Consiglio, approvato regolamento sui diritti di partecipazione del cittadino
COMUNICATO STAMPA N.1 mercoledì 14 marzo 2007
OGGETTO: Consiglio, approvato regolamento sui diritti di partecipazione del cittadino
Ieri pomeriggio, non appena iniziato il Consiglio comunale, il Comitato Anna Menghi ha abbandonato l'aula in segno di protesta dopo che il consigliere Placido Munafò aveva chiesto la parola per una mozione d'ordine non accettata dal presidente Gian Mario Maulo, in quanto tematica da discutere innanzitutto in altra sede.
Subito dopo l'assessore alle Politiche per la partecipazione, Sport Massimiliano Bianchini, ha illustrato la delibera relativa al regolamento sui diritti di partecipazione del cittadino. Il provvedimento, approvato con 21 voti a favore (maggioranza e Ivano Tacconi capogruppo dell'Udc) e 6 contrari (An, F.I., Partito Repubblicano - Gruppo misto), si è reso necessario per modificare e adeguare il testo del regolamento alle norme del nuovo Statuto comunale.
Si è trattato, come sottolineato dall'assessore Bianchini, nella maggior parte dei casi, di modifiche di ordine tecnico, tranne nel caso della regolamentazione del referendum. La modifica sostanziale riguarda, per qualsiasi tipo di quesito referendario, anche quello abrogativo, il fatto che anche se lo stesso viene approvato non ha conseguenze automatiche, ma deve comunque passare al vaglio del Consiglio comunale.
I lavori del Consiglio sono proseguiti con la discussione della mozione inerente al riconoscimento e valorizzazione del ruolo sociale della famiglia illustrata in aula dal capogruppo di Forza Italia, Deborah Pantana.
La mozione, che chiedeva l'impegno dell'Amministrazione comunale a promuovere una politica "che sostenga e valorizzi la famiglia come imprescindibile risorsa sociale e come luogo di trasmissione di valori fondamentali del nostro vivere sociale, a privilegiare giuridicamente ed economicamente le famiglie esplicitamente fondate sul matrimonio tra persone di sesso diverso e a promuovere e sostenere la formazione di nuove famiglie", è stata respinta con 19 voti contrari (maggioranza) e 9 favorevoli (An, F.I. e Udc).
Ampia la discussione sulla mozione con inevitabili riferimenti ai Dico, alla politica del Governo centrale e alla posizione nel merito della Chiesa cattolica. Dai banchi della maggioranza critiche sono state mosse alla premessa della mozione dove sono state ravvisate affermazioni non accettabili e troppo forti. Per l'opposizione invece l'atto sancisce diritti sacrosanti.
Il sindaco Meschini, dal canto suo, ha affermato che l'Amministrazione comunale ha promosso, e continuerà a farlo, diverse iniziative a favore della famiglia e della singola persona, anche a livello economico.
La discussione sulla mozione relativa al servizio idrico, presentata dal consigliere Andrea Blarasin di An, è stata rinviata alla prossima seduta del Consiglio comunale.
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