COMUNICATO STAMPA N.1 mercoledì 18 aprile 2007
OGGETTO: Variante Piano casa, sicurezza stradale e Banca delle Marche, sì del Consiglio
Con 22 voti a favore (maggioranza e Ivano Tacconi capogruppo dell'Udc) e 9 contrari (An, F.I., Gruppo misto, Comitato Anna Menghi, Uniti per Macerata e Andrea Beccacece dell'Udc), ieri sera il Consiglio comunale ha approvato la variante al Piano casa, delibera già ampiamente discussa il giorno precedente. Dei due emendamenti presentati, uno del consigliere Luigi Carelli (La Margherita), è stato approvato mentre il secondo, dell'Udc, è stato respinto. Successivamente l'assise cittadina ha discusso ed approvato due ordini del giorno relativi alla sicurezza stradale e alla Banca delle Marche.
Sicurezza stradale - Illustrato in aula dal capogruppo di Città viva, Renato Principi, l'ordine del giorno sulla sicurezza stradale è stato votato all'unanimità dall'assemblea cittadina. Con il documento, il Consiglio comunale aderisce alla petizione promossa dall'Aci e Fia, affinché l'Assemblea generale delle Nazioni unite adotti, nel corso della sua sessantaduesima sessione del 2007, una risoluzione che promuova azioni concrete per ridurre gli effetti dell'incidentalità stradale nel mondo, in particolare nei paesi a medio e basso reddito e chiede, tra le altre cose, alla comunità internazionale di accrescere l'educazione alla guida, di migliorare il disegno delle strade in funzione della sicurezza e le politiche di controllo del traffico, predisporre misure a tutela dei pedoni, combattere il fenomeno della guida sotto l'effetto di alcol e droghe e reprimere l'abitudine all'eccesso di velocità alla guida.
Sull'argomento è intervenuto l'assessore alla Mobilità, Giovanni Di Geronimo, il quale ha affermato che senza un miglioramento delle tecniche di monitoraggio, la creazione di nuove strutture e l'avvio di un ampio processo di formazione insieme alla promozione di interventi innovativi, ma soprattutto senza una rete stabile a livello regionale, provinciale e comunale, non si arriverà mai ad un miglioramento strutturale della sicurezza stradale.
Di Geronimo ha fornito poi qualche dato frutto di un'analisi che ha consentito di monitorare la situazione sul territorio comunale. Nel 2006, ad esempio, non sono stati registrati incidenti mortali ma, rispetto al 2005 gli stessi sono leggermente aumentati passando da 407 a 449 mentre il totale dei feriti è salito dai 124 del 2005 ai 146 del 2006. Dall'analisi effettuata dalla polizia municipale si desume che le cause più frequenti degli incidenti sono: collisone non rispetto della distanza, mancata precedenza, inversione di marcia e mancato rispetto degli attraversamenti pedonali. I luoghi di maggiore criticità sono risultati essere via Roma, dei Velini, Bramante, Pancalducci e corso Cavour.
"Questi dati - ha concluso l'assessore alla Mobilità - non sono particolarmente gravi ma impongono comunque alcune riflessioni sulla qualità e la quantità degli interventi da effettuare a medio e lungo termine per creare condizioni di maggiore sicurezza".
Banca delle Marche - Unanimità di consensi anche per l'ordine del giorno relativo alla Banca delle Marche relazionato dal consigliere dei Ds, Valerio Calzolaio. Il documento, prendendo atto che ultimamente si fanno sempre più insistenti informazioni su un imminente cambiamento degli assetti societari di Banca Marche che riconducono tutte alla possibilità che il gruppo bancario Intesa - San Paolo sia interessato ad un forte aumento del proprio peso nella proprietà della banca, fino ad acquisirne il pieno controllo e che Banca Marche rappresenta un patrimonio prezioso per l'economia della regione, invita il sindaco Meschini a promuovere insieme ai primi cittadini di Pesaro e Jesi un incontro con le presidenze delle rispettive Fondazioni per conoscere le loro reali intenzioni riguardo agli assetti proprietari dell'azienda e chiede di conoscere il reale stato delle trattative e che tutti gli elementi siano resi disponibili per una valutazione approfondita delle prospettive della banca. Con l'ordine del giorno si ribadisce anche il valore per la collettività regionale della forte vocazione territoriale della banca e l'importanza di salvaguardare la sua autonomia e il suo radicamento territoriale in coerenza alla missione originaria, individuata dalle Fondazioni proprietarie.