COMUNICATO STAMPA N.3 martedì 30 maggio 2006
OGGETTO: Festa della Repubblica, il concerto della Salvadei da Verdi a Nino Rota

Per festeggiare il 60° anniversario della fondazione della Repubblica da giovedì (1° giugno) proseguiranno le iniziative promosse dalla Prefettura di Macerata, in collaborazione con i Comuni di Macerata e Recanati, l'Amministrazione provinciale e l'Università di Macerata, che si concluderanno il 3 giugno nella città leopardiana.
Il programma dei festeggiamenti, infatti, dopo lo spettacolo teatrale "Marzo 44" al cineteatro Rossini di Civitanova Marche, il convegno di studi "Nemico addio?" nell'ateneo maceratese e la regata velica "Coppa della Repubblica" sempre a Civitanova Marche, prevede per la giornata di giovedì prossimo uno spettacolo teatrale al cinema Italia di Macerata (ore 21.30) dal titolo "1946-2006 le donne votano da 60 anni" e al teatro Persiani di Recanati (ore 21) un concerto della banda musicale "Beniamino Gigli".
A Macerata, nella giornata del 2 giugno, per rendere omaggio alla fondazione della Repubblica, alle 10 verrà deposta una corona d'alloro al monumento ai Caduti e alle 11, nel palazzo del Governo, ci sarà sia la consegna delle onorificenze Omri che la premiazione del vincitore della regata velica al quale sarà consegnata la Coppa della Repubblica.
Nella stessa giornata, sarà anche possibile, visitare i musei civici (dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
Infine alle 21,30, in piazza della Libertà tradizionale appuntamento con il "Concerto della Festa della Repubblica" del complesso bandistico Salvadei - Città di Macerata. Diretta da Eugenio Gasparrini, la banda inizierà la serata sulle note dell'inno di Mameli. Seguiranno vari brani tra i quali quelli tratti dall'Aida e dai "Vespri siciliani" di Giuseppe Verdi, da "C'era una volta il west" di Ennio Morricone; in programma poi "La strada" e il tema del Padrino di Nino Rota e "Africa Symphony" di Ven McCoy.
I festeggiamenti si concluderanno il 3 giugno al teatro Persiani di Recanati con il concerto del coro da camera norvegese Ultima Thule.