COMUNICATO STAMPA N. 1 mercoledì 28 marzo 2007
OGGETTO: Consiglio, sosta, autolavaggio via dei velini, viabilità a Villa Potenza
Critiche, apprezzamenti e possibili modifiche per il piano della sosta da poco in vigore in città. L'argomento è stato affrontato dal Consiglio comunale con una mozione del Comitato Menghi che chiedeva di aumentare, in alcune zone nevralgiche di Macerata, le aree a sosta libera. Il documento, in sede di votazione finale è stato respinto (20 voti contrari della maggioranza e 13 favorevoli dell'opposizione), pur essendo stato motivo di confronto e dibattito sull'argomento.
Il provvedimento della Giunta sul piano della sosta, per la maggioranza consiliare è condivisibile perché, pur muovendosi in un problema annoso per il quale non è facile trovare una metodologia di intervento che possa mettere tutti d'accordo, interviene sull'alternanza delle auto in sosta migliorando quindi la possibilità di trovare parcheggi liberi e elimina la sosta selvaggia. Tuttavia dagli interventi è emersa la possibilità, dopo questa prima fase di sperimentazione, di apportare alcuni miglioramenti e anche la richiesta di incentivare i servizi a supporto della mobilità urbana. Uno fra tutti il rafforzamento del Trasporto pubblico urbano e la destinazione dei maggiori introiti dell'Apm ad investimenti in favore del cittadino.
E' invece solo un provvedimento "per far cassa", secondo la minoranza che ha puntato il dito contro l'aumento delle tariffe al quale non è corrisposto il miglioramento dei servizi. Servirebbe invece una proposta strutturale di mobilità urbana affidata ad un ufficio tecnico specifico che sappia, in modo organico, organizzare sul territorio sosta e mobilità. Inoltre l'opposizione ha criticato il mancato confronto sul piano, con le forze di minoranza; l'adozione del provvedimento poteva invece essere concertata con tutti i gruppi consiliari.
Accolta invece all'unanimità (27 voti favorevoli) la mozione del Comitato Anna Menghi che invita la Giunta a "mettere in atto i provvedimenti per eliminare il disagio creato dall'autolavaggio dei via dei Velini" ai residenti della zona. Si tratta soprattutto dei rumori connessi all'attività della struttura durante il giorno, che disturbano la quiete dei palazzi circostanti. Il Consiglio ha condiviso il poco consono posizionamento dell'impianto, autorizzato da una delibera del commissario prefettizio, in una via ad alta densità abitativa e di traffico. La disposizione che potrà adottare il Comune, secondo l'assessore alle Attività produttive, Stefano Di Pietro, sarà legata alla limitazione dell'orario di funzionamento in alcune ore del giorno, visto che per la notte è stata già imposta la sospensione di ogni attività. Per la valutazione del presunto inquinamento da rumori all'interno degli stabili, la rilevazione dei decibel spetta invece all'Arpam, il cui intervento deve essere richiesto dai privati che si ritengono danneggiati.
Unanimità anche per la mozione del comitato Menghi sulla viabilità di Villa Potenza. Il provvedimento, varato con 27 voti favorevoli dopo un emendamento proposto dai gruppi di maggioranza, impegna l'Amministrazione a sollecitare la Provincia a migliorare la percorribilità e la vivibilità nella zona compresa tra via Teatro Romano, borgo Pertinace e l'ex statale 77. La circolazione stradale in questo triangolo di strade, come noto, è stata modificata due estati fa in occasione dei lavori per il ripristino del ponte di Villa Potenza e da allora è rimasta sempre in vigore. A fronte della scorrevolezza del traffico però, secondo i proponenti si sono create situazioni di disagio per la vivibilità dei residenti. Un parere condiviso dall'intero consiglio.
Infine l'assise consiliare ha sottoscritto unanimemente un appello al segretario generale delle Nazioni Unite "affinché nei territori occupati del Marocco, venga assicurata la protezione delle popolazioni del Saharawi dalla repressione, dalle torture e dalla rapina delle risorse naturali" perpetrate dal governo marocchino. Ma soprattutto affinché si faccia quanto necessario per avviare il processo di liberazione delle terre Saharawi abusivamente occupate.