Comune di Macerata


La tentazione comica

la nave dei sette peccati

Tre secoli di satira e caricatura tra le Marche e Roma

Si apre oggi, presso la Galleria degli Antichi Forni di Piaggia della Torre, la mostra Tre secoli di satira e caricatura tra le Marche e Roma.

L'esposizione è parte integrante del progetto "La tentazione comica", essenzialmente rivolto a celebrare e a riscoprire attraverso la regione la figura e le opere dei grandi maestri marchigiani della caricatura, che hanno illustrato tre secoli particolarmente incisivi per l'arte, la storia ed il costume sociale.

La mostra sarà inaugurata alle ore 18.30 alla presenza del Sindaco di Macerata Giorgio Meschini, del Presidente della Provincia di Macerata Giulio Silenzi, dell'Assessore alla Cultura del Comune di Macerata Massimiliano Sport Bianchini, dell'Assessore ai Beni Culturali della Provincia di Macerata Donato Caporalini, del Direttore del progetto Fabio Santilli e del Direttore Artistico Antonio Mele "Melanton".

Orari d'apertura:
Dal 6 al 30 luglio
martedì, mercoledìgiovedì - 18-20
venerdì
, sabato e domenica - 18-23
Ingresso gratuito
 
 
IL PROGETTO

L'arte del riso e del sorriso ha origini nobili e antiche e ha attraversato tutte le civiltà, dagli Egizi ai Greci ai Romani, dal Rinascimento ai giorni nostri, con testimonianze eccellenti di autori come Aristofane, Plauto, Orazio, Boccaccio, Cervantes, Rabelais, per enumerarne solo alcuni e di artisti come Leonardo - considerato peraltro il Padre della Caricatura moderna - i Carracci, Bernini, Bruegel, Goya, Hogarth, Daumier, Scalarini, Maccari.

In questo intenso panorama italiano ed europeo emerge vigoroso il contributo nato dal fecondo incontro tra la temperie culturale che si sviluppava nella Roma aristocratica e popolare di quei tempi e alcuni artisti di derivazione marchigiana: dal pittore e «maestro eccellentissimo nella caricatura» Pier Leone Ghezzi, nato a Roma da un'antica famiglia di Comunanza, a Gabriele Galantara, di Montelupone, fondatore con Podrecca del famoso settimanale satirico "L'Asino", al tolentinate Cesare Marcorelli, collaboratore di varie testate e arguto testimone della società romana e marchigiana del primo Novecento.
Questi autentici protagonisti dell'arte - insieme ad altri personaggi di non minore interesse per quanto è poi derivato dalla loro opera, come Tito Livio Cianchettini di Monte San Giusto, ispiratore di un'altra storica testata, il "Travaso delle idee", Luigi Mari di Tolentino, fondatore della Biennale Internazionale dell'Umorismo nell'Arte e del Museo della Caricatura e Mario Affede di Macerata, poeta scanzonato e sensibile osservatore della società maceratese di fine '800 - hanno operato con passionalità ed impegno non comuni, in una libera visione della realtà, criticamente autonoma e in stretto collegamento con i fermenti storici, culturali e sociali della Capitale, rappresentati dai massimi poeti romaneschi di quei secoli: Berneri, Micheli, Belli, Pascarella, Trilussa.

Il progetto "La tentazione comica" intende evidenziare il rilevante e storico contributo all'arte satirica e caricaturale offerto proprio da questo straordinario connubio. Ma si pone anche altri obiettivi: indagare attorno all'arte della caricatura e della satira quale strumento di formazione sociale, risalendo alle sue origini, e ricercandone le motivazioni più profonde, quelle stesse motivazioni che hanno indotto celebri artisti, narratori e poeti di tutti i tempi ad intraprendere e sviluppare questa singolare forma d'arte, d'espressione, di pensiero.

Inestinguibili forme espressive del pensiero e dell'arte, la satira e la caricatura si evolvono con l'uomo e la società, rispecchiandone, nello stile come nei contenuti, le mutazioni storiche e di costume.
Nella sua apparente proposizione comica e giocosa, l'illustrazione satirico-umoristica
assume infatti, più di qualsiasi altro genere figurativo, un fondamentale valore di documentazione critica e riflessiva sui personaggi e sui fatti che caratterizzano un'epoca.
Così è anche per la nostra storia di oggi, percorsa da nuovi protagonisti, da eventi straordinari e da tematiche inedite che gli artisti contemporanei - eredi e prosecutori dell'opera dei grandi maestri che li hanno preceduti - mettono in risalto con la loro ironica e sapiente matita, riconducendosi alla loro funzione di autentici testimoni del tempo.
 
LA SATIRA IN ROMA IN ETÀ MODERNA
Dalle 'pasquinate' a Micheli, Belli e Trilussa

La satira in Roma in età moderna nasce all'inizio del Cinquecento dall'incontro di intellettuali 'eccentrinci' e di letterati 'regolari' (tra cui il civitanovese Annibal Caro). È questo il momento e l'ambiente culturale in cui sorgono le pasquinate. Fin da tali origini la satira romana si caratterizza per alcuni tratti forti che si manterranno a lungo come i suoi elementi tipici: l'origine colta e non popolare; la partecipazione a pari livello di scrittori romani e non; l'intercambiabilità tra latino e italiano come lingua dei testi satirici e pasquineschi; la circolazione parallela orale e scritta dei testi e, in particolare per quella scritta, la circolazione contemporanea sui due binari dei manoscritti e delle stampe.
Dopo il ripiegamento su temi non politici imposto dalla controriforma, la satira riprende vigore nel primo Seicento. Ampia e ramificata è nel XVII secolo la circolazione manoscritta di pasquinate, fischiate ed epigrammi delle più diverse forme. È allora che al latino e all'italiano inizia ad affiancarsi il romanesco - un dialetto già fortemente toscanizzato in una città per vocazione cosmopolità più di ogni altra capitale europea - che trionferà a fine secolo nei monumentali poemi eroicomici Il Maggio romanesco di Giovan Camillo Peresio e Il Meo Patacca di Giuseppe Berneri.
L'azione moderatrice del gusto svolta poi dall'Arcadia (custode generale è il maceratese Giovan Mario Crescimbeni) riporta la satira nell'ambito della produzione in lingua ispirata a modelli classici a volte fusi con il modello pasquinesco. Dopo la metà del secolo sorge il maggior poeta romanesco del Settecento Benedetto Micheli, autore di un poema e di sonetti di argomento classico che proiettano allusivamente la satira sui costumi e i personaggi contemporanei.
Di lì a pochi anni sorge l'astro più fulgido della letteratura romanesca e della satira in Roma, Giuseppe Gioachino Belli (di famiglia borghese di origini Recanatesi): la sua produzione, interamente manoscritta, è di oltre duemila sonetti dialettali di un realismo figurativo e linguistico di altissimo livello letterario. Il modello satirico bellino genererà un'articolata produzione epigonica che troverà nei giornali la sua sede più adeguata di diffusione. Dalla metà dell'Ottocento nasceranno a Roma decine, forse centinaia di testate satiriche, di destra e di sinistra, in cui alla satira poetica (e prosastica) si affianca anche il disegno satirico, la vignetta, la caricatura.
L'evoluzione del romanesco si coglierà bene nel passaggio da Giggi Zanazzo a Trilussa, più conservativo il primo, più innovativo il secondo; ed è proprio la satira trilussiana quella più graffiante e condivisa da un vasto pubblico, praticamente panitaliano, proprio per quel suo linguaggio così prossimo alla lingua comune la quale va imponendosi per tutti gli usi, parlati e scritti, anche nelle altre regioni nel corso del ventesimo secolo. Tutta la produzione di Trilussa passa immediatamente per le stampe, quelle dei giornali, sia i quotidiani sia le testate umoristiche che continuano a proliferare in Roma, frequentemente corredata di vignette e 'pupazzetti' di cui anch'egli fu autore. L'astro di Trilussa copre tutto il primo cinquantennio del secolo scorso trascinando una folla di imitatori che, seppure con modalità differenti, giungono fino ai nostri giorni.
 
 
I MAESTRI

Pier Leone Ghezzi
 (Roma, 1674 - Roma, 1755).
Personalità poliedrica, discendente da un'antica famiglia di Comunanza (AP) affermò la sua arte in varie discipline, dalla pittura alla musica, alla filosofia, all'archeologia. Fu Accademico di San Luca e frequentò il Pio Sodalizio dei Piceni. Ebbe un rapporto privilegiato con papa Clemente XI (Gian Francesco Albani, anch'egli marchigiano, di Urbino) e con la nobiltà capitolina dell'epoca.
La sua maggior fama è dovuta alla ricchissima produzione di disegni riuniti nell'eccezionale raccolta denominata "Il mondo nuovo", ancora oggi riconosciuta come un'opera fondamentale per la ritrattistica 'caricata' del Settecento e che gli valse il titolo di 'Cavaliere delle caricature'.
Famose in tutte le corti d'Europa, le splendide raffigurazioni dei maggiori personaggi suoi contemporanei - caratterizzati con garbo ed eleganza e con raffinata ironia - rendono Pier Leone Ghezzi un magistrale testimone del costume del suo tempo.

Gabriele Galantara (Montelupone, 1865 - Roma, 1937).
Autore di autentici capolavori pittorici, celebre anche in Francia, resta l'esempio più fulgido, e per molti aspetti insuperato, nel vivace panorama della satira politica del nostro Paese.
Universitario a Bologna, con Guido Podrecca fondò il «Bononia ridet»; trasferitosi a Roma dette vita, nel 1892, al settimanale «L'Asino» che, in testata, reca la frase Come il popolo è l'asino: utile, paziente e bastonato. Il giornale, che ottiene subito uno straordinario successo di pubblico, è caratterizzato da una forte critica sociale e da un acceso anticlericalismo, che provocarono denunce, condanne e arresti.
Galantara contribuì in misura determinante anche alla nascita del quotidiano socialista «Avanti!», sul quale disegnò la vignetta di prima pagina fino al 1911, quando fu arrestato.

Cesare Marcorelli (Tolentino, 1881 - 1948)
Come tutti gli artisti autentici aveva rivelato fin da ragazzo il suo valore, dimostrandosi pittore e caricaturista spontaneo e istintivo. Frequentò l'Accademia di Firenze e andò poi a perfezionare i suoi studi a Napoli, affinando quella sua capacità di essere al contempo pittore e caricaturista. Nella sua città natale ebbe modo di esercitarsi nell'arte della caricatura ritraendo umoristicamente i personaggi e gli ambienti provinciali di una Tolentino primo anteguerra. La caricatura di Marcorelli fu sempre bonaria, divertita, godibile, mai offensiva, sempre portatrice di un'ilarità immediata.
Trasferitosi a Roma catturò l'attenzione di Pio Vanzi che lo accolse prima nel settimanale «Noi e il mondo», poi nel quotidiano «La Tribuna». In questo periodo Marcorelli produsse molte delle sue caricature più famose.
 
GLI EREDI

Per fornire attraverso l'ars comica un variegato e significante profilo della
cronaca e della storia che viviamo, e a rappresentare idealmente i molti e stimati autori di satira e caricatura che operano specificamente tra le Marche e Roma, sono state invitate
tredici 'firme' prestigiose: a loro e alle loro opere, in omaggio alla spirituale continuazione dell'impegno e dell'arte di Ghezzi, Galantara e Marcorelli, è dedicata una sezione speciale de "La tentazione comica", con una serie di mostre ed incontri tematici.

- Danilo Interlenghi, decano dei caricaturisti marchigiani (Fermo);
- Leonardo Cemak (Senigallia);
- Mauro Cicarè (Macerata);
- Domenico "Domes" Meloni (Ascoli Piceno);
- Giovanni "Giox" Sorcinelli (Fano);
- Marco Martellini (Ascoli Piceno);
- Antonio "Tonì" Bellesi (Macerata);
- Massimo Bucchi, editorialista satirico de «la Repubblica», Marco De AngelisSergio Ippoliti, Roberto Mangosi, Antonio Mele "Melanton"Lucio Trojano (Roma).
 
Le opinioni

L'arte satirico umoristica come espressione del pensiero e, al contempo, come percorso di conoscenza e di lettura della storia e della cronaca di un'epoca. E' questo il senso del progetto La tentazione comica che focalizza tre secoli di satira e caricatura tra le Marche e Roma, con l'intento di evidenziare l'importante contributo dato all'arte ed alla letteratura satirica negli ultimi tre secoli dal felice connubio tra artisti marchigiani e la temperie culturale romana.
Un percorso interessante alla scoperta di una singolare forma di arte, di espressione e di pensiero come la satira e la caricatura che in forma giocosa, ironica e pungente fanno riflettere, offrendo con grande immediatezza ed efficacia idee, spunti critici e chiavi di lettura della realtà, della politica e della società.
E di questa iniziativa mi piace sottolineare oltre al valore e alla completezza della proposte letterarie e artistiche, che vanno da personalità come Ghezzi, Galantara e Marcorelli fino ai "prosecutori" contemporanei, anche il valore di approfondimento e conoscenza del nostro territorio e della sua vivacità culturale.
E La tentazione comica è un progetto del territorio, un progetto che nasce da un'idea interessante e si sviluppa grazie alla proficua collaborazione tra enti e istituzioni che hanno operato in un'ottica di rete per una proposta culturale di ampio respiro.
(Sport Massimiliano Bianchini, assessore alla cultura del Comune di Macerata)

Sono in mostra circa cento opere, tra originali e riproduzioni. L'esposizione vuole presentare concretamente al grande pubblico quelli che sono i principi ispiratori di tutto il progetto ossia una nuova chiave di lettura della caricatura e della satira come forma d'arte, anche proponendo un collegamento sia spirituale che artistico tra il tessuto sociale e culturale delle Marche e Roma. Inoltre la mostra consente la valorizzazione di autori che, per quanto conosciuti, vale la pena riproporre in parallelo attraverso i tre secoli presi in esame.
(Antonio Mele "Melanton", direttore artistico di "La tentazione comica")
 
 
Le altre iniziative di "La tentazione comica"

2006

- MACERATA: 24 maggio, Palazzo della Provincia
Conferenza stampa di presentazione del progetto "La tentazione comica"

- MONTE SAN GIUSTO (MC): 27 maggio, Cine-Teatro "G. Durastante"
Forum Tito Livio Cianchettini: il Travaso delle idee e la stampa satirica italiana del Novecento

- ASCOLI PICENO: 14 giugno, Palazzo Provincia
Conferenza stampa di presentazione del progetto "La tentazione comica"

- COMUNANZA (AP): 17 giugno, Auditorium "Adriano Luzi"
Forum Pier Leone Ghezzi: evoluzione e modernità nell'arte della caricatura

- MONTELUPONE (MC): 1-2 luglio
Premio Galantara: L'arte nella satira socio-politica
Forum Ratalanga e Trilussa una coppia irresistibile

- TOLENTINO (MC): 21 luglio-20 agosto, Castello della Rancia
Mostra I prosecutori: satira e caricatura contemporanea tra Marche e Roma

- ASCOLI PICENO: 30 Agosto-24 settembre, Polo S.Agostino / Galleria d'Arte Contemporanea
Mostra Tre secoli di satira e caricatura tra le Marche e Roma

- ROMA: 29 settembre-29 ottobre, Museo di Roma in Trastevere
Mostra Tre secoli di satira e caricatura tra le Marche e Roma
Laboratorio di storia della caricatura e della satira - Lettura di testi dei poeti storici romaneschi


2007

- TOLENTINO (MC) - Museo della Caricatura (Luglio)
Forum Tolentino d'epoca nelle caricature di Cesare Marcorelli

- GROTTAMMARE (AP) - Museo dell'Illustrazione Comica (agosto)
Mostra La nascita del novecento dalle copertine de «L'Asino»


In preparazione

- MACERATA, Facoltà di Scienze della Comunicazione / Accademia di Belle Arti
Giornata di studio e stage Satira e caricatura tra arte e comunicazione

- ROMA - (luogo da definire)
Mostra I prosecutori: satira e caricatura contemporanea tra Marche e Roma
Laboratori con la partecipazione di caricaturisti e disegnatori satirici contemporanei

- FOSSOMBRONE - URBINO
Forum Il Mondo Nuovo di Pier Leone Ghezzi, Cavaliere delle caricature
 
L'ORGANIZZAZIONE

Direttore del progetto
Fabio Santilli

Direttore artistico
Antonio Mele "Melanton"

Curatori della mostra
Studio "Il Segno" (Tolentino)
GPS (Macerata)
ArT&Co. - Arte, Territorio & Comunicazione (Tolentino)
Direttore Hideaki Kawano

Promotori
Provincia di Macerata
Provincia di Ascoli Piceno
Provincia di Roma

Patrocini
Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno
Università degli Studi di Macerata - Facoltà di Scienze della Comunicazione
Accademia di Belle Arti di Macerata
Ordine dei Giornalisti delle Marche
Museo della Caricatura di Tolentino
Museo dell'Illustrazione Comica di Grottammare

in collaborazione con i Comuni di Ascoli Piceno, Comunanza, Fossombrone, Frascati, Grottamare, Macerata, Montelupone, Monte San Giusto, Roma e Tolentino
con la partecipazione dei Sistemi Turistici Locali "Terre dell'Infinito" e "Monti Sibillini"
e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, di Banca delle Marche e della Contram

 
 
Per informazioni
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"La Tentazione Comica"
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