Sezione 2
1. Notre-Dame-des-Pauvres
Costruita nel 1955, la chiesa di Notre-Dame-des-Pauvres è nello spirito del rinnovamento dell'arte sacra. Frutto di una collaborazione stretta tra gli architetti e gli artisti, ci mostra delle linee risolutamente sobrie e moderne. Il volume interno seduce, amplificandosi in direzione del coro grazie al gioco deviante delle pareti e all'inclinazione del tetto. Questa chiesa si distingue soprattutto per le sue magnifiche vetrate, opera di Léon Zack, pittore di grande talento e pioniere dell'arte contemporanea della pittura su vetro. La dolcezza dei colori e l'unità dei toni conferiscono a questo insieme unico di 130 m² una luminosità eccezionale.
Léon Zack
Nasce nel 1892 a Nijni Novgorod (Russia), muore a Vanves nel 1980. In perpetua ricerca di spiritualità, quest'artista che sognava di riconciliare i tre monoteismi praticò un'arte profondamente immateriale. Espressionista nel periodo figurativo dagli anni 20 ai 40, astratto dal 1947, organizza una geometria dello spazio all'inizio degli anni 50. A partire dal 1960 e fino alla sua morte, l'opera nella sua totalità è un cammino verso la luce. Fu molto coinvolto nei movimenti dell'avanguardia della Russia post-zarista. Le opere di questo periodo non sono state ritrovate.
2. Il Seminario di Saint-Sulpice
Costruito sulle fondamenta dell'antica loggia della « Regina Margot », prima moglie del re Enrico IV e divenuto nel XVII secolo luogo di vacanze della Compagnia di St. Sulpice, il Grande Seminario è l'unico edificio dell'Ancien Régime sopravvissuto a Issy e anche uno dei più importanti siti storici della città. La costruzione originaria, danneggiata all'epoca della Comune, sono stati ricostruiti alla fine del XIX secolo, ad eccezione del notevole ninfeo del XVII secolo, raro e curioso esempio di questi piccoli padiglioni decorati in stile rocaille, molto in voga in quell'epoca. Gli edifici di proprietà, ricostruiti nel XIX secolo, e la Grande Cappella, ispirata alla cappella del castello di Versailles, completano questo maestoso insieme. Dallo stile solenne e classico, l'edificio principale è sormontato da un campanile che ricorda quello che coronava la dimora di Margherita di Valois. L'ex regina si è rifugiata nella proprietà d'Issy nel 1606, fuggendo da Parigi devastata in quel momento dalla peste e lì vi condusse una vita brillante, circondata da artisti, visitata talvolta dal re, la regina e il delfino. Oggi il seminario ospita la scuola superiore di teologia cattolica.
3. Ospedale Corentin-Celton
Questo edificio, interessante esempio di architettura ospedaliera Napoleone III, è stato costruito nel 1863. Oggi è in corso un restauro. La cappella Saint-Sauveur (San Salvatore), ben conservata, presenta un importante decorazione dipinta e scolpita.
4. Antica fabbrica di tabacco
E stata costruita tra il 1900 e il 1904 su un modello di metà XIX secolo. Prima che fosse destinata ad altro uso, nel 1978, la produzione era organizzata intorno ai corridoi disposti simmetricamente in ogni lato dell'edificio di direzione e della ciminiera.
5. La statua di Padre Popielusko
Situata nella piazza dell'abate Derry, la statua di Padre Popielusko ricorda il martire di uno dei difensori della libertà. Nato il 14 settembre 1947 a Okopy, nei pressi di Bialystok in Polonia, padre Popielusko è simbolo della lotta dei polacchi contro il regime comunista. Vicario nella parrocchia di Stanislas de Kotska nel maggio 1980, qualche mese prima della nascita del sindacato Solidarnosc, vi celebrò le "Messe della patria" condannando il regime vigente, in nome del rispetto dei diritti dell'uomo. Considerato pericoloso per il regime, fu arrestato il 19 ottobre 1984, torturato e assassinato. Il suo corpo fu gettato nel fiume "la Vistola". La sua opposizione non violenta e determinata al regime ne faceva un simbolo della lotta contro il regime del generale Jaruzelski. Il 28 febbraio 1985, appena quattro mesi dopo la tragedia, il Consiglio Municipale di Issy les Moulineaux decise, unanimemente, di dare il nome di Jerzy Popielusko a una via di questo parco. Il 17 ottobre 1992, la città di Issy les Moulineaux fu la prima città di Francia a rendere omaggio a questo martire polacco erigendo in sua memoria questa statua realizzata da Jacques Chauvenet. Le sue mani giunte verso il cielo in una fervente preghiera attirano sempre l'attenzione dei passanti. Il luogo stesso in cui questa statua è stata eretta costituisce un simbolo poiché essa è situata a confine col Parco Giovanni Paolo II, che Issy les Moulineaux ha avuto l'onore di ospitare nel 1980.
Jacques Chauvenet
Nato a Chambéry, Jacques Chauvenet dal 1969 al 1974 ha studiato Belle Arti a Reims con gli scultori Léopold Kretz e Charles Auffret. Trasferitosi a Parigi viene eletto membro della Società Nazionale di Belle Arti e riceve il primo premio di scultura della città di Sèvres. Partecipa in seguito all'esposizione di gruppo alla galleria Bernheim-Jeune.