresenta una priorità costante e la fondazione della Comunità di agglomerati urbani Arc de Sein, che raggruppa le città di Chaville, Issy, Meudon, Ville d'Avray e Vanves accentua ancora il desiderio della città di condurre una vita salutare in una realtà funzionale ai bisogni dei cittadini.