COMUNICATO STAMPA N. 1 giovedì 9 novembre 2006
OGGETTO: "Opere pubbliche, manca la trasparenza", la replica dell'Amministrazione
A proposito degli articoli pubblicati ieri sul Corriere Adriatico e oggi su Il Resto del Carlino, intitolati rispettivamente "Opere pubbliche, manca la trasparenza" e "Trasparenza nei lavori pubblici", in cui il consigliere comunale Placido Munafò del Comitato Anna Menghi critica alcune scelte del Comune circa i criteri di appalto per l'affidamento di lavori pubblici, l'Amministrazione precisa quanto segue:
"La normativa sui lavori pubblici, recepita dal Codice dei contratti pubblici, prevede espressamente per lavori di importo non superiore a 500.000 euro la trattativa privata, ora procedura negoziata, previa gara informale con almeno 15 concorrenti, quindi non è possibile l'affidamento diretto così come tale gara informale deve rispettare i principi 'non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza'. E' la stessa norma quindi che legittima il ricorso a tale procedura proprio in presenza, come nel caso delle mura e di piaggia della torre dove il ribasso d'asta è stato rispettivamente del 15,782 per cento e del 13,634 per cento, di beni culturali. La trattativa non viene mai espletata con affidamenti diretti ma sempre con gare informali al fine di garantire una effettiva concorrenza".